Ora di ricreazione, giorno seguente
Ginevra continua a guardarmi preoccupata.
Il vento ci scompiglia i capelli leggermente e mi accendo una sigaretta.
- Sto bene, davvero-, so che non sembra, stamattina non mi sono nemmeno truccata per venire a scuola, ho messo una felpa, un leggings nero e sono andata a prendermi le sigarette.
Benjamin non mi risponde da ieri e io non ne posso già più. Lo amo seriamente e non riesco a stargli lontano, questa situazione mi sta buttando di nuovo giù.
Aspiro e lascio che il fumo mi invada.
- Helena, non sei in te, so come stai. Ti conosco! Sembri uno zombie-, sblocco il telefono per l'ennesima volta, con la speranza che Benji mi abbia cercata, ma nulla.
Una lacrima mi scivola sul viso
- Ginevra, basta. Sto bene-, faccio per andarmene, ma lei mi ferma.- Helena, odio vederti così.-, ed è per questo che non vorrei farmi vedere in queste condizioni da lei.
- Ginny questa situazione è una merda! Io non sono interessata a Federico. Benjamin dovrebbe credermi-, faccio un altro tiro dalla mia sigaretta e senza pensarci faccio partire la chiamata a Benji nuovamente.
Squilla, squilla, squilla, ma nulla. Non risponde. Quella dannata segreteria scatta ogni volta.
Avrei voglia di scoppiare a piangere e non fermarmi più.
Rimetto il telefono in tasca e vedo Federico entrare nel cortile. Oh no, non ho proprio voglia di vederlo.
Mi avvio dentro per evitarlo, ma lui fa una corsetta e mi raggiunge. Mi tiene per il polso e una scarica elettrica mi percorre tutta.
Incrociamo gli sguardi
- che vuoi Federico?-, mi poggia la mano sul viso, mi asciuga gli occhi, ma io mi allontano e lui così ritrae la mano.- Helena, come stai?-, ieri sono scappata da casa sua senza nemmeno avvertirlo.
Scrollo le spalle e butto la sigaretta ormai finita.
- Sto bene Fede- non voglio parlare di questo con lui, assolutamente.
- Ho sentito tutto ieri...-, sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
- Bene, allora sarai felice di tutto ciò che è successo-, mi guarda indignato e mi sento immediatamente in colpa per quello che ho detto.
- Cosa? Sei proprio una stronza-, mi fulmina con lo sguardo, si gira di spalle e se ne va.
Ha ragione, sono una stronza. Faccio solo danni.
Ginevra mi raggiunge
- Helena-, scoppio a piangere e mi butto tra le sue braccia, lei mi stringe e cerca di farmi calmare.Mi manca Benjamin, più dell'aria. Non può aver deciso di chiudere con me così, no... Io ho bisogno di lui. Solo lui mi fa stare bene.
La campanella, che segna la fine della ricreazione, suona. Cerco di calmarmi e io e la mia migliore amica torniamo in classe.
Ho l'umore a terra.
Ore 15:30
Mi sveglio di soprassalto, mi sono appisolata sul divano. Sto morendo di sonno perché ho passato la notte a piangere e non ho dormito nulla.
Il campanello suona e vado ad aprire.
Mia zia mi appare davanti
- scusa Helena, quando stamattina sono andata a lavoro ho dimenticato le chiavi a casa-, scuoto la testa e accenno un sorriso.
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L'amore infinito che provo per te~Federico Rossi
FanfictionHelena è una ragazza di 17 anni che ha appena perso la nonna, la donna che l'ha cresciuta dopo la tragica scomparsa dei suoi genitori anni prima. Un incontro con un ragazzo dagli occhi azzurri come il mare le cambierà la vita. Lui è Federico (Fede d...