Capitolo 26

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Il trillo del cellulare di Piero destò i due innamorati dalle loro coccole

''Gnà dimmi''

''Ti ricordi ri aviri ancora ru figghi?'' -chiese ironico il marsalese

''chi vuoi Gnà?''- chiese scocciato Piero per quell'interruzione 

"I picciriddi vulissiru sapiri chi fini ficiru i so genitori" 

"Stamu scinnennu a pighialli" 

 ''Smuovitivi a scinniri,stiamo in sala."  - intimò Ignazio staccando la telefonata

-'mi spiace staccarmi da te'- si lamentò Giada alzandosi dal letto per vestirsi -' ma hanno ragione, abbiamo lasciato i bimbi a quei due'- disse con vocina triste -' siamo genitori snaturati'- concluse affranta sentendosi in colpa per aver lasciato i figli con i ragazzi pur di stare con Piero

-'no,siamo genitori giovani che si amano e si desiderano e si vogliono'- corresse lui mentre nudo si avvicinava a Giada che si stava rivestendo. 

-'No, Piè fai il bravo'- lo mise al proprio posto intuendo le intenzioni del marito

-'tu mi hai detto di non trattenermi'- la citò

-'a letto amore mio, ma ora dobbiamo andare'- concluse lei 

La sera cenarono con i ragazzi e Barbara al ristorante dell'hotel, dopo cena Giada decise di andare in camera e mettere a letto i bimbi mentre Piero si intrattenne con i ragazzi nella sala biliardo dell'hotel

-'Sono contento di vederti sereno'- disse Gianluca al narese

-'finalmente si'- confermò l'amico

-'E ci criru,fascisti follie in camera cu to mugghieri quannu nuatri ti faciavamo ri baby sitter  '- lo prese in giro Ignazio senza scalfire minimamente la faccia tosta dell'amico

-'potreste rifarmi la cortesia anche domani'- rilanciò Piero-'non mi stanco mai di farla mia'-

-'U bazooka culpisci '- lo canzonò ancora Ignazio  per poi dedicarsi a quella partita di biliardo e darsi la buonanotte.

Il giorno dopo c'era un'agenda fitta di impegni che li attendeva.

Arrivato in camera Piero trovò Giada addormentata sul lettino con Gioia, di sicuro si er addormentata mentre leggeva la storia poichè aveva ancora il libro delle favole tra le mani. 

Era sfinita dai bimbi, dal viaggio, dall'amore consumato con lui.

Il tenore raccolse e sistemò il libro sul comodino per poi prenderla in braccio e poggiarla sul loro letto.

Giada si svegliò mugugnando qualcosa.

-'Scc amore sono io'- la rasserenò Piero a bassa voce 

-'dove sono?'- chiese Giada frastornata

-'ti sei addormentata sul letto di Gioia e ti ho sistemata sul letto nostro'- spiegò con dolcezza il marito mentre si sistemava anche lui nel letto, accanto alla moglie.

Piero la abbracciò appoggiandola sul suo petto, amava dormire tenendola stretta a se.

-'mi è piaciuto oggi'- disse lui sussurrandole nell'orecchio

-'sarebbe bello poterlo fare più spesso'- ipotizzò Giada sorridendo ad occhi chiusi.

-'Quando torniamo a casa, potremmo lasciare i bimbi ai tuoi e fare un week end per conto nostro'- propose il tenore ottenendo solo un  mugugno da parte della moglie.

Lasciò perdere il discorso, Giada era sfinita e aveva bisogno di dormire. 

Se la strinse a se  e tentò di lasciarsi andare a Morfeo con un'ombra di paura che lo accompagnava, l'ombra di Beatrice.

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora