Capitolo 9. Passato.

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Arrivo al cimitero e mi lascio cadere sulla terra, affianco alla tomba dei miei genitori.

Non mi importa nemmeno se mi sporco i vestiti in questo momento. Voglio solo stare qua. In pace.

Mi sento ribollire dalla rabbia se penso che Federico stava per baciarmi. Non tollero questa storia.

Benji al suo posto non l'avrebbe mai fatto. Sono troppo amici, come se fossero fratelli.

Sbuffo e mando un messaggio a Benji:
_ Benjamin, sono al cimitero. Vienimi a prendere, per favore_, invio e accarezzo la foto dei miei genitori.

Ho solo voglia di stare tra le braccia di Benjamin. Non desidero altro.

Vado nella tomba di mia nonna e sto lì per un po'.

Sto assorta nei miei pensieri, finché Benji mi avverte con un messaggio che è fuori.

Cerco di calmare la rabbia e lo raggiungo. Non voglio dirgli nulla di Federico. Non voglio litighino. Non posso permetterlo.

Salgo in macchina, mi scruta con i suoi grandi occhi e mi rivolge un debole sorriso
- ennesima litigata?-, sento il cuore andare veloce davanti alle sue parole e annuisco.

Cosa direbbe se sapesse tutta la verità?

- Sì Benji... Mi dispiace, ma proprio non riusciamo ad andare d'accordo -, lui annuisce tristemente e mette in moto la macchina.

Guida fino a casa mia, ma il silenzio regna.

È dispiaciuto per questa situazione e io mi sento in colpa perché gli sto nascondendo il fatto che Federico stava per baciarmi, ma io non voglio che litighino... Lo sto facendo a fin di bene.

Inoltre ho paura che tra noi finisca. Non posso permetterlo. Mi fa stare bene come non mi succedeva da anni ormai.

Mi asciugo una lacrima con la manica della felpa sperando non mi veda, ma è troppo tardi, ha già notato come sto.

Mi accarezza delicatamente il viso
- ehi... -,mi giro verso lui e incrociamo gli sguardi.

- Mi dispiace Benji...-, scoppio a piangere e dico tra le lacrime -mi dispiace... Non volevo andasse così.-, scuote la testa e mi asciuga gli occhi.

- Helena, ssh!! Non piangere... Non importa. La colpa è mia, non andate d'accordo... Non dovevo forzarvi.-, gli accarezzo le labbra con le dita.

È bello come cerca di farmi sentire meglio.

- Entri Ben? Zia non c'è. Non voglio stare sola-, mi sorride dolcemente ed annuisce.

Mi piace veramente tanto. Sono interessata realmente a questo ragazzo.

Entriamo in casa e mi giro a osservare Benji, ha le mani dentro le tasche posteriori dei jeans e ha lo sguardo perso, mentre osserva l'ambiente.

Rido
- sei così tenero-, inarca un sopracciglio sbalordito e intenerito allo stesso tempo.

- Sei la prima che lo dice- ridacchio e gli stampo un bacio sulle labbra, per poi condurlo in camera.

Voglio raccontargli dei miei genitori.

Entra nella mia stanza e si siede nel letto, è imbarazzato ed è la prima volta che lo vedo così.

Sorrido
-Benji stai tranquillo-, spalanca gli occhi sentendosi colto in flagrante.

-Sono calmissimo-, annuisco debolmente e decido di non infierire.

Afferro la foto dei miei genitori, mi siedo accanto a lui e gliela mostro.

Voglio che sappia chi sono, cosa nascondo, che sappia cosa ho passato, che sappia il mio passato.

Prendo un bel respiro e inizio il mio racconto
- era una bellissima sera estiva. Una di quelle calde. Dove l'unico momento di sollievo lo avresti tuffandoti nel mare. Io avevo sette anni.
Stavamo andando in una villetta al mare. Le vacanze per papà iniziavano il giorno... Ed aveva 15 giorni di pausa da lavoro...-, mi interrompo, non l'ho mai raccontata a nessuno questa storia.

Benji mi stringe la mano dolcemente
- continua solo se te la senti, Helena.-.

Me la sento, voglio parlargliene, ne sono sicurissima.

- Come ti ho detto, io avevo 7 anni... E come una bambina di 7 anni, amavo l'estate perché non c'è la scuola. Ero felice. Stavo andando a divertirmi. Chi non sarebbe stato al settimo cielo?! Erano più o meno le 19... E stavamo cantando a squarciagola una canzone che passavano alla radio. Era una di quelle canzoni che nelle estati non mancano mai. A un tratto ho sentito mamma gridare... Non stava più cantando. Ho alzato lo sguardo e ho visto una macchina che ci veniva incontro. Papà ha cercato di svoltare... Ha cercato di girare, ma non... Non c'è riuscito...-, singhiozzo e continuo
- la macchina ci è venuta contro... E mamma ha smesso di gridare. Papà si è girato con difficoltà verso di me e ha detto " non piangere... Ora ci verranno a salvare e finirà tutto". Ricordo che io piangevo disperata. Sono rimasta lì per non so quanto tempo, non ricordo. I miei non parlavano più. Quando sono arrivati i soccorsi mi hanno medicato una ferita sul viso... E mi hanno portato all'ospedale per i controlli, ma nulla... Non avevo riportato ferite. Stavo bene.
Mia nonna mi ha raggiunta e io urlavo... Urlavo che volevo mamma e papà.  Nonna mi ha portato via... E mi ha spiegato che loro non c'erano più... Che erano diventati due angeli. Ero sconvolta, a 7 anni avevo già conosciuto la morte. Mi si era presentata così... All'improvviso.
Ho vissuto con nonna. Stavo malissimo all'inizio. Poi mi sono abituata... Abituata a soffrire.
Nonna non mi ha fatto mai mancare nulla. Mi ha sempre amata come una figlia... Mi ha educata e protetta. Poi la settimana scorsa anche lei se n'è andata via. Mi sono chiesta il perché non sono morta anche io in quel maledetto incidente. Me lo sono chiesta tante volte Benji... -, ormai le mie lacrime scivolano libere.

Non ne avevo mai parlato a nessuno. Solo lui sa tutto questo. La frase di mio padre non l'avevo mai raccontata a nessuno.

Faccio per alzarmi dal letto, ma Benji mi raggiunge e mi stringe a sé
- piccola, mi dispiace. Devi aver sofferto molto... Troppo. Io ti prometto che farò di tutto per far sì che non accada mai più. Davvero.
So che sarebbero fieri di te. Sei una ragazza meravigliosa. Veramente stupenda. Ricordati che io sono qua... Starò sempre vicino a te. Qualsiasi cosa accadrà-, mi asciuga gli occhi con il pollice e poggia le sue labbra sulle mie.

Metto le mie braccia attorno al suo collo e ricambio il suo bacio.

Questo ragazzo ha un potere magico. Davvero.

Ci allontaniamo e vedo i suoi occhi brillare, seguo il suo sguardo e vedo che sta fissando la mia chitarra.

Sorrido
- ti piace Benji?-, sorride incantato, sembra un bambino davanti a un negozio di caramelle.

Si avvicina e la osserva con uno sguardo pieno d'amore
-posso?-, annuisco, la prende e si siede sul letto iniziando a suonare.

Wow!

Lo guardo
- sai una cosa?-, mi rivolge il suo sguardo e continuo dicendo -sa di figo-, scoppia a ridere confuso dalla mia affermazione.

- Che intendi Helena?-, scrollo le spalle con indifferenza.

- Beh- spiego -un ragazzo che sa suonare la chitarra è più figo di chi non la suona-, poggia la chitarra sul letto e si avvicina a me.

Mi guarda dritto negli occhi e mi accarezza il viso
- non mi stanco mai di guardarti-, sorrido imbarazzata e gli sorrido.

- E io non mi stanco mai di passare ore con te, Ben-, mi alzo sulle punte e gli lascio un casto bacio sulle labbra.

Mi attira a sé e mi bacia dolcemente, ma allo stesso tempo con passione. Sento il cuore andare veloce e mi rilasso.

Che mi interessa di quello che è successo con Federico se ho un ragazzo così fantastico?

Nota: ciaoo❤️ ecco a voi un nuovo capitolo❤️fatemi sapere come è!! Spero vi piaccia. A presto ❤️

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora