Capitolo 166

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-'mi spiace per aver alzat...' -provò a scusarsi il tenore

-'Te ne puoi andare ora'- lo interruppe la donna continuando ad armeggiare tra i fornelli

-'Giada ti prego, ne va dei nostri figli'- tentò di ammorbidirla dimenticando forse la testardaggine che la donna mostrava quando era ferita

-'ti ho detto che puoi anche andartene da quella ora'- ribadì il concetto Giada 

Piero sospirò pesantemente.

-'Per loro sarai sempre la mamma, nessuno vuole toglierti questo posto dalla loro vita. Nessuno potrà mai sostituirti nel loro cuore'- la rassicurò Piero ricordando le parole di Eleonora -' e mi spiace se non ti ho inviato prima le loro foto, il mio stupido e dannoso orgoglio'- concluse il tenore lasciando Giada che piangeva in cucina, per andare a salutare i figli e lasciare quella casa.

Durante la cena, i bambini raccontarono la loro giornata stanchi ma felici. Mentre mangiavano la frutta, Gioia  freddò Giada con una domanda.

-'Chissina è la fidanzata di papà?'- chiese fissando Giada negli occhi

La mamma si fermò con la forchettina di Celeste a mezz'aria. 

-'non lo so'- disse con occhi lucidi e mani tremolanti -'perchè me lo domandi?'

-'papi l'ha basciata sul collo'- spiegò Gioia con un cipiglio serio in fronte 

Giada deglutì più volte, l'invidia per quel bacio si confuse con l'umiliazione di dover ammettere che quella era la nuova fidanzata di Piero, con la rabbia di non essere più lei l'amore di Piero, con il nervoso per essersi baciata davanti ai figli.

-'chiedi a tuo padre'- concluse stizzita la donna alzandosi dalla tavola .

Intanto Piero e Cristina si ritrovarono a cena, in uno degli alberghi più lussuosi della città partenopea.

-'sono bellissimi i tuoi bambini'- si complimentò Cristina accarezzando la guancia di Piero che sembrava assorto nei suoi pensieri -'ora però vorrei sapere cosa ti turba'

-'vorrei un rapporto sereno con Giada e con i mie cari'- confessò Piero con gli occhi bassi.

Gli dispiaceva essere motivo del dolore di Giada anche se sapeva che era normale, visto com'era finito il loro matrimonio. Ma la cosa che più feriva il tenore era il rapporto con il papà. Quella freddezza lo uccideva. Ora che anche lui era padre, non avrebbe mai potuto immaginare una vita senza i suoi figli. Ripensò a quando, quella mattina, Gaetano non voleva più uscire con lui. Al dolore provato dinnanzi a quella scena e il suo pensiero cadde inevitabilmente sul papà.

-'ti mancano i tuoi'- asserì certa lei

-'da morire'- confermò il narese da sempre legato alla famiglia da un amore viscerale.

Quella stessa sera, mentre Piero era in bagno per una doccia, Cristina decise di agire. Recuperò il numero di Eleonora dal cellulare di Piero a sua insaputa certa sul come usarlo.

Qualche giorno dopo, approfittò che Piero fosse a lavoro e chiamò la mamma del tenore.

''pronto''- rispose incerta non conoscendo il numero

''Eleonora buongiorno, sono Cristina''- disse semplicemente sapendo che Eleonora avrebbe subito capito chi fosse

''che cosa vuoi??''- chiese diretta 

''mi spiace disturbarla ma vorrei parlarle di Piero''- annunciò aspettandosi una qualsiasi risposta da parte di Eleonora.

Risposta che non arrivò ma che comunque non fermò Cristina.

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora