Capitolo 30. La svolta.

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Una settimana dopo circa

La campanella suona e ringrazio tutti i santi del cielo.

Oggi è sabato, finalmente un po' di riposo da questa scuola.

Vedo la macchina di Federico parcheggiata fuori e corro verso di lui.

Per ora siamo amici, nessuno dei due in questi giorni ha fatto accenni a quel bacio che ci siamo dati.

Salgo in macchina e mi lego la cintura.

- Buongiorno Fede-, mi stampa un bacio sonoro sulla guancia e io sorrido.

- Giorno Helena! Ti va di andare in discoteca stanotte?-, assottiglio gli occhi mentre mi giro a guardarlo
- parli con me?-, ridacchia
- sì. So che non ti piace, ma almeno facciamo qualcosa di diverso, ci sarò io con te. Quando vorrai andare via, andiamo-, sbuffo
- ok, solo per questa volta eh-, mi sorride e poso lo sguardo fuori dal finestrino.

Ormai siamo a metà gennaio.

Non sento e non vedo Benjamin da quando ha litigato con Fede a casa sua.

Giorno dopo giorno mi manca sempre meno. Un po' mi mancano i nostri momenti, ma con Federico sto bene.

Mi accompagna a casa.
- a dopo Helena, alle 20:30 sono da te-, annuisco, gli regalo un sorriso e vado dentro casa.

Spero di divertirmi, anche se odio i posti affollati.

*

Finisco di truccarmi e mia zia mi avvisa che Federico è arrivato.

Mi sono vestita semplice. Un jeans, una maglia bianca in pizzo e delle scarpe col tacco. Per il trucco: mascara e rossetto rosso.

Sistemo i capelli con la spazzola, afferro la borsa e scendo giù.

Saluto zia e apro il portoncino.

Federico mi appare davanti.

Mi fa fare un giro su me stessa.

- Wow Helena-, arrossisco
- grazie Fede-, beh, anche lui è alquanto carino.

Mi accompagna gentilmente alla macchina e partiamo.

Guardo l'orologio
- sei in ritardo Federico, di mezz'ora-, sorride
- mi dovevo fare bello-, lo osservo
- bravo, ci sei riuscito-, ridacchia
- uh uh un complimento-, gli dò un colpetto al braccio
- perché devi sempre mettermi in imbarazzo?- sorride sbilenco
- perché mi diverte-, gli sorrido falsamente
- stupido-.

Non penso veramente a nulla quando stiamo insieme.

Guida fino a un locale
- è ancora presto eh-, sposto il mio sguardo sul locale ancora chiuso, poi lo riporto su di lui e propongo
- allora facciamo una passeggiata?!-, annuisce
- sì, ci sto -.

Scendiamo dalla macchina e mi maledico mentalmente per non essermi messa un giubbotto più pensante.

Cerco di non tremare, ma fallisco miseramente.
Il biondino si accorge e mi stringe a sé.

Ehm... Così non migliora la situazione.

Una scarica di brividi percorre il mio corpo.

- Helena hai il cuore che va velocissimo-, batte veloce contro il suo petto.

Beh... È attaccato a me. È ovvio che ogni volta che lui è così vicino il cuore va così veloce.

Si toglie il giubbotto e me lo poggia gentilmente sulle spalle.

- Stai meglio?-, il suo tono preoccupato mi fa sentire al sicuro.

Annuisco
- grazie scemo-, sorride, mi prende a braccetto e facciamo una camminata tra le chiacchiere, finché arriva l'ora di andare nel locale.

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora