Capitolo 120. Ansia.

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Appoggio i fiori sopra la tomba dei miei e come sempre ripercorro ogni singolo momento dell'incidente, non lo scorderò mai.

Federico mi accarezza il braccio
- ehi, piccola...-, lo guardo negli occhi
- Fede... Io percorro ogni singolo momento di quello stupido giorno. Quel maledetto incidente...-, mi interrompe
- piccola, quando vieni qua devi pensare ai momenti belli che hai passato con loro, non al momento più brutto.-, annuisco dandogli ragione.

- Federico... Io a Ben, avevo raccontato il giorno dell'incidente e vorrei dirlo anche a te, ma non ce la faccio più, non posso ripeterlo ancora una volta. Mi dispiace-, mi abbraccia
- non dispiacerti, non importa, un giorno se vorrai, me lo dirai, ora non importa. Devi stare bene, io non desidero altro-, annuisco e sciogliamo l'abbraccio.

Stiamo un po' lì, poi porto i fiori anche a nonna e infine andiamo via.

*
Entriamo dentro casa della sorella e Maira ci viene incontro.

Abbraccia Fede e poi me.

Io la stringo tra le mie braccia e poi le stampo un bacio sulla guancia.
Mi era mancata tantissimo.

Salutiamo Valentina e ci fa accomodare in cucina.

- Volete qualcosa da bere?-, io scuoto la testa
- no grazie-, Federico annuisce
- un bicchiere d'acqua-, lei si alza a prendere l'acqua e Maira mi trascina sul tappeto a giocare con lei.

Io adoro i bambini piccoli e lei è uno dei quei bambini angelici. È dolce, simpatica, starei a coccolarla per ore.

Federico si siede accanto a noi, per terra, e sorride.

- Maira- le accarezza i capelli -sai che puoi chiamare Helena, zia Helena?-, la bambina sorride
- davvero?-, Federico annuisce e lei mi stringe forte
- ti voglio bene zia Helena-, sorrido intenerita
- anche io piccola-.

Fede si avvicina a me e sussurra al mio orecchio
- saresti una brava mamma-, sussulto, che cosa?

- Fedee!- lo rimprovero - non mi sembra proprio il caso ora-, scrolla le spalle
- abbiamo tempo infatti, non ho detto che lo voglio ora... Ma fra qualche anno non sarebbe male-, scuoto la testa sorridendo e Valentina ci raggiunge.

Amo tutto di Federico.

Adoro perfino la sua famiglia.

La sua famiglia, oltre a essere fantastica, ha creato ciò che lui ora è, perciò non può che essere meravigliosa.

Fede aveva ragione, sta riuscendo a rendere questo giorno meno doloroso.

*

Una settimana dopo

Sono coricata sul mio letto da ore, perché sto male.

Oggi è il mio compleanno.

Ieri l'ho festeggiato in anticipo con i miei amici, perché Federico voleva che oggi restassi con lui, invece non riesco ad alzarmi da questo maledetto letto per colpa dei giri di testa.

Federico entra in camera e mi porge una tazza
- tieni piccola, è camomilla, tua zia dice che ti calmerà il dolore -, la afferro e sbuffo
- non è così che immaginavo di festeggiare i miei diciotto anni-, sorride
- sei così carina quando sei indifesa-, gli lancio un'occhiata malefica, ma poi viene la nausea
- oddio- mi alzo velocemente dal letto e corro in bagno.

Abbasso la testa sul water e rimetto tutto.

Federico corre in mio soccorso e mi tiene i capelli per non farmi sporcare. Finisco di stare male e mi alzo per sciacquarmi la bocca nel lavandino.

-Fede vai via, avrai di meglio da fare che vedere me stare male. Sono disgustosa-, mi prende per mano e mi riporta in camera per farmi coricare
- sei perfetta anche così Helena.-, scoppio a ridere e mi corico.

Sto troppo male. Questa maledetta nausea non passa.

-Rico, stai con me?-, sorride
- ovvio... Volevo portarti in un posto romantico... Invece, dovrò stare qua e romperti le scatole-, sorrido
- non mi rompi mai.-, sento una forte fitta al ventre e gemo per colpa del dolore.

Lui mi scruta attento, poi sgrana gli occhi come se avesse appena avuto un'illuminazione.

- Helena...-, lo esorto ad andare avanti con lo sguardo  -ehm... Come dire... Questi dolori... Queste nausee... Non è che sei incinta?-, la camomilla che stavo bevendo mi va di traverso e inizio a tossire.

Cerco di riprendermi e ripenso alla sua domanda.

Ma cosa gli salta in mente?

- Dai Fede, non scherzare...-, lui mi guarda serio
- Helena, io non sto scherzando... Potrebbe essere-, oh mio Dio.

Mi tiro i capelli all'indietro e cerco di pensare lucidamente, ma non riesco. Dannazione.

Deglutisco
- Fede... È troppo presto... Non possiamo, no. Sei famoso ormai. Hai persone che ti fermano per strada. Il vostro primo singolo è uscito. Questo sarebbe... Non so nemmeno che dire...-, mi interrompe
- non dire nulla Helena, vado a comprarti un test e torno.-, annuisco, mi stampa un casto bacio sulle labbra ed esce da casa.

Che ansia.

Non ho mai provato una tensione così.

È se fosse vero?

Mio Dio.

*

Federico torna e mi porge la scatoletta.

- Per fortuna tua zia è uscita. Vai in bagno, e fallo-, mi alzo con fatica dal letto e vado a fare il test.

Ho le mani che tremano e mi viene difficile effettuarlo.

Non riesco a pensare.

La mia mente pensa solo a cosa farei se fossi davvero incinta.

Dovrei finire ancora la scuola e...  Non sarei in grado di crescere un figlio.

Se fossi davvero incinta però... È anche vero che sarebbe il frutto dell'amore tra me e Fede, non potrei mai fargli del male, sarebbe una creatura indifesa.

Finisco di fare il test e torno in camera.

- Amore, dobbiamo aspettare.-, appoggio il test sul comodino e Federico mi abbraccia forte.

- Quanto ci vuole?-, aggancio il suo sguardo
- tranquillo... Ho messo il timer sul telefono, appena è pronto, suona-, lui annuisce
- sai che ti amerò qualunque sia il verdetto?-, annuisco
- Fede, tu lo vuoi questo bambino?- sento il cuore accelerare e cerco di calmarmi.

Lui mi accarezza il viso
- Helena, non sarebbe l'ideale averlo ora, ma sì, lo voglio. Con te voglio una famiglia. Voglio essere circondato di felicità, di amore. Voglio un Natale con tantissime persone. Voglio starti accanto tutta la vita, quando avrai un problema o quando sarai felice... Perciò sì piccola, io lo voglio senza
dubbi-, sorrido e sento gli occhi pizzicarmi.

Vorrei dirgli tantissime cose, ma non esistono parole per spiegare ciò che provo per lui, perciò mi alzo sulle punte e lo bacio.

Ricambia immediatamente il mio bacio, ma ci allontaniamo di scatto, quando il timer del mio telefono suona.

Fede mi sorride debolmente
- so che hai paura amore mio... Perciò guarderò io-, annuisco e lui afferra il test.

Che ansia.

Non ho mai provato niente del genere.

Nota: ciaoo ❤️❤️oggi vi lascio un po' di suspense. Cosa mi dite, sarà positivo o negativo? Aspetto i vostri commenti e spero che il capitolo vi piaccia. Vi amo, al prossimo 😘😘❤️

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora