Capitolo 23. Stancato.

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Vigilia di capodanno.

Non è cambiato molto il rapporto con Benji, sono quasi abituata al suo essere diventato così freddo con me.

È distante anni luce.

Arriviamo al festino del suo amico e non mi tiene nemmeno per mano. I nostri baci ultimamente sono molto scarsi, sembra che esca con me solo perché si sente obbligato.

Ci avviciniamo a un gruppo di suoi amici e chiacchiera con loro. Io mi allontano e vado a prendermi un cocktail, visto che mi sto annoiando a morte. Inutile dire che lui non si è nemmeno girato quando mi sono allontanata.

Prendo il bicchierino con la bevanda e torno da lui.

Mi alzo sulle punte e gli urlo all'orecchio per sovrastare la musica che hanno appena attaccato
- balliamo?-, muove l'indice da destra a sinistra in segno di negazione.

- No Helena! Balla da sola-, fa per spostarsi, ma lo blocco e lo porto nel giardino, almeno possiamo parlare in pace.

Sbuffa
- Helena che vuoi?-, perché fa così?

- Benjamin, puoi tornare come prima?-, beve un sorso di birra dalla bottiglia che ha in mano, poi si degna di rispondermi.

- Ti ho già detto che non ho nulla, Helena. Sono giorni che mi fai questa stupida domanda. Sono stufo. Riprenditi-, fa per andarsene, ma lo blocco nuovamente.

- Benjamin. Ma ti senti?-, annuisce.

- Sono lo stesso di sempre-, mi lascio scappare una risata nervosa.

- Stai facendo lo...-, mi interrompe e chiede bruscamente
- lo stronzo? Sto facendo lo stronzo? Vuoi dirmelo per una seconda volta?-, scuoto la testa esasperata dalle sue reazioni esagerate.

- Benji... Vuoi calmarti?- alza gli occhi al cielo, infastidito.

- Helena io sono calmissimo-, mi avvicino a lui, ma si allontana, come se potessi contagiarlo con una bruttissima malattia.

- Nemmeno mi baci più! Ti sei stufato Ben?! Basta che me lo dici.-, sbuffa e torna dentro lasciandomi là, senza rispondere.

Ma che merda gli prende?

Sospiro e mi siedo nel giardino.
Per fortuna nessuno sembra aver fatto caso a noi, nonostante il tono alto di voce.

Sento una risata familiare e mi giro verso la porta. È Federico. Sta insieme a dei ragazzi, ride e chiacchiera con loro.

Lo osservo e penso se andare da lui o no. Si passa la mano sul ciuffo e il mio stomaco si stringe.

Prendo un bel respiro e mi avvicino da lui.

- Ciao-, mi rivolgono tutti il loro sguardo e mi salutano in coro, poi Fede si scusa e mi porta in disparte.

Ci sediamo su una panchina
- che ci fai qua da sola Helena?-, butto fuori l'aria nervosamente.

- Non sono sola!- spiego - Sono con Ben... Ma abbiamo litigato-, annuisce come se se lo aspettasse.

- È ancora freddo con te?-, annuisco tristemente.

- Non ne posso più. È così perché gli ho detto di no... Dovrò dirgli di sì, almeno tornerà come prima-, il biondino poggia la sua mano sul mio ginocchio per darmi coraggio.

- Helena... Devi essere sicura! Non accettare solo per farlo contento-, una lacrima mi bagna il viso.

- Lo so Fede... Ma non ce la faccio veramente più. Io lo amo e lui nemmeno mi bacia quasi quasi-, mi asciuga la guancia con il pollice, ed immediatamente vengo invasa da mille brividi.

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora