Capitolo 173

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''Gioia mia''- rispose Piero con un tono dolcissimo tanto da intenerire momentaneamente Giada

''sono io''- corresse sintetica la donna provocando stupore in Piero. 

Erano settimane che sentiva la voce di Giada.

''cosa è successo?''- chiese diretto 

''Gioia è arrabbiata con te, si sente trascurata''- spiegò con tono accusatorio 

''non è col..''-provò a giustificarsi Piero prima di essere interrotto da Giada

''non dire stronzate,Piè''- lo aggredì nervosa -''certo che è colpa tua:tu non la chiami mai aspettando sempre la sua telefonata; tu non scendi mai preferendo quella puttanella ai tuoi figli; tu non fai nulla per essere presente nella vita dei tuoi figli, non fai assolutamente nulla. Non si fa il padre come lo fai tu. I papà raggiungono i figli appena possono, cercano di stare con loro quanto più tempo possibile  , i papà non si limitano ad una chiamata al giorno, i papà non sostituiscono i figli con la prima che arriva''- si sfogò d'un fiato

Piero si ammutolì dinnanzi a quello sfogo che non si aspettava. Ci furono minuti di silenzio, ognuno perso nei propri pensieri, Piero vide in quel rimprovero tutto il malessere che Gioia aveva riversato su Giada; Giada invece finalmente si sfogò di tutta la rabbia che aveva dentro .

''mi spiace''- furono le uniche parole che il tenore riuscì a dire

''se non vuoi che i tuoi figli ti odino, fai di tutto per essere più presente nella loro vita. Io posso tamponare le tue cazzate per amore dei miei figli ma non salvarti.''

Detto questo Giada staccò la chiamata senza attendere nessuna risposta. Ora Piero doveva agire e non più parlare e questo lo aveva capito. 

Senza attendere ulteriormente, chiamò Michele e con poche parole spiegò di dover andare a Napoli.

''sta qualcuno male?''- chiese apprensivo il manager che amava quei bimbi come se fossero  davvero nipoti suoi.

''hanno bisogno di me Michè, Gioia non vuole più parlarmi. C'è bisogno della mia presenza fisica ora, lì''- spiegò contorto il tenore

''avrebbero bisogno sempre della tua presenza fisica, Piè''- fece notare l'uomo che , a distanza di mesi, non aveva ancora digerito la separazione di Piero da sua moglie.

Piero non si premurò di dare alcuna risposta, salutò cordiale Michele e attese l'arrivo di Cristina per dirle della sua prossima partenza.

Cristina fu comprensiva anche se restò turbata per non aver ricevuto l'invito da Piero di seguirla nella città partenopea; in fondo i bimbi l'avevano conosciuta e Gioia sapeva pure chi era. 

Cristina rimurginò parecchio prima di condividere questo suo pensiero.

-'potrei venire con te, ho ancora qualche giorno di ferie'- di propose la donna mentre osservava il compagno preparare le valigie.

-'spero di restare più di qualche giorno a Napoli'- corresse il tenore continuando nella sua attività -'e poi Gioia ha bisogno di me, ha bisogno di tutta la mia attenzione,  disponibilità e tempo'- tentò di spiegare senza ferire Cristina -'e tu saresti una distrazione amore mio, una piacevole distrazione'- concluse mentre si avvicinava alla donna e le lasciava un bacio sulle labbra.

La sera stessa Piero atterrò a Napoli alle 22.10, fittò una macchina e si diresse verso casa.

Non aveva avvisato Giada del suo arrivo, voleva fare una sorpresa ai figli e poi temeva in qualche altra risposta acida della donna. 

Dopo venti minuti, parcheggiò sotto casa e salì desideroso di riabbracciare i figli.

Pur avendo le chiavi di casa, decise di bussare. Andò ad aprire una Giada insonnata, con i capelli arruffati , il pigiama scomposto e gli occhietti semi-chiusi.

-'ciao Giada'- salutò il tenore sorridendo intenerito per la visione dell'ex moglie in versione familiare, intima.

-'tu qui?'- chiese incredula senza invitarlo ad entrare

-'voglio fare di tutto per essere presente nella vita dei miei figli'- rispose Piero riprendendo una frase che quel giorno stesso Giada gli aveva rivolto.

Mentre la donna lo scrutava con cipiglio serio, si sentì Gioia 

-'mami chi è?'- chiese dalla camera da letto

-'ti prego fammi entrare,Già. I nostri figli hanno bisogno di me,aiutami ad esserci per loro'- supplicò il tenore temendo che Giada potesse sbattergli la porta in faccia.

Pensiero che effettivamente aveva sfiorato la sua mente per poi accantonarlo per amore dei figli.

SI spostò dall'entrata permettendo a Piero di entrarvi con un sorriso smagliante.

Senza annunciarsi si affacciò nella camera da letto dove trovò tutti i figli sul lettone.

-'papi'- urlò Gaetano gattonando sul lettone per lanciarglisi addosso provocando una bellissima risata in Piero.

Intanto Giada lo aveva raggiunto e osservava in silenzio e in disparte la scena.

-'e tu principessa, non vieni da papà?'- chiese Piero mettendo giù Gaetano e allargando le braccia come chiaro invito . 

Un invito che Gioia non volle cogliere, indirizzò il suo sguardo a Giada per poi scendere dal letto e raggiungerla per rifugiarsi tra le sue materne braccia sotto lo sguardo deluso del tenore.

Intanto sul lettone, circondata dai cuscini, c'era ancora Celeste che richiamava insistentemente l'attenzione del papà.

Scosso dalla reazione della sua primogenita, Piero si voltò verso Celeste e la prese tra le braccia.

-'principessina mia come sei cresciuta'- notò il papà mentre la vezzeggiava 

Giada lasciò Piero coccolarsi i suoi due figli e se ne andò con Gioia nella sua cameretta.

-'perchè non hai salutato papà?'- domandò mentre abbracciava sua figlia

-'pecchè no vollo'- spiegò sintetica e chiara 

-'è venuto qua per te'- tentò di ammorbidirla Giada dimenticando che la figlia aveva ereditato la sua stessa testardaggine

-'no mi impotta'- rispose cocciuta provocando un mezzo sorriso nella mamma

-'Giò niente capricci, papà ha fatto tanti chilometri per venire da te e dai tuoi fratelli. '-

-'io no ho chietto di venire'- 

-'eh lo so'- rispose scioccata Giada che mai si sarebbe aspettava quella risposta.-' ma ora è qui e c'è rimasto tanto male che non lo hai salutato'

La bimba sbuffò rumorosamente mentre si godeva ancora la protezione dell'abbraccio materno, dopo qualche minuto  si allontanò dalle braccia della mamma e si recò di nuovo in camera da letto dove trovò il padre coccolare il fratellino e la sorellina.

Piero alzò lo sguardo e si ritrovò gli occhioni di Gioia puntati addosso, uno sguardo che gli provocò disagio.

Sistemò i bimbi sul lettone e si diresse da Gioia ancora ferma accanto allo stipite della porta, si inginocchiò per ritrovarsi alla sua stessa altezza

-'hai un papà tutto scemo ma che ti ama alla follia'

Come reagirà Gioia a questa frase del papà?

Grazie di tutto

Un abbraccio

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora