Capitolo 12. Stranezze.

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Ormai è due orette che sto qua con Benji.

Non penso a nulla. Non ho nessun problema quando sto con lui.

Il mio telefono squilla e allontano le mie labbra dalle sue automaticamente.

Sbuffo, mi alzo dal divano e rispondo al telefono senza leggere chi è.

- Helena. Dove sei?-, la voce di mia zia mi fa sussultare, merda!

- Ehm... Zia..-, mi interrompe urlando e sbuffo debolmente.

- Tu sei impazzita, Helena. Torna immediatamente a casa, dobbiamo parlare-, mi chiude il telefono in faccia e mi porto un ciuffo di capelli dietro l'orecchio meccanicamente, non è possibile.

Benji mi raggiunge
- che è successo?-, mi scruta attento e io sospiro in preda all'ansia.

- E sa che sono scappata da scuola! Mi sta aspettando a casa.-, mi sfiora il viso e mi osserva attentamente.

- Ti accompagno-, sparisce per circa dieci minuti e torna da me pronto.

Lo prendo per mano e ci avviamo verso casa. Ho preferito andare a piedi, almeno ci mettiamo di più ad arrivare.

Tengo la sua mano stretta
- grazie per tutto quello che fai Benjamin, non dovresti-, sorride e si inumidisce le labbra.

- Per te questo e altro-, mi circonda la vita con un braccio e facciamo il resto della strada stretti l'uno all'altra.

*

Arriviamo davanti casa e il mio cuore fa un tuffo.

Non ho paura, è solo che non voglio vedere la faccia delusa di mia zia, non se lo merita. Lei sta facendo tanto per me e io come ricompensa scappo da scuola?! Sono una delusione.

Benjamin mi tiene stretta e suona il campanello.

Mia zia ci appare davanti subito
- eccoti. Entrate entrambi-, sospiro sentendo il suo tono autoritario ed entriamo tutti in soggiorno.

Tengo la mano del mio fidanzato stretta e esordisce inducendo
- zia... Io...-, mi interrompe e io mi zittisco.

- Helena, non te lo permetto. Mi hai fatto prendere un colpo. Potevi avvertirmi che volevi uscire e sarei venuta a prenderti, ma scappare così no!-, ha ragione, ma non ci ho minimamente pensato, sono un'incosciente.

- Signora...- Benjamin interviene - La colpa è anche mia...-, mia zia interrompe anche lui, è furiosa.

- Tu dovresti essere il famoso Benjamin-, il moro annuisce e lei continua -senti Benji, io non voglio darti le colpe di nulla. Voglio solo che Helena non mi faccia prendere mai più questi spaventi-, abbasso lo sguardo e mi sento immediatamente in colpa.

- Mi dispiace.- assumo un'espressione mortificata -Sono un disastro-, mi giro di spalle e salgo in camera piangendo.

Sbatto la porta alle mie spalle e mi butto sul letto.

Lo penso davvero. Mi sento di non saper fare nulla.

La porta si apre e sento la voce di Benji
- piccola-, si avvicina al letto e mi accarezza i capelli.

Alzo la testa dal cuscino e singhiozzo
- vai via Benji! Non ti porterò nulla di buono nella vita! Sono un disastro. Non sono in grado di fare nulla. Sono un peso per tutti-, mi accarezza, ma mi allontano di scatto -vai Benji-, lui si passa la mano sul ciuffo, ma sta fermo dov'è, non è intenzionato ad andarsene.

- Helena, calmati! Non voglio andarmene-, ho paura che un giorno si stancherà di me... Perché non dovrebbe?

- Non ti merito! Non ti merito Ben! Io non merito nulla... E tu sei troppo per me-, lui scuote la testa in segno di negazione.

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora