Capitolo 167

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Nonostante fosse stato altamente umiliante chiamare quell'uomo, Cristina sapeva di aver fatto la cosa giusta. Ora doveva solo sperare che Gaetano si convincesse presto a chiamare il figlio.

La mattina seguente, Gaetano decise di fare quella chiamata, decise di abbattere il muro di orgoglio e delusione con l'amore per il figlio.

Pochi squilli e dall'altra parte rispose una voce confusa

''papà?''- 

''sugnu io Piè''- rispose Gaetano impacciato

''papà''- ripetè il tenore ma stavolta con voce emozionata, scossa dai singhiozzi.

''come stai?''- chiese il padre per rompere quella strana sensazione di disagio

''ora bene''- disse lasciandosi andare ad un sorriso -''mi sei mancato pà e sono contento di risentirti''- vomitò d'un fiato 

''sei mancato pure a me''- 

Avrebbe voluto dirgli tante cose Gaetano ma l'emozione ebbe la meglio, ci pensò però Piero ad aprire il cuore

''lo so che ti ho deluso pà ed era l'ultima cosa che avrei voluto  ma più di tutto mi hai insegnato a seguire l'amore e Cristina lo è per me''

A quella parole Gaetano si ridestò

''lei mi ha chiamato per dirmi che stavi male''- confessò Gaetano confondendo Piero che mai si sarebbe aspettato una cosa del genere da Cristina -''E' vero, ti ho insegnato a seguire l'amore ma anche ad essere fedele, rispettoso, a fare i sacrifici per le persone che si amano e per me dovevi restare con tua moglie e  tuoi figli.''- disse provocando un pesante sospiro nel figlio -'' io non voglio sapere nulla della vostra storia, continuo a non accettarla però mi mancavi. Non posso pensare ad una vita senza mio figlio. ''- concluse usando un tono fermo 

''come puoi volermi nella tua vita e non accettare la donna che ho scelto al mio fianco?''- chiese retorico il tenore che non capiva quella presa di posizione da parte  del papà.

''mi manca mio figlio ma non la sua nuova compagna. Sentiamoci, vediamoci ma se puoi evita di parlarmi di quella donna e soprattutto per ora non ho voglia di conoscerla''- chiarì risoluto Gaetano.

Per quanto non condividesse la decisione del papà, Piero la accettò pur di riprendere il rapporto con lui.

Nella tarda mattinata, mentre Cristina lavorava in ufficio le arrivò un bellissimo mazzo di rose rosse. Intuì che potesse trattarsi di Piero ma la conferma le arrivò solo leggendo il biglietto.

''Papà mi ha chiamato e so che è tutto merito tuo. Ti amo piccola. Il tuo Piero''

Poche parole che le riempirono il cuore di gioia. Decise di ringraziarlo chiamandolo

''amore mio bellissimo''- rispose un festante Piero dall'altra parte del cellulare

''ti amo e grazie''- furono le uniche parole di Cristina 

''stasera festeggiamo'' -promise Piero pensando già a quale ristorante esclusivo prenotare e pregustandosi il dopo-cena.

Non sapeva che mentre lui si godeva il riavvicinamento al papà, al sud Gioia aveva trascorso quei giorni a ripensare al suo papà, alla sua nuova amica, a quel bacio sul collo. Non sapeva che sua figlia aveva chiesto mille e più volte alla mamma chi fosse Cristina e ogni volta Giada aveva risposto ''chiedi a tuo padre''. Non sapeva che la sua amata principessa era piccina ma non stupida e stava intuendo che il papà non tornava più a casa per stare con la sua amica.

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora