Capitolo 194

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''nonno ciao''-salutò una Gioia mogia mogia nella voce nel rispondere alla chiamata del nonno

''Gioiuzza bedda che c'è?''- chiese preoccupato il nonno

''papi no chiama''- rispose con semplicità la piccina

''papà ora sta cantando ma dopo ha promesso che ti chiama''- rispose nervoso Gaetano -''intanto mi passi mamma?''

Pochi secondi e il telefono fu tra le mani di Giada

''Ciao Gaetano''-salutò Giada 

''mi spieghi perchè i picciriddi sono giorni che non sentono Piero?''- l'accusò l'uomo ormai ingestibile.

Giada poteva essere arrabbiata con Piero quanto voleva  ma a pagare le conseguenze di questa sua rabbia ora erano i bimbi.

''lo sai, te lo spiegai a Naro''-rispose con ovvietà la donna -'ha scelto quella piuttosto che i figli, si faccia chiamare da quella'- chiarì ulteriormente Giada

''Gioia pensa che sia il padre a non chiamare quando so per certo che Piero chiama tutti i giorni, più volte al giorno''- 

''non mi interessa cosa fa Piero ora, cinque giorni fa i figli avevano bisogno di lui ma lui ha preferito quel...'' 

''ha preferito restarsene da solo a Taormina''- la interruppe Gaetano dicendole finalmente la verità e scontrandosi con un muro di silenzio dall'altra parte, un muro che non gli impedì di continuare -''sai quanto sono critico e duro quando Piero commette minchiate ma stavolta stava davvero a Taormina, da solo. ''

''ho capito che è tuo figlio ma ancora credi alle sue cazzate?''- lo accusò Giada rinchiusa in una gabbia di dolore

''ha detto la verità, è stato da Saretto. Puoi chiedere a lui la conferma. ''- tentò di convincerla Gaetano -''Credigli anche tu ti prego e soprattutto permetti ai bambini di sentirlo. Sentono già la mancanza della nonna , fa che non debbano sentire anche quella del papà ''

Quelle furono le parole che accompagnarono tutto il giorno Giada e che la convinsero, la sera, a inoltrare la videochiamata permettendo ai figli di parlare finalmente con Piero. 

Grande fu la gioia dei piccini ma immensa fu quella di Piero che si premurò poi di ringraziare sia il papà con un abbraccio che Giada con un sms. Ma mentre l'abbraccio del papà venne ricambiato, il messaggio a Giada non ricevette mai alcuna risposta. 

Ancora una volta Piero sorrise dinnanzi alla cocciutaggine di quella donna che tanto amava senza rendersi conto che avrebbe dovuto lottare contro quella stessa cocciutaggine per poter ottenere il suo perdono e ritornare ad essere una famiglia.

Nei giorni successivi, non mancarono le chiamate tra Piero e i figli.

Intanto Maurizio quel fine settimana raggiunse Giada a Napoli per poter trascorrere del tempo con lei e con i bimbi.La donna ne fu così entusiasta che lo invitò a dormire a casa ricordandogli però di non lasciarsi andare ad alcun tipo di atteggiamenti romantici dinnanzi ai figli.

L'arrivo dell'uomo fu una ventata di novità per i piccoli che lo accolsero con gioia coinvolgendolo nei loro giochi e nei loro racconti

Il pomeriggio del sabato, come da consuetudine, Giada permise ai figli di sentire il papà. Quella per Piero fu una delle chiamate più difficili da digerire.

Infatti, mentre Gioia parlava con il papà, questo sentì una voce maschile chiamare Gaetano. Una voce che non assomigliava a quella del nonno o dello zio dei figli, una voce dal malcelato accento siculo.

''Principessa chi sta a casa con voi?''- chiese con finta noncuranza Piero

''Mauizzio''- rispose candidamente la figlia

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora