In ospedale la mamma dovette attendere prima di chiamare Costantino, infatti preferì stare con Gioia durante la flebo poichè la bimba si lamentava per l'eccessivo dolore.
Quando la flebo finì e la bimba si addormentò, Giada si premurò di chiamare il fratello di Luigi.
Il telefonò squillò svariate volte prima di ricevere una risposta
''Giada?'' - chiese la voce dall'altro capo del telefono.
Era la voce di un uomo che aveva amato Giada come una sorella.
Quella voce così simile a quella del suo Luigi le era mancata terribilmente in quegli ultimi mesi. Dopo la morte del marito, i loro contatti si erano mantenuti costanti ...almeno con lui a differenza dei genitori suoi. Un rapporto legato da un importante legame: Gioia.
Con l'arrivo di Piero però, quei contatti erano diventati sempre più sporadici fino ad arrivare a sentirsi solo per gli auguri, null'altro. Ciò nonostante Giada gli parlava spesso di 'zio Costa', non voleva tagliare fuori dalla vita di sua figlia la famiglia del suo papà.
''Costantino come stai?''- chiese Giada con voce spezzata.
''Io bene, voi?''- chiese distaccato l'uomo
''ti chiamo per Gioia''- arrivò subito al punto
''dimmi''
''Gioia sta male, molto male Costa. Ha bisogno di un trapianto di midollo ed io...'' - si interruppe Giada avendo difficoltà a parlare- ''io sono incompatibile. Ti prego provaci, ne va di mia figlia. Di tua nipote. E' l'unico legame che ho con Luigi, non voglio perderla''- vomitò d'un fiato quella donna mentre lacrime calde le bagnavano il volto ormai pallido e scavato
''dove sta ora?''- chiese turbato lo zio.
Stava male al pensiero che sua nipote fosse così grave. In lei rivedeva il fratello, era tutto ciò che restava di lui, di Luigi che nelle poche settimane che aveva vissuto quella gravidanza aveva amato profondamente quella piccola.Sangue del suo sangue.
''stiamo in ospedale da giorni. Non risponde alle cure. Sta sempre più male''
''quando devo venire?''- chiese lo zio senza fare alcun'altra domanda
Non aveva bisogno di sapere null'altro. La nipote aveva bisogno di lui e lui ci sarebbe stato
''appena puoi, quanto prima possibile.Costa, potrebbero venire anche i tuoi genitori?''- chiese Giada speranzosa
''ci parlo, però sarebbe il caso che li chiamassi pure tu. Sono pur sempre i nonni di Gioia.''
Giada sospirò promettendo di fare quella chiamata. E si salutarono.
Mentre lei ripensava a quella chiamata, non aveva notato l'arrivo di Piero il quale aveva ascoltato tutta la chiamata.
Giada non voleva perdere l'unico legame che aveva con il suo primo marito? Quindi lei lo amava ancora. Non lo aveva affatto dimenticato. Nonostante lui avesse accolto, riconosciuto e amato quella bambina pur non essendo figlia sua, lei ancora amava Luigi.
Piero si sentì soffocare, all'impotenza di non poter aiutare Gioia si aggiunse l'amarezza di non essere totalmente ricambiato da Giada .
Intanto che il tenore pensava alle parole che Giada aveva rivolto allo zio di Gioia, lei si voltò vedendolo.
-'amore mio'- lo chiamò per salutarlo avvicinandosi per ricevere un abbraccio, un conforto.
Ma Piero si allontanò come scottato provocando confusione in Giada
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1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)
Любовные романыPrima Parte di un lungo sequel Una famiglia che ama e dalla quale è amato, una carriera che va a gonfie vele, degli amici su cui poter contare sempre...una vita perfetta. Ma la perfezione non esiste!