Nel tardo pomeriggio Giada venne raggiunta a casa da Francesco che , per festeggiare il suo arrivo a Bologna, aveva comprato un dolce e una bottiglia di vino dolce.
Mentre i piccoli giocavano, Francesco aiutò Giada a cucinare e tra un argomento futile e l'altro, Giada decise di toccare un tema per lei difficile.
-'Come vanno i preparativi del matrimonio?'- chiese fintamente interessata
-'vuoi saperlo davvero?'- rilanciò il cognato ben conoscendo la sua riluttanza a quelle nozze.
-'si, perchè spero sempre che tu mi dica che hai cambiato idea'- ammise senza mezze misure lei
-'sempre schietta e diretta, eh'- si complimentò Franz sorridendo davanti all'affermazione della cognata
-'continuo a volere il tuo bene e continuo a pensare che non sia lei il tuo bene'- spiegò con fare ovvio
-'tanto so che sei venuta a Bologna perchè sai che lei non c'è'- affermò Francesco
-'esattamente'- confermò Giada sfidandolo con lo sguardo.
Sapeva che tutta quella franchezza da parte sua feriva il cognato ma non accettava quella donna nella sua vita, non concepiva il matrimonio tra lei e suo cognato e avrebbe fatto l'impossibile per farglielo capire così da fargli cambiare idea.
-'Hai fatto comunque bene a venire a Bologna'- riprese Franz perso nei suoi pensieri -'Piero sente terribilmente la vostra mancanza. Dopo tutti i problemi affrontati si è legato ancora di più a voi e gli riesce davvero difficile ora starvi lontano'- confessò con voce profonda
-'lo so, anche per noi ora è difficile stargli lontano anche solo per pochi giorni'- disse Giada mentre pensava che a spingerla a mettersi sul primo aereo non era stata solo la mancanza di Piero ma anche Lorenzo e il suo inspiegabile atteggiamento.
Francesco si concentro a tagliuzzare minuziosamente la verdura che Giada aveva lavato.
-'c'è stato un momento difficile anche per me e Bea'- ammise di punto in bianco Franz con sguardo serio -'ma ora è tutto passato'- concluse lui
-'peccato'- disse lei fredda e distaccata andando in salotto dai bimbi.
Il discorso 'Beatrice' non venne più ripreso.
Quella sera Piero tornò prima da lavoro. Non stava più nella pelle, voleva godersi la sua famiglia.
Fu una cena serena: Piero si godeva la presenza della sua famiglia, Francesco si beava dei nipotini, Giada si riempiva gli occhi e il cuore di Piero rasserenandosi.
Dopo cena,i bimbi vennero messi subito a letto poichè il viaggio li aveva stancati non poco.
Mentre Francesco completava un articolo per il giornale chiuso nella sua camera, Giada e Piero si ritrovarono in salotto a coccolarsi non potendo farlo nella camera che condividevano con i figli.
-'sono felice di averti tra le mie braccia'- ammise Piero stringendo la sua donna a se intanto che lei gli accarezzava quella lieve barbetta con fare dolce.
-'ora mi dici perchè sei venuta fin qui all'improvviso?'- chiese il tenore che non aveva affatto dimenticato che lei doveva parlargli.
-'mi mancavi'- rispose Giada beandosi di quelle leggere carezze che il marito le stava rilasciando sulla schiena
-'anche tu amore mio, anche tu'- e con quelle stesse mani decise di cambiare percorso e stuzzicare i seni della moglie facendole emettere un flebile gemito e allargando le gambe come chiaro invito a scendere sempre più giù -' ma non dovevi farmi sudare stavolta?'- la prese in giro Piero ricordando la conversazione del giorno prima.
-'ti voglio Piero'- ammise con una solennità disarmante Giada mettendosi a cavalcioni sul marito prendendo in mano le redini della situazione
Piero non esitò ulteriormente, catturò le labbra della moglie dedicandole un bacio profondo, passionale, che toglieva il fiato .
-'non urlare'-si raccomandò il narese ricordando che di là c'era il fratello ancora sveglio
-'sei tu il tenore nella coppia'- lo canzonò Giada mentre accarezzava i pettorali del marito
-'sei tu che dovrai trattenere il piacere stavolta'- la mise in guardia il marito mentre dedicava ai seni della moglie il trattamento completo di coccole tra morsetti, leccatine e soffi leggeri che fecero inturgidire quasi immediatamente i capezzoli della sua donna.
Non soddisfatto dei gemiti sommessi di Giada, Piero continuò quella lenta, passionale, eccitante tortura facendo sdraiare la moglie sul divano e spogliandola per poi abbassarsi finalmente sulla sua intimità già bagnata e baciarla portandola quasi a limite
-'Piè ti prego'- intervenne Giada arrivando quasi al punto di non ritorno con il solo tocco del marito
-'il quattrocchi ti fa godere eh?'- chiese Piero con voce roca
-'da morire ma ora ti voglio dentro'- ordinò la moglie autoritaria allargando ancora di più le gambe per poterlo accogliere.
Con un gesto secco, Piero si spogliò degli indumenti e penetrò la moglie.
CI misero poco a trovare il giusto ritmo che li condusse dritti al punto massimo del piacere mentre mettevano a tacere i loro gemiti con una danza frenetica di lingue.
SI ritrovarono dopo un pò accaldati, affannati, felici e soddisfatti.
-'mi spiace per oggi, per aver fatto sporcare Gaetano'- si scusò lui ricordando come era sporco di cacchina il figlioletto mentre usciva da lei e farla sdraiare su di lui per poi coprirsi entrambi con la coperta appoggiata sul bracciolo del divano .
-'non è colpa tua Piè, dobbiamo lavorare sulla tempistica con Gaetano'- rise Giada nel ripensare a tutte le volte che il figlio l'avvisava si, ma troppo tardi per usare il vasino.
-'con Gioia non ricordo tutto sto casino'-
-'Gioia è sempre stata sveglia, Tanu è un pigrone'- riflettè Giada sorridendo .
-'la mia Gioia, anche a pianoforte è bravissima. Lorenzo non riesce a credere ai miglioramenti fatti in così poco tempo'- disse orgoglioso il narese
A quel punto Giada decise di raccontare uno dei motivi che l'aveva spinta a raggiungerlo a Bologna, forse il più impellente.
-'a proposito del maestro, ti devo parlare di una cosa'- richiamò l'attenzione Giada stringendo ancora di più il marito.
Con poche e semplici parole Giada gli raccontò di quegli sguardi profondi, di quelle domande intime, dell'imbarazzo da essi nato, della sua chiamata provvidenziale e del saluto freddo e distaccato riservatole poi alla fine. Raccontò che forse era tutto frutto della sua immaginazione, che dopo Beatrice forse vedeva tradimenti a destra e a manca.Che probabilmente erano solo attenzioni cortese quella di Lorenzo fatto sta che quello era il motivo principale del suo viaggio a Bologna: voleva mettere distanza con quella persona che le creava disagio. Voleva riabbracciare il marito e sentirsi protetta da lui.
Piero ascoltò tutto trattenendo il fiato. Giada era sempre stata obiettiva e realista, non poteva essersi sbagliata. Quindi ipotizzò che era stata ed era tuttora oggetto del desiderio di Lorenzo.
Una incontrollabile gelosia invase ogni membra del corpo del tenore
-'gli ho aperto la porta di casa mia e quel minchione si permette di provarci con te'- tuonò furioso Piero mentre spostava il corpo della moglie dal suo per potersi alzare dal divano -'Ora mi sente '- concluse prendendo il cellulare tra le mani.
Giada ha sganciato la bomba che ha colpito in pieno Piero.
Davvero chiamerà Lorenzo?
Simpatica Giada e i suoi tentativi di far cambiare idea a Francesco, eh???
Grazie di TUTTO.
Un abbraccio
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1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)
RomancePrima Parte di un lungo sequel Una famiglia che ama e dalla quale è amato, una carriera che va a gonfie vele, degli amici su cui poter contare sempre...una vita perfetta. Ma la perfezione non esiste!