Capitolo 186

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Fu una notte irreale per tutti.

Piero andò a dormire a casa con i bambini lasciando Giada a casa dei genitori con accanto Maurizio.

A rendere più sopportabile quelle lunghe ore fu la presenza dei genitori, da poco arrivati in treno che, vista l'ora tarda , decisero di andare direttamente dal figlio e dai nipoti.

Franz e Ilaria non riuscirono a liberarsi dal lavoro e dovettero limitarsi ad una straziante telefonata di vicinanza a Giada.

Durante quella lunga attesa notturna, Piero vegliò vigile in cucina. La mamma lo ritrovò con una tazza di the tra le mani .

-'si è raffreddata ormai, te ne faccio un'altra'- palesò la sua presenza Eleonora mentre trafficava con il bollitore.

-'mà non serve, tanto non ne voglio'- rispose Piero con voce mogia

-'Piero devi reagire per i tuoi figli che hanno perso una cara nonna'- tentò di fargli forza ben lontana dal capire cosa turbasse realmente il figlio

-'dovevo stare io ora al suo posto, accanto a lei'- confidò Piero togliendosi gli occhiali e appoggiando il capo sulle braccia incrociate sul tavolo

-'lei ha scelto lui invece'- spiegò con dolcezza Eleonora capendo finalmente cosa togliesse il sonno al figlio

-'tutta colpa mia'- si accusò il tenore senza alzare la testa dal tavolo

-'se ti rendi conto di amarla ancora, sai cosa devi fare. Giada ti ama anche se ora ha Maurizio accanto.'- provò a incoraggiarlo 

-'io non so cosa voglio, mà. Quando sono con Cristina non ci penso ma quando arrivo a Napoli e la vedo sorridere mentre messaggia con lui, quando la penso tra le sue braccia mi viene un dolore proprio qui'- e indicò lo stomaco -' mi sale un tremendo nodo alla gola e vorrei strappargliela dalle braccia per stringerla  a me, annusare il suo profumo, riempire le mie braccia di lei'- spiegò a parole sue quello che provava.

-'fai chiarezza Piè. Solo questo posso consigliarti'- e con un abbraccio si salutarono augurandosi la buonanotte.

Durante quelle poche ore di riposo Piero non fece altro che ripensare alla domanda di Mary, alle osservazioni di Eleonora,ai consigli di Gaetano tentando di dare una spiegazione logica a quel turbinio di emozioni contrastanti che viveva ogni qualvolta era accanto a Giada.

Il giorno dopo, i piccoli restarono con Mariagrazia e Paolo, giunti a Napoli con i Barone mentre Piero e i genitori si recarono da Rachele per concederle  l'ultimo saluto.

Fu un funerale straziante, mentre Gerardo era sostenuto dalla vicinanza della moglie Anna; Giada aveva accanto l'ex marito. Maurizio aveva preferito restare lontano non per suo desiderio ma per non creare alcun tipo di rumors in un giorno triste come quello. Piero sedeva accanto a Giada senza poterla però abbracciare, limitandosi ad una furtiva carezza sulle mani congiunte della donna o una carezza goffa che durasse non più di un attimo.

Dopo il rito religioso, i familiari e gli amici più stretti si ritrovarono nella cappella di famiglia per la sepoltura, lì Giada venne investita da tutto il dolore di quel giorno ed ebbe un piccolo mancamento . Piero , attento ad ogni suo movimento o espressione, se ne rese immediatamente conto e la condusse fuori per permetterle di riprendersi. 

In quel momento, vennero immortalati da alcuni fotografi che avevano raggiunto il cimitero napoletano per rubare le immagini che ritraevano il tenore con l'ex moglie.

Foto che in breve tempo fecero il giro del web chiedendosi se ci fosse stato un ritorno di fiamma tra il narese e la mamma dei suoi figli.

Mentre a Bologna, quelle foto e quelle parole infastidirono Cristina offuscandole la ragione; a Napoli Piero e Giada fecero finalmente ritorno a casa dai loro figli, accompagnati dai coniugi Barone, Mariagrazia, Paolo e suo fratello.

Nonostante Giada venne catturata dalla vivacità dei figli che non la vedevano da due giorni, sul suo volto non comparve alcun sorriso.

-'mami pecche sei tiste?'- chiese Gioia, da sempre attenta alle emozioni della mamma.

Giada la guardò per alcuni minuti senza sapere cosa risponderle, fu Piero a prendere la situazione in mano.

-'piccina mia, dobbiamo dirti una cosa io e mamma'- esordì prendendo in braccio la figlia.

Eleonora capì le intenzioni del figlio e fece segno agli altri  di ritirarsi in cucina lasciando Piero, Giada e Gioia in salotto.

Gaetano era ancora troppo piccino per capire e accettare la morte di nonna Chela.

-'ti ricordi di nonna Rachele?'- chiese il tenore aspettando una qualsiasi ispirazione divina che gli permettesse di trovare le parole giuste da dire alla figlia

-'cetto che si'- rispose con ovvietà la bimba ricordandosi di nonna Chela che aveva visto il giorno prima del matrimonio di Ignazio.

Una risposta che provocò un mezzo sorriso sghembo in Piero riconoscendo in quella risposta il gene delle risposte mai scontate di Giada.

-'nonna ora non c'è più'- disse mentre Giada si lasciò andare ad un singhiozzo un pò più forte

-'dov'è addata?'- domandò curiosa la piccina

-'in Cielo'- rispose sintetico Piero

-'e quanno tonna?'- chiese ancora Gioia non sapendo cosa significasse andare in quel luogo

-'eh principessa di papà, non torna più'-

-'è abbiata con noi?- domandò incerta la piccola pensando che il non ritorno della nonna dipendesse da loro

-'no Gioia della mia vita, nonna vi ama e vi amerà sempre ma c'era bisogno di un angelo in Cielo e hanno chiamato nonna'- tentò di dire Piero mentre un nodo alla gola impediva alle parole di uscire in maniera fluente

-'un aggelo'- ripetè la bimba senza capire granchè

Piero annuì.

-'e che fa l'aggelo?'- dette voce alla sua curiosità

-'gli angelo curano i bimbi come te, li proteggono e li amano'- spiegò semplice Piero ingoiando a vuoto pur di ristabilire una voce più ferma

La  bimba , con cipiglio confuso, si alzò dalle gambe del papà e si avvicinò alla finestra 

-'quiddi nonna Chela è lì?'- domandò indicando il cielo per essere sicura di aver capito bene

Piero si limitò di nuovo ad annuire mentre due lacrime sfuggirono al suo controllo bagnandogli le guance

A quelle parole, la maschera di indifferenza che aveva indossato Giada per non mostrare ai figli il baratro di dolore che la stava inghiottendo, crollò e si lasciò andare ad un pianto convulso raggomitolandosi sul divano.

Dalla cucina tutti sentirono il suo pianto e si recarono in maniera automatica in salotto per dare un conforto a lei, per aiutare Piero a gestire quella situazione, per evitare che Gioia vedesse la sofferenza della mamma.

Ma fu la stessa Gioia a rincuorare la mamma. Le si avvicinò correndo.

-'mami nonna piagge se tu sei tiste'- le disse accarezzandole i capelli -'no piaggere, vieni a vedere dov'è nonna Chela'- 

Prese per mano la mamma avvicinandola alla finestra e indicandole una piccola nuvola bianca che macchiava il cielo azzurro.

A quelle parole, Giada si inginocchiò e strinse a se sua figlia mentre Piero si inorgoglì notando quanto quella bimba fosse così matura nonostante la sua piccola età.

Cosa succederà per  quella foto rubata ai funerali di Rachele? Quanto è dolce Gioia?

Grazie a tutti...

Un abbraccio..

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora