Capitolo 174

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A quelle parole, dinnanzi a quello sguardo così profondo e quel sorriso così sincero, Gioia si lanciò tra le braccia di Piero facendolo barcollare fino a farlo cadere all'indietro accompagnato dalle risate dei figli.

-'papi acch'io ti amo'- confessò la piccola sbaciucchiandosi la barbetta ispida di Piero che si godeva quelle coccole che temeva di aver perso.

Giada decise di ritirarsi in cucina e prepararsi un the lasciando Piero sul lettone a godersi i tre figli.

Per quanto si fosse comportato da coglione fino ad ora, con questa sorpresa stava riacquistando punti come papà. 

Stavano giocando quando Celeste e Gaetano crollarono dal sonno, vennero sistemati nei rispettivi giacigli da parte di un Piero premuroso, affettuoso, coccoloso.

Tornato in camera da letto trovò Gioia che lo attendeva vispa e attiva come non mai.

-'e tu niente ninna amore mio?'- chiese il tenore meravigliandosi 

-'vollo  dommire co te'- rispose Gioia per niente intenzionata a salutare il suo papà.

-'cuoricino mio non posso dormire qua con te'- tentò di spiegare Piero a malincuore.

Per quella sera avrebbe davvero voluto dormire in quella casa, come i vecchi tempi , così da risvegliarsi con le coccole di Gioia e insieme andare a svegliare Gaetano il dormiglione. Così da poter godere di più di Celeste che stava crescendo senza che lui se ne rendesse conto.

-'pecchè no puoi?'- richiese Gioia intestardita

Fu questione di attimo e Piero dimenticò il significato della correttezza pur di ottenere ciò che desiderava.

-'dovremmo chiedere a mamma'- propose indifferente sperando che la bimba cogliesse la velata proposta

-'okkey'- annuì convinta lei per poi scendere dal lettone e raggiungere la mamma

-'Giò aspè'- la richiamò il papà con un sorriso furbetto 

La bimba si fermò di scatto voltandosi verso di lui

-'non dire a mamma che te l'ho detto io'- la persuase pur di dormire con loro

La bimba arrivò correndo dalla mamma

-'mami, mami'- la chiamò per ottenere la sua attenzione

-'piccolì che c'è?'- chiese stranita la donna

-'papi può dommire co noi?'- domandò diretta senza giri di parole facendo sbiancare la donna

-'papà non può dormire qua'-

-'ma io lo vollo'- si lagnò picciosa la figlia

-'papà non può dormire qua'- ripetè di getto la donna e di motivazioni ne aveva tante: per non ingelosire Cristina, per non dare voce ai pettegolezzi o semplicemente per non riaprire vecchie ferite del suo cuore mai del tutto rimarginate.

-'ma io vollo papi qui co me'- ribadì di nuovo la figlia mettendo su un tenerissimo broncio e uscendo dalla cucina per andare piangendo da Piero che intuì così la risposta dell'ex moglie.

Decise a quel punto di intervenire, ovviamente senza esporsi troppo, e si recò da Giada

-'Gioia vorrebbe che dormissi qui'- disse per tastare il terreno 

-'hai già un posto dove andare a dormire'- rispose inacidita lei

-'in realtà non ho avuto modo di prenotare l'albergo'- confessò Piero ritrovandosi due occhioni ad osservarlo straniti -'ho fatto tutto di corsa, e l'urgenza era l'aereo ed ora è tardi' - spiegò lanciando uno sguardo all'orologio appeso in cucina che segnava quasi la mezzanotte.

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora