Capitolo 92. Avere bisogno.

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Finisco di fare la verifica di matematica e la campanella suona.
Giusto in tempo.
La consegno e dopo aver raccolto le mie cose esco da scuola.

Ho bisogno di Federico. Voglio baciarlo. Stringermi a lui. Voglio guardarlo negli occhi e sentire quella sensazione di protezione che solo lui sa darmi.

Sorrido automaticamente quando lo vedo fuori dal cancello e lui, intercettando il mio sguardo, mi fa l'occhiolino.

Gli corro incontro e lui mi solleva da terra e mi regala un lungo bacio. Quando le sue labbra entrano a contatto con le mie, non capisco più nulla.

Ci allontaniamo senza fiato e mi stampa un sonoro bacio sulla guancia. Sento una scarica di brividi percorrermi.

- Ciao piccola, tutto bene?-, gli metto le braccia attorno al collo
- sì amore mio, tu?-, annuisce e io lo attiro verso di me -Federico oggi è una di quelle giornate in cui starei tutto il giorno a baciarti-, sorride
- e fallo. Non te lo vieta nessuno-.

Ridacchio e saliamo in macchina.

Parte e lo osservo attentamente. I suoi occhi chiari che scrutano attenti la strada.

Gli accarezzo la gamba e lui mi rivolge un sorriso veloce, per poi riportare l'attenzione sulla strada.

- A cosa è dovuto questo buon umore oggi?-, scrollo le spalle
- ho solo voglia di stare con te. Per sempre-, mi guarda e vedo i suoi occhi scintillare
- per sempre.-.

Guida fino a casa mia e mentre entriamo incrocio le mie dita con le sue.

Se c'è una cosa che adoro è quando le nostre dita sono incrociate. Mi sembra di poter vincere tutto con lui accanto.

Entriamo e lui mi stringe i fianchi da dietro.

Sorrido
- Federico ti amo-, mi fa girare verso sé
- e io amo te bambina mia-, mi lascia un bacio sul mento e io lo obbligo a un contatto visivo
-non sono una bambina-, mi lamento.

Mi scruta e poi ride
-il tono che hai usato è quello però. Poi tu sei la mia piccola. Solo mia.-, sento il cuore andare veloce
- solo tua-, lo prendo per la maglia e lo faccio abbassare affinché le nostre labbra si possano scontrare.

Gli sorrido e lui sorride a sua volta, facendomi tremare il cuore.

Sfiora le mie labbra con le sue. Senza regalarmi un vero e proprio bacio.
Io mi avvicino di più e anniento le distanze. Mi accarezza il viso e smettiamo di baciarci quando il campanello suona.

Fa per andare ad aprire, ma io lo tengo per il polso
- no Fede- lo supplico come se fossi una bambina - non andare. Ti prego-, lui mi dà un altro bacio veloce e va ad aprire.

Sbuffo e vedendo che è stata Jennifer la sgualdrina a suonare, sento la pace svanire e la rabbia salire.

Federico sussulta e lei scoppia a ridere
- dalle vostre facce direi che non sembrate contenti di vedermi-, Federico stringe i pugni con rabbia
- brava hai un buon intuito. Ora esci di qui e stai lontana dalla mia fidanzata-, il suo sguardo va a finire su di me e scuote la testa
- e perché mai dovrei? Vorrei proprio spiegarle la situazione-, lui si lascia scappare una risata nervosa
- per farle capire quanto sei psicopatica?-, lei sgrana gli occhi
- eri innamorato di me. Molto di più quanto ami quella là-, mi indica con il capo e Federico dà un calcio al portoncino, facendomi trasalire.

- Jennifer vai via di qua. Come amo Helena, non ho mai amato nessuno e ora sei pregata di andartene, perché qua non sei desiderata-, lei lo ignora e mi indica.

- Helena, sei consapevole di quello che ho chiesto al tuo fidanzato?-, io scuoto la testa e lei continua -sto per morire e gli ho chiesto di stare con me, per una settimana, in onore dei vecchi tempi; ma lui ha rifiutato, perciò gli ho detto che un bacio mi sarebbe bastato, ma lui rifiuta, per colpa tua-, sorrido debolmente e sento una piccola sensazione di goia avvolgermi il cuore.

Questa è l'ennesima dimostrazione d'amore.

- Jennifer vai via- ringhia il biondino , lei gli lancia uno sguardo assassino
- perché se non ti interesso più, ieri sei venuto a Milano da me?-, analizzo bene le sue parole e sento il fiato spezzarsi.

In un momento la gioia che ho provato sparisce e lascia spazio alla delusione.

Era da lei. Non è venuto al processo per stare con lei.

Sento le lacrime salirmi agli occhi, ma evito di piangere.

- Federico- lo chiamo debolmente.

Lui si gira verso di me
- Helena... Posso spiegarti tutto-, Jennifer ride con gusto
- opps, c'è qualcosa che Helena non sapeva?!-.

Federico si gira verso di lei, le dà una spinta leggera e le sbatte la porta in faccia.

Si avvicina a me, ma io mi allontano.

- Perché l'hai fatto?-, lui sbuffa
- Helena ti prego... Mi ha detto che stava male, ho prenotato il biglietto quando non sapevo ancora del processo-, annuisco
- potevi non partire comunque, o io non valgo nemmeno il prezzo di uno stupido biglietto?!-, lui tende la mano verso il mio viso, ma io mi scanso.

Non riesco a crederci. Avevo bisogno di lui al processo. Veramente.

- Helena ti prego, non essere arrabbiata-, scuoto la testa
- non sono arrabbiata. Sono furiosa, delusa...-, lui sgrana gli occhi.

- Helena, quella ci vuole allontanare, è il suo scopo, non glielo dobbiamo permettere-, mi tiro i capelli all'indietro
- avevo bisogno di te Federico, tanto. Essere fidanzati è anche questo, starsi accanto... Invece tu hai preferito andare da lei perché avevi già pagato uno stupido biglietto da pochi euro. Perché Fede? Perché?! Io non mi sono mai comportata come lei ha fatto. Ti sono stata sempre fedele e ti ho amato in ogni singolo momento...-, si passa la mano sul ciuffo nervosamente
- mi dispiace Helena. Hai ragione. Ho agito d'impulso-, sgrano gli occhi
- l'hai fatto perché eri arrabbiato con me per la storia di Cris?-, sento il cuore battere smisuratamente.

Lui scuote la testa confuso dalle mie parole
- no Helena. Non so perché sono andato, ero dispiaciuto che stesse per morire. Sarei dovuto stare con te, mi dispiace. Ti prego non litighiamo-, fa per prendermi per mano, ma mi scanso per l'ennesima volta.

- Vai Federico- aggancio il suo sguardo - vai. Ho bisogno di tempo per pensare...-, lui scuote la testa
- Helena...-, lo interrompo mentre una lacrima mi sfugge al controllo
- vai-, lui mi guarda dispiaciuto e poi esce da casa mia, sbattendo la porta con rabbia.

Mi appoggio al muro e mi lascio scivolare a terra, permettendo alle mie lacrime di venire giù.

Per me era importante che lui fosse con me, invece lui era dalla sua ex.

È una delusione troppo grande.

Nota: ciaoo ❤️ spero che il capitolo sia di vostro gradimento. Fatemi sapere cosa ne pensate, aspetto con ansia i vostri pareri. Al prossimo 😘😘😘😘

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora