Capitolo 89. Processo.

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Mia zia posteggia la macchina nei parcheggi del tribunale e scendiamo.

Un timido sole filtra attraverso le nuvole, riscaldando leggermente questa giornata primaverile.

Mi pare di sentire l'ansia nell'aria. Ho il cuore in tachicardia e sto tremando come una foglia.

Arriviamo nel tribunale e vedo Benjamin, è vestito con un abito nero.

Sgrano gli occhi
- sei elegante-, ride
- non ti aspettavi di vedermi così?-, scoppio a ridere
- non ti ho mai visto vestito così-, lui annuisce
- devo dare l'aria di un bravo ragazzo-, ironizza, sorrido e mia zia ci invita ad entrare, ma io scuoto la testa
- no, dobbiamo aspettare Cris-, Benjamin sussulta e mi fa girare verso sé.

- Cris?!-, mi chiede - stai scherzando?-, scuoto la testa ancora
- sono seria Ben-, lui annuisce e mi fa un cenno con il capo
- è lì-, mi giro e vedo Cristian venirmi incontro.

Saluta tutti e mia zia mi lancia un'occhiata stranita.
Le sembra strano che Federico non ci sia? Beh anche a me, ma non ho deciso io.

Mia zia ci invita nuovamente ad entrare e questa volta eseguiamo il suo ordine.

Questo posto mette i brividi. Sembra un posto freddo e triste.

Deglutisco e Cris mi prende per mano.
- Helena stai calma - sussurra al mio orecchio - non succederà nulla-, annuisco e il cancelliere ci fa accomodare nell'aula.

Gli avvocati arrivano immediatamente e poi i poliziotti scortano Vincenzo fino alla mini prigione presente nell'aula.

Benjamin si gira verso di me e riesco a scorgere la rabbia dentro i suoi occhi. Ho un'ansia terribile, ma cerco di nasconderla e gli sorrido dolcemente per farlo calmare.

Ci sono anche altre persone nell'aula. Donne e uomini a me sconosciuti.

Rigiro la testa in avanti e stringo la mano di mia zia, lei fa lo stesso e mi rendo conto che anche per lei dev'essere difficile, stiamo parlando dell'uomo di cui era innamorata.

Il cancelliere annuncia il giudice e il silenzio cala nell'aula.

Il processo inizia immediatamente e non riesco a stare attenta nemmeno un minuto.

Sento solo il battito del mio cuore risuonare dentro le orecchie. Il mio petto si abbassa e si alza in maniera irregolare.

L'avvocato pronuncia il mio nome e torno automaticamente sulla terra. Tocca a me.

La vittima.

Mi alzo dal banco con le gambe che tremano e l'avvocato mi accompagna al banco della parte offesa.

Inizia a farmi delle domande e rispondo a tutte con il cuore che tamburella nel mio petto.

Vorrei ci fosse Federico qua con me. Guardo verso Cris e lui mi rivolge un sorriso incoraggiante.

- Quindi lei sostiene che l'imputato Bassi Vincenzo le ha procurato delle lesioni?-, annuisco
- sono finita in ospedale per colpa sua-, l'avvocato di quel bastardo interviene
- obiezione vostro onore, la ragazza deve rispondere alle domande poste, non deve divagare-, il giudice scuote la testa
- obiezione respinta-, l'avvocato si risiede con aria affranta e il nostro avvocato mi lancia uno sguardo complice
- bene. Ho finito-.

Torno al mio posto e sento tutti gli occhi puntati su di me. Evito in tutti i modi di guardare Vincenzo.

Benjamin e mia zia vengono interrogati allo stesso modo, poi arriva il turno di Vincenzo.

Tengo la testa bassa per tutto l'interrogatorio e Cristian mi circonda la vita con un braccio.

Il giudice sbatte il martelletto quando il nostro avvocato alza la voce più del dovuto con quel pezzo di merda.

Anche il suo interrogatorio finisce e il giudice raccoglie le pratiche dichiarando
- la sentenza è rinviata a giudizio-, deglutisco e sento la rabbia mischiarsi con la paura.

Appena il giudice si congeda io corro via dall'aula.

Esco dal tribunale in fretta e mi siedo sugli scalini.

Rinviata a giudizio.

Ciò significa che il giudice non ha deciso. Significa che per quello stronzo c'è ancora una possibilità di scarcerazione.

Scoppio a piangere e sento qualcuno sedersi accanto a me.

- Helena non fare così-, mi giro verso Cris.

- Cristian, lui potrebbe essere scarcerato e tutto sarà finito...-, mi interrompe
- non dire così, non è ancora detta l'ultima parola. Hai dei testimoni, lui no.-, cerco di calmarmi
- ok, piangere ora non serve a nulla-, ci alziamo e Benjamin e mia zia ci vengono incontro.

Mia zia mi abbraccia e io la stringo a mia volta. Non vorrei si sentisse ancora in colpa, lei non è colpevole, lei era solo innamorata, nessuno poteva sapere che tipo era quell'uomo.

Abbraccio Benji
- grazie Ben-, scuote la testa e sciogliamo l'abbraccio.

Mi asciugo gli occhi
- meglio che chiamo Federico-, Benjamin scuote la testa
- non penso possa parlare- dice in tono strano - prova stasera-.

Lo scruto attenta, ma non riesco a capire cosa stia succedendo.

Devo stare senza il mio ragazzo fino a stasera in un momento così importante? Io avrei bisogno di lui.

Evidentemente Cris si accorge del mio umore e mi sfiora il braccio
- dai Helena vieni con me, se tua zia acconsente ti porto a mangiare fuori. Devi distrarti-, mia zia annuisce, così salutiamo e andiamo via.

Mi conduce fino ai parcheggi e mi aiuta a salire sulla moto, per poi partire a tutta velocità.

Mi serve distrarmi. Non riesco a non pensare alla decisione del giudice e non avere il biondino affianco a me rende tutto più difficile.

Spero che stia bene e che non sia grave il motivo per cui non è potuto venire al processo.

Federico's pov

Arrivo all'indirizzo che Jennifer mi ha dato e prendendo un po' di coraggio suono al campanello.

La mia ex apre la porta e mi abbraccia, mentre io non ricambio la sua stretta.

- Grazie- sussurra - non credevo saresti venuto davvero-, annuisco senza dire nulla e mi fa accomodare in casa.

- Jennifer sono venuto perché ho un cuore, ma sappi che sono fidanzato e sono innamorato-, la vedo corrucciarsi, ma poi si riprende e annuisce comprensiva.

- Ok, Federico mi restano due mesi di vita-, mi meraviglio nel provare pietà per lei e la osservo.

Mi rendo conto che non ha per niente l'aspetto di una persona con un piede nella fossa.

I suoi lunghi capelli neri sono rimasti uguali, così come i suoi grandi occhi grigi. Fisico snello.

Tutto sembra essersi fermato, a parte il fatto che mi ha tradito, preso in giro e fatto soffrire.

Per un momento mi tornano in mente le parole di Benjamin. Secondo lui, sta mentendo sulla sua malattia. È impossibile, secondo me nessun essere umano sarebbe capace di fare una cosa del genere.

Mi appoggia la mano sulla spalla e torno sulla terra.

- Federico voglio chiederti un favore prima di lasciare questo mondo... So che non mi merito nulla dopo quello che ti ho fatto... Però...-, scuoto la testa
- dimmi-, lei sospira
- ti offro da bere poi ti spiego-, annuisco e sparisce in un'altra stanza.

Mi perdo a pensare ad Helena e mi viene in mente di chiamarla per sapere del processo, ma farlo ora, qui, mi sembra una cattiva idea.

La chiamerò quando sarò uscito da questa casa.

Spero stia bene.

Nota: ciaoo ❤️ spero che questo nuovo capitolo sia carino, ditemi cosa ne pensate, aspetto i vostri commenti, al prossimo😘😘😘

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora