Capitolo 76. Ricordi dolorosi.

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Sono ore che aspettiamo.

Non ci permettono nemmeno di vederlo.
Hanno fatto entrare solo i genitori, ma solo per 5 minuti scarsi.

Mi sembra di impazzire.
Vedo le persone a cui voglio bene stare male e non posso fare nulla.

Questo maledetto ospedale rievoca solo brutti ricordi in me e peggiora ulteriormente il mio umore.

Camilla che piange in silenzio mentre guarda il vuoto e Federico con la testa abbassata per tutto il tempo, questa è l'immagine che fisso da ore.

Non cambiano nemmeno posizione e alla preoccupazione per Benjamin si aggiunge quella per loro... Detesto vederli stare male.

Sospiro e mi avvicino a Federico, odio stia male, è come se il suo dolore lo sentissi anche io.

Gli sposto i capelli dall'orecchio e gli sussurro inchinandomi leggermente
- amore vuoi qualcosa? Un po' d'acqua magari-, scuote la testa senza alzarla e io sospiro nuovamente.

Non ha nemmeno voglia di parlare.

Il dottore esce dal reparto e i genitori di Ben lo fermano per chiedergli se ci sono miglioramenti, o per lo meno novità.

- Sentite... Potete andare a casa- ci spiega il medico -siete tutti stanchi e non potete fare nulla qua... -, la madre di Ben lo interrompe bruscamente.

- Pensa che andrei a casa a dormire e lascerei mio figlio solo qua, sapendo che questa potrebbe essere la sua ultima notte?-, sussulto e mi soffermo a pensare alle sue parole.

Un dolore si fa spazio nel mio petto e mi siedo per riprendermi.

Il dottore annuisce comprensivo e torna dentro.

Camilla singhiozza e mi rendo conto che le parole di sua suocera hanno colpito anche lei. Mi alzo e vado a consolarla, per quello che posso fare.

L'attesa è logorante.

Mi tiro i capelli indietro
- volete qualcosa? Sennò vado giù al bar!-, tutti scuotono la testa, tranne Federico.

Finalmente alza la testa e mi guarda dritto negli occhi, non è un azzurro come sempre, è un azzurro spento.

- Helena nessuno ha voglia di nulla. Ok? - sbraita - Ora siediti e sta zitta.-, abbasso la testa e annuisco debolmente.

Volevo solo essere carina... Anche io sto male, ma non per questo me la prendo con gli altri.

Mi siedo in disparte e decido di fare come mi ha detto Federico.
In realtà ci sono rimasta male per come mi ha risposta.

Un'infermiera spalanca la porta velocemente e i medici spingono un lettino.

Mi alzo di scatto e mi rendo conto che è Benjamin.

- Cosa sta succedendo?- urla la madre.

Sento l'ansia salirmi e faccio per avvicinarmi al lettino, ma ho le gambe immobili, in questo momento mi sembrano fatte di cemento.

- Vostro figlio ha avuto un emorragia, dobbiamo operarlo nuovamente d'urgenza-, trasportano il lettino in sala operatoria e ci sbattono la porta in faccia, senza aggiungere altro.

Sposto lo sguardo su Federico che è fermo con le braccia lungo i fianchi, mentre guarda la porta della sala operatoria.

- No- singhiozzo e sento un dolore al cuore - non può essere. Non sta succedendo davvero-, scoppio a piangere disperata e mi guardano tutti.

Ho avuto abbastanza forza fino ad ora, ma così non lo sopporto più.

Troppi ricordi.

*inizio flashback *

Non capisco cosa sta succedendo.

Dopo che quella macchina ci è venuta contro, mi hanno portata via.

Ora sono qui in ospedale... Con la nonna. Mi hanno appena visitata e sto bene.

Dove sono mamma e papà?

Nonna va a parlare con dei medici e io scendo dal letto con difficoltà, è troppo in alto per me.

Cammino verso non so dove. Voglia la mamma, ho paura di stare qua.

- Mamma dove seii?- piango disperata e, non trovando risposta da lei, chiamo papà.

Urlo tra le lacrime, ma non viene nessuno. Perché?

Sento qualcuno che mi prende in braccio e vedo la nonna che mi riporta nella mia camera.

*fine flashback *

Continuo a singhiozzare e sento l'aria mancarmi.

Federico scuote la testa per riprendersi e si avvicina a me.
Mi stringe tra le sue braccia e cerca di farmi calmare.

- Helena dai... Non fare così... Ti prego- , sento che ha la voce rotta e alzo la testa, vedo i suoi occhi lucidi e mi viene da piangere di più.

Mi accarezza i capelli e mi dà un bacio casto sulla bocca.

Cerco di calmare il mio respiro e lui continua ad accarezzarmi i capelli.

- Mi dispiace per come ti ho risposto prima Helena...-, scuoto la testa.

- È passato.-, lui annuisce e mi abbraccia nuovamente.

È lo stesso piano dove erano i miei. Ho una paura folle di perdere anche Ben.

- E se non ce la facesse?-, lui mi scruta attento e vedo il terrore dentro i suoi occhi.

- Helena non dire così!-, tiro sul con il naso e cerco di calmarmi.

- Federico- sussurro -miei sono morti qua...-, il suo sguardo cambia completamente e annuisce comprensivo.

- Ecco... Ora capisco...-, mette la mano sul mio viso e fa la prima cosa che gli viene in mente: mi bacia dolcemente.

Si allontana poco dopo e appoggia la fronte sulla mia.

- Helena, ce la farà... E io e te siamo fortissimi insieme per superare questo momento! Sono qua, non succederà nulla a Benjamin-, accarezzo il suo braccio.

- Grazie Federico... -, scuote la testa e mi fa sedere nella sedia accanto a lui.

Mi stringe la mano e me la tiene per tutto il tempo.

Non sa quanta forza mi dà questo gesto, per quanto ridicolo possa sembrare, mi fa sentire più al sicuro.

*

Federico mi scrolla delicatamente e apro gli occhi. Mi sono addormentata sulla sua spalla.

- Helena hanno finito l'operazione-, mi metto dritta sulla sedia.

- Sta bene?-, scrolla le spalle e mi rendo conto che abbiamo ancora la mano presa.

- Non hanno detto nulla... Penso che in realtà nemmeno loro lo sappiano-, annuisco sentendo le sue parole e rivolgo un sorriso di incoraggiamento a Camilla, che sta ancora in lacrime, non hai mai smesso di piangere da quando siamo qua.

Il dottore esce nuovamente e ci avviciniamo a lui.

- Potete entrare a vederlo, massimo due alla volta-, sento la testa girarmi e decidono di andare Camilla con la mamma, perché la mia amica non l'ha ancora visto.

Federico sospira.

- Helena, io non ho il coraggio di andare a vederlo- alza lo sguardo su di me.

- Tranquillo Fede... Non sei obbligato, nemmeno io ho la forza di vederlo così. Starò qua con te-, il padre di Benji ci sorride debolmente e continuiamo questa snervante attesa nel silenzio.

E se davvero non ce la facesse? Io riuscirei a superare anche la sua perdita? Ho visto morire troppa gente per avere 17 anni... Ho sofferto troppo e la sua perdita potrebbe essere troppo devastante.

Non deve succedere. È così giovane, non può morire. Ha ancora una bellissima vita davanti a sé.

Non ci resta che stare ad aspettare che si svegli e che riprenda a incantare tutti coi suoi grandi occhi verde acqua.

Nota: ciaoo❤️❤️ spero che questo nuovo capitolino sia all'altezza delle vostre aspettative. Aspetto con ansia i vostri pareri, al prossimo capitolo😘😘😘

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora