Federico appoggia la valigia nella mia stanza e mi dà un piccolo bacio.
-Ben tornata...-, gli metto le braccia attorno al collo e avvicino la bocca al suo orecchio
- grazie- sussurro - di tutto-.Mi cinge la vita con le braccia e appoggia le mani sulla mia schiena.
- Piccola-, mi solleva il mento verso su e poggia le sue labbra sulle mie.
Sento il cuore andare veloce e gli accarezzo il viso.
Il bacio prende una piega passionale, lui si allontana piano piano quando il fiato ci viene a mancare.- Helena, voglio stare qua con te.-, sento il cuore andare veloce e scuoto la testa freneticamente
- non c'è alcun bisogno, non cadrò due volte-, sfoggio un falso sorriso e lui mi scruta.- Amore...- mi accarezza le labbra - sei sicura di essere scivolata?-, rido nervosamente
- ovvio. Cos'altro sennò?-, passo la mano sul suo petto coperto dalla felpa e gioco a fare dei cerchi immaginari.- Helena devi stare a riposo. Ricorda le parole del dottore, inoltre devi stare tranquilla...-, vorrei tanto chiedergli di restare qui con me... Solo così starei serena, ma non posso.
Mi alzo sulle punte e sfioro le sue labbra con le mie, senza dargli un vero e proprio bacio.
I suoi grandi occhi celesti fissano i miei, quasi a voler capire qualcosa in più, ma sorrido e non lascio trapelare nessuna emozione dal mio sguardo.
Qualcuno bussa e io apro la porta.
Vincenzo ci appare davanti e io sento immediatamente il panico impossessarsi di me.
- Helena. È ora di cena. Federico deve andare-, abbasso lo sguardo e annuisco.
Prendo per mano il mio ragazzo e lo accompagno alla porta.
- Piccola... Hai cambiato umore. Pensi che io non mi sia accorto?-, scuoto la testa per negare le sue parole, anche se le lacrime stanno per venir giù.- Ma che dici Fefè? Io sto bene. Puoi andare. Ti amo.-, ci pensa qualche secondo poi annuisce
- come vuoi Helena. Ti amo anche io-, mi regala un lungo bacio, poi se ne va.Nello stesso momento in cui la sua macchina sparisce dalla mia vista, sento una fitta al cuore e un peso sullo stomaco.
C'è mia zia... E quindi non potrà farmi del male, ma ho comunque paura.
Mi siedo a tavola, ma non ho appetito. Non riesco a mandare giù nemmeno un boccone.
Giocherello con la forchetta e fisso il piatto pieno, mentre penso.
- Helena va tutto bene?-, alzo la testa per la prima volta da quando mi sono seduta al tavolo.
- Sì zia... È che sono un po' stanca-, lei mi sorride
- io ora devo andare a lavoro- mi spiega - ho cercato di avere più giorni liberi per prendermi cura di te, ma non me li hanno concessi.-, cosa?Sento il fiato spezzarsi e la forchetta mi cade dalle mani, andando a cadere a terra.
Vincenzo mi trafigge con lo sguardo e il mio cuore accelera.
- Zia... Puoi portarmi da Federico?- cerco di nascondere la mia voce tremolante -dormirò lì... Così non disturbo Vincenzo-, lei scuote la testa
- si è offerto di aiutarti... Non c'è bisogno che vai da Fede, non sarebbe in grado di prendersi cura di te-, sento i brividi percorrermi e mi viene voglia di piangere senza smettere mai.Mi alzo e urlo in preda al panico
- no, voglio andare da Federico- mi passo la mano tra i capelli nervosamente - io... Io...-, incrocio lo sguardo di Vincenzo e terrorizzata da come mi sta guardando affermo - ok...- cerco di calmarmi - starò qua.-, sorrido debolmente e vado in camera.
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L'amore infinito che provo per te~Federico Rossi
FanfictionHelena è una ragazza di 17 anni che ha appena perso la nonna, la donna che l'ha cresciuta dopo la tragica scomparsa dei suoi genitori anni prima. Un incontro con un ragazzo dagli occhi azzurri come il mare le cambierà la vita. Lui è Federico (Fede d...