Capitolo 64. Problemi.

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Due settimane dopo

Da quando io e Federico abbiamo litigato non ci siamo più visti e nemmeno sentiti.

Con Cris sto bene e siamo quasi sempre d'accordo su tutto. Usciamo insieme, ridiamo e ci divertiamo.

Camilla si siede accanto a me e mi scruta
- cos'è quest'aria triste?-, scuoto la testa sorridendo.

- Non sono triste, sono solo pensierosa-, annuisce, ma capisco che non se l'é bevuta.

- Hai più visto Federico?-, sento il cuore andare veloce appena sento il suo nome.

- No- rispondo secca e le rivolgo un sorriso indifferente.

Dopo l'ultima litigata penso che non saremo mai nemmeno amici.

Federico's pov

Mi lascio cadere sul divano e sospiro.

Ieri io e Margherita abbiamo rotto, o meglio io l'ho mollata.

L'ho sentita mentre parlava al telefono con una sua amica, convinta che non fossi in casa.
Stava fingendo con me. Fingendo di essere innamorata.

Mi ha detto solo stronzate. Non ha mai pensato di non poter vivere senza di me. Era solo un'invenzione per non farmi stare con Helena.

Sospiro con rabbia e stringo le mani in un pugno.

Helena.
Sento la rabbia ribollirmi dentro. Le urla a casa sua, lo schiaffo e tutte le parole che le ho gridato contro sono ben presenti nella mia mente e ogni giorno le ripercorro.

Da una parte mi dispiace averla trattata così, ma dall'altra parte sono furioso con lei perché sta con quello.

E ora? Se fosse rimasta da sola sarei potuto stare di nuovo con lei, ma ora no.

Maledizione.

Per quanto vorrei odiarla, non riesco, la amo troppo.

Helena's pov

Salgo in macchina con Cris e gli stampo un bacio sulle labbra.

- Grazie di essermi venuto a prendere a scuola-, scrolla le spalle.

- Ma figurati-, mi rivolge un dolce sorriso e poi mi accompagna a casa.

Apro lo sportello, ma poi mi rendo conto che non c'è mia zia.

- Cris, ti andrebbe di stare a pranzo con me?-, annuisce immediatamente.

- Certo-, scendiamo dalla macchina ed entriamo in casa.

Sorrido vedendo la sua espressione 
- che c'è?-, arriccia le labbra e continua a guardarsi intorno.

- È una bellissima casa, mi piace tanto-, sorrido ancora e mi avvicino a lui.

- Grazie...-, gli metto le braccia attorno al collo e lo avvicino a me, finché anniento le distanze e ci baciamo.

Mi fa appoggiare al muro e mi bacia con più passione.

Mi allontano senza fiato e sussurro
- grazie Cris-, mi guarda stranito.

- Di cosa?-, gli accarezzo il viso delicatamente.

- Di avermi sopportata in queste settimane-, scoppia a ridere e io lo guardo stranito.

- Non hai un carattere facile, lo ammetto, ma non ti ho dovuto sopportare, io ci tengo a te e passare del tempo con te non è un obbligo-, annuisco e sorrido sentendo le sue parole.

Ho una strana sensazione.

Inizio a preparare qualcosa per pranzo e il campanello suona insistentemente facendomi sussultare.

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora