Capitolo 80. Visitare.

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Mi sveglio di soprassalto nel cuore della notte, con il cuore che batte smisuratamente a causa di un incubo che ho fatto, non ricordo nemmeno di cosa si trattasse.

Federico sussulta e apre gli occhi lentamente
- Helena, è tutto ok?-, mi asciugo la fronte imperlata di sudore e annuisco.

Mi metto a sedere e il biondino fa lo stesso.

Respiro profondamente cercando di calmarmi. Fede mi accarezza il braccio per farmi tranquillizzare e io sospiro.

Le immagini di Benji steso in camera mortuaria mi stanno tormentando.

- Federico non ce la faccio-, mi guarda confuso.

- A fare?-, scrollo le spalle e sospiro.

- Ad aspettare...- affermo -Ad accettare tutto questo dolore-, lui mi mette il braccio attorno alla vita e mi fa appoggiare la testa sulla sua spalla.

- Helena torna a dormire... Fra qualche ora abbiamo la sveglia...-, annuisco e mi corico con la testa sopra il suo petto.

Passo la restante nottata nella dormiveglia. Tra incubi e immagini vere, che potrebbero risultare peggio degli incubi.

La sveglia suona e io scatto in piedi. Non aspettavo altro.

Mi faccio una doccia fresca velocemente e mi vesto semplice. Dopo di che torno in camera e avviso Federico che può prepararsi.

Mi manca il coraggio di rivedere Benjamin lì dentro. Se davvero mi fossi sbagliata su tutto non lo sopporterei.

Ma cosa dico? Sono sicura di averlo visto muoversi.

*

Arriviamo nella sala mortuaria e sono già tutti presenti. Ci sono anche alcuni amici di Benjamin.

Saluto tutti e vedo Camilla accanto a Benji. La sua mano sopra il petto del suo ragazzo, mentre si lascia andare in un pianto liberatorio.

Mi giro verso Federico
- Fede, dobbiamo chiamare il medico-, lui evita il mio sguardo e io lo obbligo a guardarmi negli occhi.

Si inumidisce le labbra
- Helena... Benji è morto... Come vedi stanotte non si è svegliato. Non ha senso fargli fare una visita-, sussulto e sento le lacrime salirmi rapidamente agli occhi.

- Mi hai presa in giro? Fede, me l'avevi promesso-, si passa la mano sul ciuffo e annuisce confermando le mie parole.

- È vero, ma eri agita Helena- si giustifica -era l'unico modo per farti riposare un po'-, lo guardo sconcertata e gli mollo uno schiaffo sulla guancia destra, senza sentirmi in colpa.

Il rumore delle mie dita sul suo viso riecheggiano nella stanza e tutti si girano verso di noi.

- Sei uno stronzo. Pensavo fossi diverso. Non sono una bambina stupida a cui devi mentire. Lasciami in pace-, mi allontano da lui, prendo un po' di coraggio e raggiungo Camilla.

L'abbraccio e lei non molla nemmeno per un secondo il suo ragazzo. Sciolgo l'abbraccio e poso le mie labbra sulla fronte del mio migliore amico.

Non è ghiacciato.
Maledizione è possibile che nessuno si renda conto che la sua temperatura è diversa da quella dei morti soliti?

Mi strofino gli occhi e Camilla singhiozza
-Helena... Stanno per arrivare quelli dell'agenzia funebre... Per la bara-, sgrano gli occhi.

- Dovranno passare sul mio cadavere prima di portarlo via-, Camilla singhiozza nuovamente.

- Non sono pronta a lasciarlo... Non ancora!- confessa -Ci siamo conosciuti da poco... Abbiamo progettato così tante cose da fare insieme... E se penso che adesso non potrà più succedere mi sento morire. Fa malissimo senza di lui-, si lascia cadere su una sedia e piange disperatamente.

I genitori di Benji ci raggiungono e mi viene da piangere ancora di più vedendo il viso sofferente della madre.

Basta. Questo è un incubo.

Mi pare di essere in uno di quei sogni in cui urlo ma nessuno mi sente. Qui è la stessa cosa, nessuno crede a quello che dico e non mi ascoltano.

Due uomini vestiti con un abito nero entrano nella stanzetta e io sussulto capendo subito. Sono quelli dell'agenzia funebre.

Sento i brividi colpirmi e mi rendo conto che questa scena l'ho vissuta troppe volte... Ma ogni volta il dolore è uguale.

Si avvicinano al padre di Ben e parlano con lui, mentre Jocelyn piange silenziosamente con lo sguardo rivolto verso il figlio.

Mi sento soffocare.

Scuoto la testa in preda al panico ed esco velocemente di lì.

Incrocio lo sguardo di Federico e giro la faccia dall'altra parte.
Non posso crederci. Mi ha presa in giro. Dovrebbe credermi, o almeno darmi una possibilità.

Mi siedo in disparte e penso a una soluzione, ma non ne trovo. Cosa potrei fare?

Ho le mani legate. Se anche continuassi a dirlo a loro, non mi ascolterebbero comunque.

Deglutisco e corro dentro l'ospedale. Salgo in fretta al reparto dove stava Benjamin e busso con rabbia alla porta.

- Apritemi dannazione-, singhiozzo e un dottore apre. Mi fulmina con lo sguardo e io lo guardo disperata.

- La prego. Mi deve ascoltare e soprattutto credere. Il mio amico è in camera mortuaria, ma non è morto. L'ho visto muoversi-, il suo sguardo si trasforma da nervoso a preoccupato.

- Signorina non faccia così... -, lo guardo male, sono stanca di essere guardata così.

- Non sono bugiarda e nemmeno visionaria, l'ho visto. Mi creda-, continuo a piangere disperata e lui alla fine annuisce arreso.

- Ok signorina. Faccio preparare il necessario per una visita-, annuisco e sento la speranza crescere in me.

- Grazie... L'aspetto giù.-, sospira e torna dentro al reparto.

Torno alla camera mortuaria e non avverto nessuno su quello che ho fatto.

Vedo degli infermieri provenire nella nostra direzione e Federico sussulta. Ha già capito tutto.

Entrano nella sala e ci guardano tutti, con aria imbarazzata.

- Signori Mascolo, il primario del reparto vuole visitare vostro figlio. Vuole essere sicuro... Visto che gli sono arrivati segnalazioni che dicevano che il ragazzo ha dato segni di vita-, la madre sobbalza e Camilla mi guarda sbalordita.

I genitori si mettono da una parte e gli infermieri portano via Benji su una barella.

- Signori Mascolo, mi dispiace, ma dovete fidarvi di me. Lui è vivo-, la madre mi guarda intensamente e non capisco se il suo sguardo è speranzoso oppure sfinito e triste.

Abbasso la testa e sento l'ansia salire in me.
Se davvero fosse morto mi prenderebbero tutti per pazza. Mi prenderebbero per una che si immagina le cose.

Scuoto la testa e procedo verso l'ospedale, seguita da tutti gli altri.

Sento qualcuno che mi tiene il braccio, mi giro e alzo gli occhi al cielo vedendo che è Federico.

- Helena, hai fatto una stronzata, stai creando false illusioni a tutti, quando ci confermeranno che è morto sarà peggio per tutti-, vedo che sta per piangere, ma mi divincolo dalla sua presa e continuo a camminare verso l'ospedale.

Ho detto la verità. Ho fatto la cosa più giusta.

Benjamin non è morto. Ne sono sicura.

Nota: ciaoo❤️ cosa pensate di questo capitolo? Federico ha fatto un gesto che Helena non ha accettato, ovvero mentirle sulla visita, lui l'ha fatto per proteggerla, ma Helena l'ha presa male. Per fortuna un dottore, il responsabile, ha deciso di visitare Benji. Adesso fatemi sapere cosa ne pensate e cosa secondo voi succederà. Grazie di tutto, al prossimo 😘😘😘😘

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora