Capitolo 41. Bracciale.

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Giorno seguente

Appoggio la borsetta sul divano e vado in giro per la casa di Fede.
Vedo la luce accesa in una stanza ed entro. È la stanza degli ospiti, è semplice, ma veramente carina.

Un letto matrimoniale è al centro della stanza, con due comodini ai lati, un grande tappeto bianco davanti e un armadio nella parete destra.

Sorrido e urlo il nome del mio ragazzo per chiamarlo
- Fedee!-, mi raggiunge
- che è successo Helena?-, scuoto la testa vedendo la sua espressione preoccupata.

- Tranquillo amore, era per dirti che amo questa stanza e mi piacerebbe dormire qua la prossima volta che dormo da te-, sorride, avvicina a me, mi cinge i fianchi con le braccia e mi scruta attentamente.

- Perché piccola? Hai qualcosa contro il lettino della mia stanza?-, sorrido e scuoto leggermente la testa in segno di negazione.

- No Fede, ma questa stanza è veramente accogliente-, ammiro la stanza ancora una volta.

- Ma piccola, nel mio lettino stiamo più stretti e ti devi stringere a me per forza-, gli stampo un casto bacio sulle labbra
- potrai abbracciarmi anche qua-, mi allontano da lui e mi siedo sul letto, per testare la morbidezza del materasso.

Lui scuote la testa ridacchiando mentre mi guarda
- sei come una bambina-, faccio una smorfia e le mie mani sfiorano un oggetto di acciaio sotto il cuscino.

Lo prendo e noto che è un bracciale. Un bracciale da donna, con qualche perla bianca a fare da ciondolo.

Lo osservo attentamente
- di chi è questo?-, mi giro verso il biondino e lui sgrana gli occhi.

Si passa la mano sul ciuffo nervosamente
- non lo so Helena-, assottiglio lo sguardo, sta mentendo.

Mi lascio scappare una risata nervosa
- Federico, non mentirmi-, si inumidisce le labbra.

- Helena non è come pensi-, stringo il bracciale tra le mani e dico acida
- no? E che ne sai di cosa sto pensando?-, si avvicina a me, ma io mi tiro indietro.

- Helena, penso sia di Margherita-, che cosa?

Immediatamente sento lo stomaco stringersi e mi mordo il labbro nervosamente.

Cerco di riprendermi e chiedo a voce bassa
- cosa ci fa in casa tua?-, si mette a braccia conserte e ci pensa sù.

- Ha dormito qua-, il fiato mi si spezza come se avessi appena preso un forte colpo allo stomaco e mi siedo sentendo le gambe che mi cedono.

- Cosa ci faceva qua?-, sbuffa con nervoso, è in preda al panico.

- Helena, è successo la notte che abbiamo litigato per la gara, ha dormito in questa stanza, ma non è successo nulla, te lo giuro-, scatto in piedi e dico senza emozioni
- ok Federico-, faccio per uscire, ma lui mi blocca afferrandomi il polso.

- Helena aspetta-, mi divincolo con un colpo netto e urlo con le lacrime che stanno per scendere dai miei occhi
- lasciami Federico-, mi molla all'istante e urla a sua volta
- Helena ascoltami! Non è successo nulla. Sono andato alla corsa e dopo di che l'ho ospitata qua, ma abbiamo dormito in stanze diverse-, dove è andato?

Spalanca leggermente gli occhi quando si accorge di quello che ha detto.

- Sei un bugiardo-, mi afferra saldamente per le spalle e mi scuote leggermente per farmi calmare.

- Helena, mi dispiace! Non volevo mentirti.-, mi lascio scappare una risata nervosa
- non ti ha obbligato nessuno a mentirmi, perciò lasciami. Tra noi è finita-, mi lascia immediatamente e spalanca la bocca.

- No, tu non puoi lasciarmi! Non puoi fare come ti pare-, gli mostro il braccialetto
-questo è un braccialetto di una tua ex, è in un letto di casa tua, mi hai mentito dicendo che non sei andato a quella stupida corsa, e devo sorriderti e dirti che va tutto bene?-.

Butta fuori tutta l'aria con rabbia
- Helena, come vedi non sono morto alla corsa, che importa ormai?-, un singhiozzo esce dalle mie labbra
- non capisci quanto mi hai delusa! Voglio che mi lasci stare-, faccio per uscire nuovamente dalla stanza, ma si mette davanti alla porta e avvicina una mano sul mio viso, però io mi ritraggo all'istante.

-Lasciami stare Federico! Non toccarmi e lasciami uscire da questa casa.-, scuote la testa in segno di negazione
- no! Devi ascoltarmi-, gli dò una spinta, ma non si muove minimamente.

Sento la rabbia salire dentro di me, si mischia con la tristezza, con la delusione e crea un mix che non mi giova.

- Helena ti prego, smetti di piangere-, tiro su con naso, cerco di calmarmi invano.

- Lasciami uscire da qui! Voglio stare lontana da te, così starò molto meglio, te lo assicuro-, il suo viso assume un'espressione delusa, si sposta da davanti la porta e mi permette di uscire dalla stanza.

Afferro la borsa ed esco da casa sua di fretta.

Non riesco a crederci. Non voglio crederci.

Mi ha mentito. Mi ha mentito guardandomi negli occhi.
Se solo penso che quella stronza ha dormito da lui, sento il mondo crollarmi addosso.

Mi asciugo gli occhi e mi viene in mente Benjamin.
La sua amicizia, ora come ora, mi sarebbe molto utile, ma io l'ho rifiutata.

Sono una stupida, una vera stupida.

Mi metto il cappuccio e procedo fino a casa del moro. Arrivo davanti al cancello e vedo Camilla uscirne.

Mi sorride calorosamente, mentre io cerco di nascondere la mia tristezza, non voglio parlarne con nessuno.

- Helena ehi.. Hai cambiato idea su Benjamin?-, lascio vagare il mio sguardo sul palazzo e annuisco
- sì, Cami -, annuisce
- bene! Corri da lui e risolvete-, la saluto e salgo le scale.

Per un momento le immagini dell'ultima volta che sono stata qua, le immagini della ragazza rossa arrogante, mi fanno venire voglia di fuggire, ma faccio un bel respiro e arrivo davanti al suo appartamento.

Suono il campanello e mi viene ad aprire praticamente subito.

- Ciao-, sorrido debolmente
- ehi... Posso entrare?-, annuisce e mi fa cenno di entrare.

- Come mai da queste parti?-, giocherello con il mio orologio
- perché voglio accettare la tua proposta... Voglio averti come amico-, i suoi occhi si illuminano
- veramente?-, annuisco e lo abbraccio forte, lui sembra colto alla sprovvista, ma poi si riprende e mi stringe.

È strano sentire la sensazione delle sue braccia che mi stringono.

Sciogliamo l'abbraccio e dice
-  comunque ti conosco... Hai pianto, non è vero?-, muovo l'indice da destra a sinistra per negare le sue parole
- no, ti sbagli-, sbuffa
- Helena, se sono tuo amico devi permettermi di aiutarti-, ci penso e poi decido che è giusto parlargliene, almeno a lui.

Sto così male che una coltellata in questo momento farebbe meno male.

Fa male quando chi ami ti delude.

Nota: ciaoo❤️ ecco a voi il nuovo capitolo! Voglio sapere i vostri commenti! Secondo voi cosa succederà dopo questo litigio? Aspetto i pareri, al prossimo capitolo ❤️

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora