Capitolo 93

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Piero dormì in salotto senza lamentarsi e senza insistere, era convinto che Giada avesse bisogno solo di un pò di tempo per perdonarlo. Non sapeva quanto si sbagliasse.

Quella mattina si svegliò stordito mentre una voce attirò la sua attenzione. La voce di sua moglie che parlava a telefono.

''Non voglio soldi da lui,voglio solo che faccia il padre per i suoi due bambini ma non su Gioia''

Il sangue di Piero si raggelò! Non poteva parlare davvero Giada! 

''attendo una vostra chiamata'' -salutò per poi dedicarsi a preparare la colazione per tutti. Anche per Piero, nonostante tutto.

-'non puoi fare sul serio'- la sorprese alle spalle facendola sussultare

-'non ho voglia di riprendere un discorso già fatto ieri'- bloccò sul nascere quella discussione non permettendo a Piero di ribattere

Intanto si sentirono i lamenti di Gioia che stava per svegliarsi.  Piero, quasi in automatico, si diresse da lei per coccolarla. 

Fu un momento tenerissimo che tanto gli era mancato, fu in quel momento che si rese conto che non avrebbe mai rinunciato a quella bambina. Giada poteva decidere per se ma non per Gioia, non per quella bambina per la quale Piero aveva ribaltato le sue priorità fin dall'inizio, che aveva riconosciuto come figlia sua, che aveva salvato da morte certa.

Sistemata Gioia nel lettone circondata dai cuscini, si recò impettito da Giada.

La ritrovò in bagno a vomitare mentre piangeva, esanime. Piero dimenticò il motivo della rabbia nei confronti di quella donna che vedeva indifesa, sensibile, sofferente.

Le si inginocchiò accanto per tenerle i capelli. Giada trasalì a quella presenza ma non aveva la forza di allontanarlo.

-'permettimi di aiutarti in questi mesi, ti prego. Capisco la rabbia che provi per me ed hai tutte le ragioni del mondo ma desidero aiutarti in questi mesi di gravidanza con i bambini, ti prego Giada'- la pregò lui mentre con l'altra mano le accarezzava la schiena per darle conforto e sostegno.

Giada non rispose, quando ebbe finito di depositare nel water tutto quello che aveva in corpo, si alzò aiutata da Piero e si recò in salotto per stendersi.

Piero si accoccolò ai piedi di Giada

-'e non togliermi Gioia, te ne supplico'- disse con voce tremante il tenore -'la amo come una figlia, lo sai. Morirei nel non poterle stare accanto. Il tuo odio mi fa male ma hai ragione ad odiarmi, me lo merito tutto ma ti imploro di non togliermi Gioia, ne morirei.' - disse Piero mentre le lacrime gli bagnavano il volto.

Giada alzò gli occhi sul marito e in quel momento prese piena consapevolezza del dolore che provava in quel momento Piero eppure non riusciva a dispiacersi.

Nella sua mente erano ancora troppo vividi i momenti in cui Gioia piangeva chiedendo del papà, erano ancora troppo nitide le parole di disprezzo che Piero le aveva rivolto saputo del tradimento. E quei ricordi costruivano un'indistruttibile corazza al cuore di Giada che la rendeva immune davanti alle suppliche , alle lacrime, al dolore del marito.

Trascorsero lunghi minuti persi l'una nello sguardo dell'altro fino a quando non arrivò Gioia barcollando

-'mami'- la richiamò avvicinandosi ai genitori

Giada la accolse tra le braccia cullandola dolcemente fino a quando non le venne un altro coniato di vomito

Gioia e Piero la seguirono in bagno

-'papi, mamma ha bua!'- notò facendo il labbruccio prima di piangere 

Piero la prese in braccio tentando di calmarla ma la bimba sembrava non trovare pace, a quel punto fu Giada a prendere in mano la situazione.

-'Amore di mamma non devi piangere, ho solo mal di pancia'- tentò di rincuorarla usando la stessa tattica che aveva usato per dirle dell'arrivo di Gaetano

Gioia tentò di asciugarsi le lacrime con la manica del pigiamino e la guardò assottigliando lo sguardo e corrucciando il musino.

Un'espressione che fece ridere i due genitori

-'no tai bene? papi chiama il dottoe'- disse spaventata la bimba facendosi mettere giù da Piero e incamminandosi poi verso i suoi giochi.

Giada e Piero la seguirono confusi ma quando capirono i suoi intenti, fu Piero a richiamarla

-'Gioia mamma non sta tanto male'- attirò l'attenzione della figlia che lo scrutava con cipiglio serio mentre aveva tra le mani un cerotto e una pomata giocattolo.

Piero si avvicinò alla moglie e appoggiò una sua mano sul suo ventre provocandole un gemito sommesso.

Poteva essere arrabbiata, ferita, delusa ma Piero aveva da sempre avuto un certo ascendente sul suo corpo, sopratutto dopo tutti quei giorni di lontananza.

Un gemito che non sfuggì a Piero che le sorrise, felice di quell'effetto. Un effetto che fece nascere una piccola fiammella di speranza nel cuore del tenore: forse non tutto era perduto con lei.

-alloa?'- richiamò impaziente la piccola

Piero si destò dai suoi pensieri e si rivolse alla figlia

-'è in arrivo un bimbo, come arrivò Gaetano'- spiegò con una semplicità disarmante

-'alliva una soellina'- esordì Gioia spiazzando sia Giada che Piero per quel pronostico simile a quello che fece Piero quando, qualche settimana fa, erano rinchiusi in quella camera di albergo.

-'non si sa se è femminuccia o un altro maschietto amore mio ma si, sta per arrivare un altro bimbo'- confermò Giada mentre Piero la guardava con aria sognante.

Le mancava così tanto quella dolcezza che Giada usava con i figli!

La bimba battè le mani entusiasta avvicinandosi alla mamma per farla abbassare e lasciare un bacino e una carezza sulla pancia ancora piatta della mamma.

Un gesto che emozionò entrambi i genitori che videro la figlia poi sparire nel corridoio.

-' Giada ti prego non allontanarmi da lei'- prese la parola Piero destando Giada che ancora ripensava a quel gesto di tenerezza avuto dalla figlia.

-'ok '- acconsentì Giada rendendosi conto di quanto Piero e Gioia si amassero -'ma stammi lontano'- pose poi come condizione 

-'non ci riesco'- ammise il tenore -'e  anche tu mi desideri. Ho visto prima come hai goduto di quel piccolo contatto'- disse sicuro di se Piero avvicinandosi a sua moglie e bloccandola con le spalle al muro

-'ti sbagli'- tentò di mentire Giada mentre il cuore perse svariati battiti a causa di quella vicinanza che tanto le era mancata in quei giorni 

-'sei tu che ti sbagli'- la richiamò il marito mentre stuzzicava con il naso il collo della moglie mentre con le mani accarezzava i fianchi della donna.

-'puoi avere il mio corpo ma non più il mio cuore'- ammise Giada con distacco provocando in Piero un forte dolore all'altezza del petto.

A quelle parole, il narese liberò a malincuore la moglie da quella presa e se andò in camera per cambiarsi perso nei suoi pensieri. 

Vedeva il suo matrimonio scappargli tra le dita senza che lui potesse far nulla, Giada si mostrava ermetica, chiusa nel suo dolore e nulla sembrava far breccia in lei, nulla sembrava scalfire quella prigione nella quale aveva rinchiuso il suo cuore ferito. Neppure Gioia e la sua tenerezza ci stavano riuscendo.

Sconfitto per quella perdita, impaurito nel dover vivere una vita senza quella donna, divorato dalla consapevolezza di essere l'unico colpevole di tutto questo si lasciò andare ad un pianto dirotto mentre l'acqua calda della doccia gli scivolava addosso.

Sarà davvero finita per il loro matrimonio?

Grazie delle letture, delle stelline e dei commenti.

Un abbraccio


1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora