Capitolo 42. Decisione.

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Federico's pov

Sono ore che chiamo Helena, ma il suo telefono è spento.

Ho provato a cercarla dappertutto. Dalle sue amiche, al parco dove va solitamente, ma nulla.

Esco demoralizzato da un bar, vedendo che non è nemmeno qua. Sfinito mi appoggio a un muro e penso ancora a dove potrebbe essere.

Ci sono. Da Benjamin.

Salgo di nuovo in macchina e procedo verso casa del mio amico.

Ci avrei dovuto pensare prima, sono sicuro sia lì.

Schiaccio l'acceleratore al massimo e in poco tempo sono davanti casa sua. Spengo immediatamente il motore e corro al suo appartamento.

Suono insistentemente e lui viene ad aprire.

- Potevi essere solo tu quello che suona così-, sbuffo
- non ho voglia di scherzare. È qua Helena?-, annuisce, così faccio per entrare, ma mi blocca.

- Federico, è distrutta, non vuole vederti-, mi lascio scappare una risata nervosa
- non c'è bisogno che la proteggi da me, è la mia fidanzata. Devo parlarle-.

- Bro, stai calmo, lasciale tempo-, serro la mascella con rabbia
- no! Ben ho fatto una stronzata, ho bisogno di vederla-, lui ci pensa qualche secondo, poi mi dice facendomi gesto di entrare
- ok, ma se ti manda via vattene, non voglio casini-, annuisco ed entro dentro.

Vado nel soggiorno e la trovo là seduta, intenta a fissare un punto immaginario nel pavimento.

- Helena -, lei sussulta e porta gli occhi su di me.

I suoi occhi gonfi e rossi mi fanno presupporre che abbia pianto fino a poco tempo fa.

Mi fissa senza dire nulla, così continuo io -piccola, ho bisogno di parlarti-, una lacrima le bagna il viso
- io no Federico-, quanto vorrei stringerla a me.

Faccio qualche passo in avanti
- ti prego... Lasciami spiegare-, una risata isterica esce dalla sua bocca
- non so che scuse patetiche tu ti sia inventato, ma sinceramente puoi risparmiarmele-, mi avvicino ancora di più, finché sono davanti a lei.

Vorrei sedermici accanto, ma so per certo che si alzerebbe, perciò sto in piedi.

- Senti, ho mentito, è vero, ma non l'ho fatto con cattive intenzioni. Io ti amo e non volevo perderti-, si fissa le scarpe senza degnarmi nemmeno di uno sguardo
- mi hai persa lo stesso-, sento una fitta al cuore che si espande su tutto il petto, accompagnata da un senso di malinconia.

Faccio per accarezzarle il viso, ma lei si ritrae.
- Federico, non devi toccarmi-, maledizione.

- Dannazione Helena, è tutto qua il tuo amore? Mi molli alla prima occasione? Tutto qua?-, il mio tono è talmente alto che lei sgrana gli occhi e mi trafigge con lo sguardo per le mie parole.

- Mi hai mentito- sospiro debolmente.

- Ti ho chiesto scusa! Sai che si può sbagliare nella vita?-, arriccia le labbra
- vattene-, stringo la mano destra in un pugno e dico guardandola dritta negli occhi
- i problemi si affrontano, non si saltano come fai tu. Se io adesso esco da questa casa senza di te, puoi scordarti di me, Helena-, si morde il labbro mentre una lacrima le bagna il viso, abbassa lo sguardo e io annuisco
- bene! Addio Helena-, la guardo un ultima volta ed esco da casa di Benjamin senza neanche salutarlo.

Se è questo quello che lei vuole d'accordo.

Sto di merda, ma più che chiederle perdono cosa posso fare? La decisione stava a lei, è finita.

Helena's pov

Mi sembra di risentire ripetutamente la sua voce che dice:
"i problemi si affrontano, non si saltano! Se io esco da questa casa senza di te, puoi scordarti di me, Helena" .

L'ho lasciato andare.

Sono una vera stupida. Ormai l'ho perso.

Benjamin torna da me e mi chiede
- come va?-, scrollo le spalle con gli occhi colmi di lacrime.

- Ben, sto malissimo-, si siede accanto a me e mi accarezza il viso. Io appoggio la testa sulla sua spalla e piango in silenzio mentre fisso un punto immaginario nella parete e penso a Fede.

Penso ai momenti belli che abbiamo passato assieme, a quelli brutti... E a poco fa, a quando ho messo fine per sempre alla nostra storia.

Benjamin mi lascia un bacio tra i capelli
- Helena ora vai a casa, ti fai un bagno rigenerante e poi ti metti a letto e ci dormi su. Un po' di riposo è quello che ti serve-, annuisco ritenendo che il suo consiglio sia giusto, poi mi alzo e gli dico
- Benji, tieniti stretta Cami, siete carinissimi insieme-, arrossisce leggermente e sorride
- sarà fatto-, gli sorrido a mia volta ed esco fuori da casa sua.

Dovrei evitare di continuare a pensare a tutta questa storia, ma non riesco.

I suoi occhi grandi, che mi scrutano in attesa del mio perdono, sono impressi nella mia mente.
Rabbia, delusione, nervosismo e malinconia, io ho letto questo in quei pozzi celesti. Quel ragazzo è un libro aperto, dai suoi occhi si capisce tutto.

Arrivo a casa e fingo indifferenza con mia zia. Seguirò il consiglio di Benjamin e poi andrò a dormire, sperando che riesca a prendere sonno.

Domani a scuola mi aspetta una verifica importante e dovrò affrontarla con questa tristezza, con il vuoto che ho dentro di me.

*

Arrivo a scuola e corro in classe.

Non vedere il buongiorno da parte del biondino è stranissimo. E mi distrugge.

Mi siedo al mio posto e mi rendo conto solo ora di quanto mi senta sola, da quando Ginevra è andata via, sono sola pure nel banco.

Davanti a me ci sono Camilla e Linda, mentre dietro Katia e Rossana, mi coinvolgono sempre nei loro discorsi, ma forse sono io che sono sbagliata e non riesco più a integrarmi.

Mi siedo e decido di controllare un po' i social, nel frattempo che aspetto l'inizio delle lezioni.

Improvvisamente sento qualcuno che poggia una borsa sul banco, affianco a me, perciò alzo lo sguardo.

È un ragazzo.

- Ciao-, mi sorride. mentre i suoi occhi celesti mi trafiggono.

- Ciao-, indica il banco con la testa
- è occupato?-, ci penso qualche secondo, poi scuoto la testa
- no!-, si siede accanto a me e mi porge la mano.

- Sono un nuovo alunno, piacere mi chiamo Saul-
- io sono Helena-, torno a controllare le notifiche, ma mi sento un po' in soggezione.

Alzo lo sguardo e noto che mi sta fissando.

Si passa la mano sul suo ciuffo che sta sistemato verso giù, e dice imbarazzato
- scusa! Non voglio sembrare invadente-, sorrido
-tranquillo-, annuisce
- ok, volevo solo chiederti se mi puoi spiegare un po' come sono le lezioni-, rido
- oltre che noiose?-, ride anche lui
- oltre questo-, sospiro e gli racconto come si svolgono le lezioni e altre "curiosità" sulla scuola.

La campanella suona e il prof fa il suo ingresso.
Controllo il cellulare un'ultima volta, prima che ci venga ritirato per il compito.

Nulla.

Nessuna traccia di Federico. Ma che mi aspettavo?

Sono io che l'ho voluto eliminare dalla mia vita, la colpa è solo mia.

Sono tornata alla vecchia routine, quella prima di conoscere lui.

Ben tornata vecchia vita di merda.

Note: ciaoo❤️ com'è questo capitolo? Aspetto i vostri pareri. Il nuovo personaggio è Saul Nanni, l'attore che interpreta Romeo in " non dirlo al mio capo". Ditemi cosa pensate di questo nuovo capitolo, vi amo, al prossimo capitolo 😘

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora