Capitolo 44. Parlare.

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Giorno seguente

Non ho nessuna intenzione di andare a scuola oggi.

Ho passato la notte a piangere.

Si sono baciati. Questo è il mio unico pensiero.

Continuo a immaginare scene di loro che si scambiano effusioni e più ci penso e più mi sento male.

Io non riesco a capacitarmene. Lui ha detto di amarmi. Gli ho donato il mio cuore e il mio corpo, e ora mi ritrovo a piangermi addosso.

La porta si apre e mia zia entra in camera
- Helena, sei in ritardo per la scuola-, stringo un peluche tra le braccia, come una bambina
- non ci vado oggi-, sospira
- Helena, sotto c'è un tuo compagno, dice che è venuto a prenderti per andare a scuola con te-, chi?

La guardo confusa
- compagno? Maschio?-, annuisce
- è biondino, occhi chiari-
- Saul?! - sono leggermente confusa -non sapevo sarebbe passato!-, e ora?

Mi alzo di scatto
- fallo salire, gli parlo io-, annuisce ed esce dalla stanza.

Non avrei mai immaginato che sarebbe passato a prendermi.

Sento bussare alla porta e lo invito ad entrare.

- Helena-, sorrido debolmente
- ciao Saul! Mi dispiace che tu sia passato a vuoto, non andrò a scuola!-, spalanca gli occhi
-come mai?-, abbasso lo sguardo 
-per il mio ex-, lo sento sospirare e sento che poggia la borsa per terra, così lo guardo.

- Visto che non ci vai tu Helena, non ci vado nemmeno io-, sorrido
- non giocare, sei arrivato ieri, vuoi già saltare la scuola?-, finge di pensarci su
- sì, non mi dispiace come idea-, scoppio a ridere -bene Helena, vedo che sono riuscito farti sorridere!-, annuisco dandogli ragione.

- Grazie Saul, nemmeno mi conosci e ti preoccupi per me, sei veramente gentile-, si siede nella sedia della scrivania
- cosa ci vuoi fare? Sono fatto così-, mi alzo dal letto e arrossisco immediatamente visto che mi sta fissando.

- Bel pigiama-, arrossisco ancora di più, ho un pigiama di pile rosa con delle mucche disegnate.

Faccio una smorfia
- non sei divertente!-, mi sorride e io ricambio -quindi Saul hai intenzione di passare la mattina qua a cercare di farmi ridere?-, si passa la mano sul ciuffo
- sì, direi di sì-, il mio iPhone suona improvvisamente, così lo prendo e, scusandomi con lui, esco dalla stanza.

Rispondo senza leggere il nome.
• Helena, dove diavolo sei?•, allontano leggermente il telefono dall'orecchio sentendo Benjamin urlare.

• Ben calmati! Sono a casa!•, sbuffa
• a casa? Ieri non mi hai risposto per nulla! Io sono a scuola perché ho accompagnato Cami, ti aspetto, ti devo portare in un posto•, mi porto meccanicamente un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

• Ben, io non devo andare a scuola•, ride nervosamente
• mi sono stancato di questa storia! Sto arrivando a casa tua, fatti trovare pronta•, sbuffo e mi chiude il telefono in faccia, senza nemmeno dammi il tempo di rispondergli.

Posso sapere dove cavolo deve portarmi? Poi di che storia si è rotto? Mah.

Torno in camera
- Saul, devo uscire, mi dispiace-, mi guarda e sembra esserci rimasto male, ma finge un sorriso.

- Ok, allora a questo punto non mi resta che andare a scuola, ciao-
- ciao e grazie-, lo accompagno alla porta e mi preparo velocemente come ha detto Benji.

Mi vesto molto comoda, un leggings e una felpa e lo aspetto in soggiorno con mia zia.

Continua a guardarmi, così le chiedo
- che c'è zia?-, scrolla le spalle
- ti vedo molto giù-, non le ho raccontato della visita da parte di Margherita e non ho intenzione di farlo, perciò scuoto la testa in segno di negazione.

-Sto bene! Sto aspettando Benjamin, deve portarmi in un posto-, il campanello suona e io salutandola esco fuori.

Il moro mi fulmina con lo sguardo
- Helena Ferri sei da uccidere-, alzo gli occhi al cielo.

- Benji, qual è il problema?- gli rivolgo il mio sguardo e noto che sta continuando a guardarmi male.

- Il problema è che non mi hai risposto e oggi non ti ho vista arrivare a scuola-, sorrido divertita davanti alle sue parole.

- Uh Brian, ti preoccupi-, sbuffa e mi ignora.

- Comunque, cambiando discorso, sali in macchina-, arriccio le labbra e scuoto la testa in segno di negazione.

- No se prima non mi dici dove dobbiamo andare e che cosa intendevi prima con " mi sono rotto di questa storia"-, improvviso delle virgolette citando le sue parole e lui batte leggermente il piede a terra, pensando a cosa dire.

-Dobbiamo andare da Fede e intendevo che mi sono rotto di sentire lui depresso che si lamenta e te depressa che ti lamenti, siete due lagne-, sgrano gli occhi
- da Fede? Tu sei impazzito Mascolo-, faccio per rientrare in casa, ma lui mi afferra per il polso.

- Helena, tu lo ami e stai di merda perché ti manca, lui lo stesso, visto che nessuno dei due vuole fare il primo passo, mi metto in mezzo io-, assottiglio gli occhi
- te lo scordi! Dimentica tutto-, sbuffa e prendendomi per mano mi fa salire per forza in macchina, poi chiude lo sportello per non farmi uscire.

Lo ammazzo.

Sale anche lui e parte immediatamente
-Benjamin fammi scendere, questo è sequestro di persona-, ride divertito
- addirittura?-, sbuffo e mi rassegno, tanto conoscendolo non cambierà mai idea.

Arriviamo davanti casa di Federico e mi pare di essere paralizzata. Non riesco a muovermi.

Benjamin mi guarda
- forza andiamo-, scuoto la testa freneticamente.

- No Benji. Non sono pronta, non voglio vederlo-, sbuffa e picchietta le dita sul volante.

- Helena, lui ti ama -, una lacrima bagna il mio viso
- lui e Margherita si sono baciati-, spalanca la bocca sbalordito e ci mette un attimo prima di riprendersi.

- Che cosa ha fatto?-, mi mordo il labbro e lui continua - Helena, sono sicuro che ci sarà sicuramente una spiegazione-, mi lascio scappare una risata nervosa e mi sistemo i capelli su una spalla.

- Secondo te, si può baciare una persona per sbaglio, Ben? No-, sospira e prende la mia mano tra le sue
- ci sono qua io. Andiamo da lui e parlate, appena vorrai andartene ti porto via-, ci penso qualche secondo e annuisco, così scendiamo dalla macchina.

Ho il fiato corto, come se avessi appena finito di correre. Ho l'ansia a mille.

Suoniamo al campanello e viene subito ad aprire.

Mi guarda attentamente, poi sposta lo sguardo su Benjamin, per poi abbassarlo.

- Che c'è Ben?-, il moro ride istericamente
- visto che mi hai stancato con le tue lamentele e la tua amata fa lo stesso, vi ho riunito per farvi parlare-, il biondino scuote la testa e Benjamin sbuffa -forse non hai capito Fede. Tu e Helena, ora, parlerete, non te lo sto chiedendo, è un ordine, sennò non aiuterò più nessuno dei due-, Fede ci pensa su qualche secondo e annuisce.

Benji gli fa l'occhiolino
- bella scelta Bro-, ridacchia poi si rivolge a me - ti aspetto fuori Helena! Se hai bisogno sono qui-, lo ringrazio e lo osservo finché sparisce fuori.

Federico si schiarisce la gola così da attirare l'attenzione su di sé, lo guardo e mi fa gesto di entrare dentro casa.

Cosa risolveremo? O meglio, riusciremo a risolvere?

Voglio solo sentire la verità, voglio che non mi menta più.

Nota: Ciaoo❤️ ecco a voi il nuovo capitolo, che ve ne pare? Benjamin ha fatto di tutto per farli risolvere, ora tocca a loro parlare. Cosa succederà? A voi i pronostici. Aspetto i vostri commenti, al prossimo capitolo😘❤️

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora