Capitolo 13. Falso odio.

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Benji raccoglie una bottiglia di birra da terra e la poggia sul tavolo urla il nome del biondo.

Questo posto, in questo momento, puzza di birra.

Il biondino ci raggiunge immediatamente.

- Ciao Benji-, incrocia il mio sguardo e aggiunge  -aah c'è anche la cara Helena-.

I suoi occhi sono lucidi, la sua voce trema, ha ragione Benjamin, è ubriaco.

Benji si toglie il giubbotto
- Federico, ma che hai fatto?-, gli chiede, cercando di capire la situa.


-Ho bevuto solo qualche birra-, scrolla le spalle - è tutto ok-.

Abbasso lo sguardo e, improvvisamente, mi sento di troppo. Cosa ci faccio qua? Lui nemmeno mi sopporta.

-Fede mi spieghi che sta succedendo?-, alzo lo sguardo alla domanda di Ben e aspetto la risposta di Federico, visto che è quello che mi sono chiesta anche io.

- Benji sto bene! Non so perché tu sia qua-, afferra un'altra birra e bevendone un sorso si lascia cadere nel divano.

-Stai bene? Fede, tu non stai bene-, lui alza gli occhi al cielo e sbuffa.

-Benji non urlare- gli lancia un'occhiataccia - mi scoppia la testa-.

Senza pensare, mi avvicino a Federico e gli strappo la birra dalle mani.

-Allora smettila di bere- sbotto -se hai mal di testa-, sembra colto alla sprovvista dal mio gesto.

L'ho fatto senza pensarci, ripeto, e dal suo sguardo arrabbiato sembrerebbe che io abbia sbagliato.

Improvvisamente si alza e si avvicina a me.

- Stai fuori dalla mia vita-, mi strappa la bottiglia dalle mani e continua urlandomi contro - esci da qua. Non mi interessa se stai con Benjamin, io non ti voglio vedere-.

Le sue parole arrivano al mio cuore come se un masso mi colpisse, che c'entro io con la sua rabbia?

Cerco di calmarmi
-Federico io..-, sbuffa e perciò mi zittisco.

-Stai zitta Helena! Vai via-, Benjamin mi viene affianco e lo ringrazio mentalmente per essersi messo in mezzo, io non so più che dire.

- Ma che hai Fede? Stiamo solo cercando di aiutarti.- urla il moro a sua volta - Non vuoi lei? Allora non vuoi nemmeno me!-, Federico si lascia scappare una risata nervosa e annuisce.

- Allora vai via con lei.- sputa acidamente - Non ho bisogno di nessuno. So vivere da solo-.

Benji stringe i pugni immediatamente, innervosito dal comportamento del suo amico.

- Perfetto, Fede!-, prende il giubbotto, mi afferra la mano e mi porta fuori di lì.

Sbatte la porta e usciamo in strada, ma io lo fermo.

- Benjamin-, mi guarda, ma senza proferire parola.

Gioco con l'anello al suo dito e continuo dicendo
- non puoi litigare con lui per me-, scuote la testa e sbuffa.

- Helena, si sta comportando da stronzo! Deve arrivarci. Io non tollero che ti tratti così-, sospiro debolmente e mi mordo il labbro.

- Io non valgo quanto la vostra amicizia, Ben. Mi conosci pochissimo, lui è tanto per te-, si passa la mano sul ciuffo nervosamente e scuote la testa.

- Helena, ho preso la mia decisione. Andiamo-, mi tende la mano e dopo un po' di esitazione gliela afferro e saliamo in macchina.

So che risolveranno. Devono.

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora