Capitolo 36

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I bambini stavano giocando nel salotto quando Piero andò da Giada

-'amore mio, è tutto pronto per venerdì'- le disse cingendole i fianchi da dietro.

Giada anche in quell'occasione si scostò da Piero senza dire una parola

-'mi dici che minchia ti prende?'- sbottò furioso -'mi stai evitando da quando abbiamo lasciato Bologna'-

-'non urlare con me'- rispose lei con tono fermo ma con gli occhi gonfi

-'e tu non mi evitare'- ribattè a tono lui bloccandola tra le sue braccia e il muro della loro camera da letto e baciandole il collo

Piero odiava quando la moglie lo evitava, si sentiva rifiutato ed era una sensazione che proprio non riusciva ad accettare.

-'anche a lei hai baciato in questo modo a Roma quella sera?'- chiese Giada con voce tremante mentre due lacrime solcavano il suo volto

Piero si gelò all'istante. Si scostò dal suo viso per guardarla in volto. La sua mente si svuotò. Perchè quella domanda? A cosa si riferiva? Possibile aveva scoperto del suo tradimento? 

-'rispondimi Piè, anche a lei riservavi questi baci?'- richiese Giada puntando i suoi occhi rossi in quelli vuoti di Piero

-'non so di cosa ...'-provò a difendersi

-'cazzo non mentirmi ancora'- urlò furiosa Giada allontanandosi da Piero e dalla sua faccia da sberle

-'mi dispiace, ero..'

-'ubriaco, lo so'- interruppe ancora una volta lei provocando sempre più confusione in Piero -'oggi sono salita a controllare perchè non scendevi ed ho sentito tutto'- confessò lei

-'Amore mio mi spia...'-

-'non chiamarmi così Piè'- lo bloccò Giada con voce stanca -'non chiamarmi in quel modo. Ti prego. Non si tradisce chi si ama'

-'ero ubriaco '- spiegò lui con gli occhi arrossati e gonfi di lacrime -'stavo male e avevo bevuto, ero andato via da te perchè credevo che tu amassi ancora il tuo primo marito. Stavo male Già'- ripetè singhiozzando, ormai incapace di trattenere le lacrime

-'anche io stavo male ma mai, mai ho pensato di tradirti'

-'ero ubriaco'-

-'non è una giustificazione cazzo'- urlò con tutta l'aria che aveva in corpo 

-'ti prego perdonami'- si avvicinò a lei catturandole  il viso nelle sue mani

-'mi hai lasciata, tradita, mentita cos'altro mi nascondi Piè?'

-'nulla, te lo giuro'

-'cos'altro mi chiederai ancora di perdonare?'-

-'nulla amore mio'

-'non chiamarmi così Piè, non rendere tutto ancora più difficile'- chiese lei con un filo di voce mentre abbassava gli occhi verso un punto indefinito

-'non puoi lasciarmi, ti prego'- le disse stizzito lui stringendo le mani ora attorno alle braccia

Non voleva e non poteva perderla.

-'mi stai facendo male'- avvisò Giada a voce bassa

-'non mi lasciare'- replicò lui ammorbidendo la presa su di lei

Giada fece un pò di forza per liberarsi totalmente da Piero e tornare dai bimbi

-'mami pecche piaggi?'- chiese la piccola vedendo gli occhi gonfi di lacrime

-'non piango amore di mamma, mi è andato un pò di polvere negli occhi'- mentì la mamma

-'chiamo papi che ti da un bascino e patta tutto'- disse la piccola scendendo dal divano

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora