Capitolo 79

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La mattina seguente, Giada e Piero vennero svegliati da Gioia che come da tradizione si sistemò tra i genitori per ricevere la dose mattutina di coccole mentre Gaetano , da bravo dormiglione, continuava a godersi il sonnellino.

A colazione Francesco si mostrò taciturno, chiuso nei suoi pensieri. Piero e Giada non si stupirono di questo suo atteggiamento a differenza di Gioia.

-'tio chiamiamo Lalia'- esordì la piccola mentre accarezzava la guancia dello zio che la guardò stranita

-'Gioia perchè dobbiamo chiamare Ilaria?'- le chiese 

-'pecche hai la bua e lei cura le bue'- spiegò con semplicità disarmante la nipotina

-'io non ho la bua'- provò a giustificarsi l'uomo

-'e allora pecche sei titte?'- chiese corrucciata la bimba  che si fissò a guardarlo

-'non sono triste'- si difese Franz

-'ti lo tei'- insistette la bimba 

-'Gioia lascia stare zio e finisci la bottiglina'- la richiamò Piero che ben conosceva il motivo del silenzio del fratello 

Dopo colazione, i fratelli Barone andarono a lavoro mentre Giada chiamò Ilaria per una passeggiata. Purtroppo la donna non potè accettare l'invito poichè era di turno in ospedale. Senza demoralizzarsi, Giada la invitò per un caffè nel tardo pomeriggio con la speranza che per quell'ora Francesco sarebbe tornato a casa.

La signora Barone aveva proprio deciso di non mollare. Aveva visto una piccola scintilla di interesse nel cognato per quella donna e voleva approfittare  della delusione che Francesco provava nei confronti di Beatrice per incentivare ancora di più quella conoscenza trasformando quella scintilla in un bel fuoco.

Forse era sbagliato. Forse aveva ragione il marito che doveva lasciar perdere. Forse Ilaria non era quella giusta per Franz. Forse Ilaria non era neppure interessata al cognato.  Ma ci voleva provare, ci doveva provare.

Il cognato non poteva davvero sposarsi con quella donnaccia e rovinare la sua vita, rovinare quella dei genitori che accettavano quel matrimonio solo per il bene del figlio, rovinare quella di Piero che era ancora l'oggetto del desiderio di Beatrice. 

Doveva rimboccarsi le maniche e dare una piccola ma fondamentale spintarella al destino di Francesco .

Intanto Piero , chiuso nello studio di registrazione, ripensò alla chiacchierata avuta con il fratello la sera prima e decise di chiamare il cugino per chiedergli maggiori informazioni che Calogero non gli seppe dare. Infatti il cugino spiegò di aver visto Beatrice solo una volta in un bar  per poi vederla salire su un auto guidata da un uomo ma di non aver riconosciuto quell'uomo.

Nel tardo pomeriggio, a casa Barone Giada intesseva con Ilaria  le lodi del cognato davanti ad una fumante tazza di the.

-'perdona mio cognato per ieri sera,ha avuto un piccolo imprevisto a lavoro che lo ha rabbuiato '-mentì Giada per giustificare il cambio d'umore di Franz

-'spero nulla di grave'- si preoccupò Ilaria 

-'no no,sta risolvendo già tutto quel genio di Franz'- lo inneggiò Giada sorridendo a trentadue denti -' sai è capo redattore del 'Corriere di Bologna''- spiegò fintamente disinteressata 

-'dev'essere in gamba per essere arrivato così in alto alla sua giovane età'- si complimentò Ilaria tentando di sembrare poco coinvolta da Giada e dalle sue chiacchiere su Francesco.

-'si si, è una delle persone più intelligenti che conosco, affascinante sotto ogni punto di vista'- ammiccò maliziosamente  Giada facendo annuire Ilaria che arrossì visibilmente perdendosi nei ricordi di Francesco, dei suoi occhi profondi, del suo corpo muscoloso.

-'effettivamente'- si lasciò sfuggire la ragazza arrivando a sfiorare con il suo viso tonalità accese di porpora

Una risposta che fece esultare Giada nel suo intimo. Una risposta che avrebbe riportato a Piero affinchè anche il marito si rendesse conto del potenziale che c'era tra Ilaria e Francesco. 

Intanto Francesco era ancora chiuso in redazione tentando di concentrarsi  per completare la stesura di un articolo per il giorno dopo, concentrazione che quel giorno non sapeva proprio cos'era. 

Il suo pensiero ricorreva sempre a Beatrice, alla sua bugia, ai miseri e sporadici messaggi che si erano scambiati da quando era partita. Tentava di capire il perchè di quell'ennesima bugia, tentava di capire il perchè si trovasse in Sicilia e non a Roma, tentava di capire chi potesse essere quell'uomo con il quale si era vista, tentava ancora una volta di giustificarla pensando che il cugino si fosse sbagliato, tentava di convincersi che al suo ritorno Beatrice gli avrebbe dato le giuste prove che confermavano la sua presenza a Roma per lavoro e non ad Agrigento per chissà quale losco affare.

A qualche migliaia di chilometri di distanza, Beatrice cenava in un ristorante di Canicattì in compagnia di un uomo che aveva conosciuto da poco ma al quale si era rivolta per riuscire ad ottenere ciò che da tempo lei desiderava: Piero Barone.

-'perchè fai tutto questo?'- chiese l'uomo stupito dalle parole dette da Beatrice

-'te l'ho detto, voglio Piero e l'unico modo per averlo è togliere di mezzo la moglie'- spiegò con ovvietà la donna

-'non è detto che senza di lei ,lui ceda al tuo fascino'- la fece riflettere il commensale

-'lui mi desidera, ogni qualvolta l'ho provocato lui ha reagito. Se non fosse per la presenza di quella donna, sarebbe già mio'-  disse sicura di se 

-'perchè allora non la lascia?'- chiese  ingenuo lui

-'per evitare uno scandalo, forse. O perchè quella è brava a curcuirlo. Ecco perchè entri in gioco tu'- spiegò con un sorriso malefico  Beatrice pregustando già il momento in cui Piero sarebbe stato suo

-'ho capito, e Francesco?'- domandò ancora 

-'mi è servito per avvicinarmi a Piero ma non è il mio tipo, assolutamente'

-'ma vi dovete sposare!'- la fece ragionare come se di fronte a se avesse una bambina alla quale spiegare tutto con semplicità e non una donna vissuta.

-' Il matrimonio mi serve solo per tenere buono Francesco, in realtà è il fratello che desidero. E non ti nego che a letto immagino di avere Piero dentro di me , di accarezzare il suo corpo , di ricevere i suoi baci. Ovviamente nulla di Francesco è lontanamente paragonabile a Piero: alle sue mani sul mio corpo, alle sue labbra  sulle mie, ai suoi gemiti che si fondono con i miei'- spiegò persa nei suoi pensieri rivivendo quell'unica volta in cui Piero, ubriaco, la confuse con la moglie concedendole carezze, baci, gemiti

Mi spiace per questi giorni di silenzio...ma rieccomi!!

Qual è il piano di Beatrice?

Chi è l'uomo al quale si è rivolto?

Giada riuscirà a far avvicinare il cognato alla bella infermiera?

Grazie delle letture silenziose, le stelline , i commenti che mi fanno sorridere.

Un abbraccio

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora