Capitolo 115

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Il giorno dopo Giada stava preparando la colazione quando il cognato con Ilaria arrivarono in cucina tenendosi per mano.

-'Franz ho deciso di partire'- cominciò a parlare Giada confondendo e impanicando Francesco

-'che vuole dire che vuoi partire?E per andare dove? Ma Piero lo sa? e i bambini dove li lasci?'- chiese a raffica l'uomo senza respirare

Giada gli sorrise con dolcezza, assomigliava a suo fratello in quel momento

-'voglio andare da Piero, con i bambini. Lui non lo sa ancora'- spiegò con calma innaturale la donna

-'ma non puoi , sei incinta. E la Russia è lontana, aspetta che arrivino in Europa'- propose il cognato 

-'I bambini hanno bisogno del papà e lui di noi. Adesso'- chiarì con fare autoritario -'e poi quando loro staranno in Europa la mia gravidanza starà agli sgoccioli e non voglio rischiare'- spiegò accarezzando il pancione

-ah beh perchè andare in RUssia ora, non è rischioso?'- chiese sarcastico Francesco lasciandosi andare ad una risata isterica

-'una settimana, massimo dieci giorni e torniamo. Partiamo da Roma , c'è un volo diretto per San Pietroburgo dove Piero andrà tra due giorni. Circa tre ore di volo e arrivo da mio marito'- spiegò con solerzia Giada

-'tu sei pazza'- la canzonò il cognato

-'è innamorata'- la difese Ilaria guardandola con gli occhi lucidi e con il sorriso stampato in volto.

-'tu dalle corde, eh  mi raccomando'- la riprese il ragazzo

-'sono solo obiettiva, ora l'uno ha bisogno dell'altra. Insieme affronteranno meglio questi giorni'- dichiarò con fare saputello l'infermiera

-'non potrò mai farcela contro di voi'- si lasciò sfuggire rassegnato Francesco -'ma da sola non vai da nessuna parte'- impose ancora

-'chiedo a mamma o a Mary di venire con me, non devo per forza alloggiare nei lussuosi alberghi dove alloggiano i ragazzi, me ne basta uno pulito, riservato e vicino. E pago tutto io, non chiedo nulla a Piero.'- chiarì Giada temendo che le remore di Francesco fossero legate anche al costo di quella pazzia. 

-'Sai perfettamente che il problema non è quello, così come sai perfettamente che Piero non ti permetterà di pagare di tasca tua ne tanto meno di alloggiare in un albergo lontano da lui.'- 

-'ho bisogno di lui'- confessò Giada sperando di far capire al cognato il perchè di quella scelta folle.

-'e lui ha bisogno di voi, tesoro mio'- continuò Francesco abbracciandola tentando di convincersi che l'idea della cognata non fosse solo una grande cavolata.

In mattinata Giada contattò Barbara per dirle della sua decisione e per avere consigli su come muoversi per organizzare tutto, la road manager la invitò calorosamente a desistere da quel viaggio stancante per lei e per i figli. Ma difronte alla caparbietà della donna, le consigliò di parlarne però con Piero; infatti se da una parte Barbara confermò che il tenore avesse bisogno della sua famiglia, dall'altra fece presente la grande preoccupazione che Piero aveva per lei e la sua gravidanza.

Mentre in Italia era il primissimo pomeriggio, Piero la chiamò per la tradizionale telefonata pre-concerto.

''amore bellissimo, come ti senti oggi?''- chiese il tenore

''bene ma ho bisogno di parlarti di una cosa, è piuttosto urgente''-disse Giada senza rifletterci.

Forse era il caso di aspettare dopo il concerto, pensò la donna ma poi ci sarebbe stato il Meet & Greet e poi sarebbe stato troppo tardi per lui. Così decise di agire già.

''Giada cosa è successo?''- chiese impanicato il marito

Giada fece un lungo e profondo sospiro prima di raccontargli tutto

''voglio venire da te con i bambini, mi accompagna Mary. Pago tutto io ma voglio starti accanto e voglio averti accanto. Ne ho bisogno io, ne hanno bisogno i tuoi figli e anche tu ne hai bisogno. Dieci giorni, non di più ma ti prego non dirmi di no. Non reggo più questa maledetta distanza. Ho bisogno di abbracciarti, di sentirmi al sicuro tra le tue braccia.Ho bisogno di te''- concluse Giada con il fiato corto per non aver respirato mentre esponeva al marito le sue intenzioni.

''tu sei matta da legare''- rispose Piero spegnendo le speranze di Giada -''ma vi aspetto a braccia spalancate''- concluse ridendo sguaiatamente alleggerendo l'animo della moglie.

Giada era matta per aver proposto quel viaggio ma Piero si mostrava ancora più matto per aver accettato. Ma non riuscì a fare diversamente, gli mancava troppo  la sua famiglia. In quel momento particolarmente stancante a causa del tour e particolarmente stressante a causa di Beatrice; la vicinanza della moglie e dei figli era proprio quello di cui necessitava.

Trascorsero i minuti successivi ad organizzare il viaggio e la permanenza in Russia di Giada e dei bambini. Il narese avrebbe prenotato per loro negli stessi alberghi dove avrebbe alloggiato con il suo entourage, senza permetterle di mettere tasca ai risparmi che Giada aveva accumulato negli anni in cui aveva lavorato prima di incontrare Piero.

Il giorno dopo poco importava se alcuni paparazzi stazionavano ancora sotto il portone di casa, poco importava se ancora riceveva chiamate anonime di giornalisti senza scrupolo, poco importava se alcuni programmi televisivi ancora parlavano dell'infedeltà di Piero; lei ora era impegnata a preparare le valigie per quel viaggio che l'avrebbe condotta nell'unico luogo dove ora voleva stare: tra le braccia del marito. 

Piero intanto avvisò i suoi colleghi dell'arrivo della sua famiglia felice come un bambino la mattina di Natale.

-'che bello rivedremo i piccoli'- rispose entusiasta Gian da sempre legato ai figli dell'amico

-'e tu Gnà, non sei contento?'- gli chiese Piero stranito dal silenzio del marsalese intento a guardare il bicchiere vuoto

-'si, parecchio'- rispose distratto 

-'non sembra, onestamente'- si offese Piero che si aspettava un'accoglienza più calorosa sopratutto da parte del suo compare siciliano.

Ignazio preferì non rispondere. Ritornati nelle loro camere, qualcuno bussò alla porta di Piero.

-'è aperto '- avvisò  il narese senza neppure chiedere chi fosse.

-'volevo chiederti scusa per stamattina e volevo parlarti di una cosa'- disse Ignazio mentre si sedeva sul divanetto della stanza di Piero che si sedette accanto pronto ad ascoltare l'amico.

-'mi manca Milena'- confessò il marsalese dando voce al peso che da giorni gli opprimeva il cuore .

Piero sorrise e gli lasciò una calorosa e affettuosa pacca sulla spalla.

-'e vorrei averla qui'- continuò Ignazio incoraggiato dal sorriso dell'amico-'magari potrebbe viaggiare con Giada'- propose infine abbassando gli occhi verso un punto indefinito in attesa della risposta dell'amico che felice annuì di quella proposta.

-'così Giada viaggia con un altro aiuto'- rispose Piero dinnanzi all'idea dell'amico.

E così Giaduzza raggiunge Piero con i figli e in compagnia di Milena.

Andranno bene il viaggio e la permanenza in Russia della famiglia Barone?

Grazie per ogni lettura, ogni stellina ogni commento.

Un abbraccio


1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora