Capitolo 38. Oppurtunità sbagliate.

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Un mese dopo

Federico incrocia le sue dita con le mie, mentre camminiamo per la città.

Esistiamo solo io e lui.

È stato un mese spensierato questo passato con lui, una favola.

Entriamo dentro un bar e ci sediamo al tavolino.

-Helena, cosa ordino?-, ci penso qualche secondo
- un cappuccino per me-, mi sorride e va a fare l'ordinazione.

Mi guardo un po' intorno curiosa, è un posto veramente carino.

- Fatto piccola-, si siede davanti a me e gli prendo le mani.

- Federico... Posso farti una domanda?-, annuisce
- certo, dimmi-, giocherello con il braccialetto che ha sul polso sinistro e gli chiedo
- perché non mi hai mai parlato di tuo padre?-, il suo sguardo si incupisce all'improvviso
- perché è morto-, cosa?

Deglutisco e mi maledico per averglielo chiesto. Dannazione. Non volevo essere così invadente.

Abbasso lo sguardo
- mi dispiace Fede... Vorrei solo averti conosciuto in quel periodo, avrei potuto starti vicina-, sento gli occhi pizzicarmi e mi maledico mentalmente, questa storia mi tocca profondamente.

Lui mi obbliga a un contatto visivo e agganciamo i nostri occhi.

- Grazie Helena. Per me è molto importante quello che hai appena detto-, scuoto la testa
- figurati-, la cameriera si avvicina a noi e ci porta l'ordinazione.

Inizio a bere il mio cappuccino, ma mi blocco quando vedo Federico che mi sta fissando.

- Che c'è?-, scrolla le spalle
-nulla... Solo che... Somigli a tua mamma-, sgrano gli occhi
- come prego?-, abbassa lo sguardo e lo sento dire
- ho cercato la notizia dell'incidente dei tuoi genitori su internet e c'erano le foto-, mi mordo il labbro nervosamente, mentre gli occhi iniziano a pizzicarmi.

- Piccola...-, mi accarezza la mano - scusa. Non volevo farti stare male, Helena-, scuoto la testa sorridendo
- no. Non potevi farmi un complimento più bello-, mi alzo dalla mia sedia e mi siedo sulle sue gambe.

Lo guardo dritto negli occhi e gli accarezzo la guancia destra. Traccio il contorno del suo viso, ma lui mi blocca e appoggia le sue labbra sulle mie.

Mi bacia con passione e le farfalle svolazzano impazzite. Non mi abituerò mai a sentire il mio cuore andare così veloce.

Mi allontano
- Fede, c'è gente-, ridacchia
- e quindi? Ci amiamo e ci baciamo-, rido anche io
- ma...-, posa il suo dito sulle mie labbra per zittirmi.

- Helena, non mi importa della gente. Io ti amo e se ti voglio baciare lo faccio. Io non posso resistere-, sorrido imbarazzata e torno a sedermi al mio posto.

- Sei incorreggibile-, mi sorride e noto che qualcuno si avvicina al nostro tavolo.

È una ragazza.
La osservo e devo ammettere che è veramente carina. Ha degli occhi blu veramente fantastici.

- Ciao Fede-, saluta il mio ragazzo e mi ignora alla grande, proprio come se non ci fossi.

Federico sospira
- ciao Margherita -, mi indica con un leggero cenno del capo e continua - lei è Helena, la mia fidanzata -, la ragazza si gira verso di me e mi guarda come se non mi avesse notata davvero fino ad ora.

- Piacere -, mi tende la mano - sono Margherita, un'ex di Fede-, gliela stringo a mia volta, senza rispondere.

Improvvisamente sento un moto di rabbia unico nei suoi confronti, soprattutto per il tono che ha usato nel "qualificarsi" . Una sua ex.

Riporta l'attenzione sul biondino
- perché non mi hai chiamato Federico?-, ora capisco.

Lei è la sua prima ragazza. Quella che ha incontrato al bar.

Cerco di calmare il senso di nervoso che mi sta avvolgendo. Non posso strapparle i capelli qua, no?

- Perché non ho avuto tempo-, il biondino mi lancia un'occhiata, ma Margherita riporta l'attenzione su di sé
- Federico, ho un'opportunità per te!-, mi giro anche io verso di lei, sentiamo, sono proprio curiosa!

- Dimmi, ti ascolto-, la ragazza prende una sedia dal tavolo accanto e si accomoda con noi.

- Allora Fede, ho un amico che fa delle corse clandestine con le moto. Vorrei che tu partecipassi, si vincono delle somme non indifferenti-, no.

Sbuffo e mi intrometto
- senti cara, non ti conosco e sinceramente in questo momento ringrazio chiunque ci sia in cielo per questo motivo, ma non puoi venire dal mio ragazzo e proporgli di correre con delle moto, che sono pericolosissime-, lei mi guarda indignata e leggermente infastidita.

- Senti ragazzina, vedi di calmarti-, mi lascio scappare una risata nervosa sentendo il suo tono, ma Federico interviene prima che io ribatta.

- Helena, grazie dell'interesse, ne parliamo dopo. Margherita, ti farò sapere-, lei mi lancia un'occhiata soddisfatta e alzandosi dice
- aspetto notizie biondo-, gli fa l'occhiolino e si congeda.

Stringo il tovagliolo tra le mani senza nemmeno rendermi conto.

Non se ne parla.
Queste gare sono pericolose. Chi se ne sbatte dei soldi, non voglio certamente perderlo.

- Helena, è un'opportunità-, lo guardo sbigottita.

- Federico, questa è la vita reale! Ti rendi conto? Una manovra sbagliata e sei morto. La vita non è un film.
Non è tre metri sopra il cielo. Non se ne parla.-, sospira con calma apparente.

- Helena, sarà un lavoro extra, oltre il bar. Sarà una cosa occasionale, non starei sempre a correre-, mi porto i capelli su una spalla e vago con lo sguardo per tutta la stanza.

Non posso credere che stia pensando davvero a questa opzione. No. Non lo accetto.

Aggancio il suo sguardo
- Federico vedo che sei già deciso, perciò dalle la tua risposta! Non capisco perché non le hai detto di sì immediatamente, tanto hai già preso la tua decisione, da subito-, sbuffa nervosamente
- perché voglio il tuo appoggio-, sgrano gli occhi
- non ti appoggerò mai in questa cosa! Non voglio mica che ti ammazzi-, la gente si gira verso di noi e mi rendo conto di aver urlato più del dovuto.

Federico si alza e va a pagare, poi torna da me e propone
- parliamone fuori, non mi sembra il caso discuterne qua-, annuisco e usciamo dal locale.

L'aria fredda di febbraio mi colpisce in pieno viso, mi stringo più nel giubbotto e infilo le mani in tasca per riscaldarmi.

- Helena, pensaci-, alzo gli occhi al cielo scocciata.

- Fede sono decisa, ti amo e non voglio che ti succeda nulla, questo riesci a capirlo?!-, mi accarezza il viso, ma mi ritraggo.

- Ok, non accetto!- esclama esasperato - Come ti pare Helena!-, annuisco debolmente.

- Io lo faccio solo perché tengo a te Federico, mentre quella strega della tua ex è una stupida senza cervello!-, mi afferra per i polsi e mi attira a sé.

- Mmh, quanto mi piace questa gelosia, piccola-, sorrido
- dopo una discussione ci vuole un bacio che definisca la pace, non credi?-, ridacchia
- concordo-, si abbassa leggermente verso di me e annienta le distanze.

Le nostre labbra si congiungono e sento la rabbia sbollire. Mi fa stare talmente bene che tutto passa.

Io lo amo e voglio stia bene, tutto qua.

Si allontana lentamente, ma tiene la sua mano sul mio viso
- direi che la pace è fatta, non credi?-, annuisco e gli stampo un bacio casto.

Ha preso la decisione giusta. È giusto rifiutare quella stupida proposta.

Ha fatto la cosa migliore.

Nota: ciaoo❤️ come va? 😘 ecco a voi il nuovo capitolo, ditemi che ne pensate 😂❤️ ve se ama, al prossimo capitolo 😘

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora