Capitolo 148

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Con il cuore in subbuglio, Cristina accettò l'invito e alle 23 in punto un auto scura si fermò davanti casa sua. Alla guida c'era un bellissimo Piero in completo blu notte e camicia con cravatta.

-'signorina prego' - la invitò a salire il tenore con un sorriso da dichiarare illegale.

-'ciao'- lo salutò lei impacciata mentre Piero si piegava con i busto per concederle un bacino sulla guancia

-'andiamo in un posto tranquillo dove non verremo disturbati'- annunciò con la tipica fierezza mascolina .

Durante il tragitto parlarono della giornata di entrambi. Lei era emozionata, come un vero primo appuntamento, se poi pensava che questo appuntamento era con Piero come poteva essere tranquilla. Dall'altra parte dell'abitacolo c'era un Piero sereno, rilassato che si godeva quella piacevole compagnia ignaro del guaio nel quale si stava ficcando.

-'quindi hai mollato i tuoi colleghi per un succo con me?'- chiese stupita la donna contenta che il tenore avesse preferito la sua compagnia a quella dei due suoi colleghi.

-'mollare? che esagerata'- la corresse il narese -'non avevo voglia di quella noiosa cena'- spiegò con finta indifferenza

Piero parcheggiò nel parcheggio posteriore del Byblos e fece partire una chiamata per il proprietario chiedendogli di entrare dal retro. Richiesta ovviamente acconsentita.

Nel locale, gli venne riservato il tavolo più appartato. Lì ordinarono due analcolici e trascorsero quel che restava della serata a parlare.

Intanto Giada era sempre più preoccupata per Piero che quella sera non aveva chiamato ancora, solo qualche messaggino ma dalle 22.30 in poi il nulla. 

Erano ormai quasi l'una e di Piero neppure l'ombra. Gioia quella sera andò a letto particolarmente agitata, il silenzio del papà pesava come un macigno per quella bambina più che per Gaetano forse perchè più grande, forse perchè più affettuosa, forse perchè più legata a quell'uomo.

Preoccupata , la donna decise di contattare Ignazio.

''Gnà tutto bene?''

Ignazio nel leggere quel messaggio si stranì non poco , decise quindi di rispondere vagamente.

''si, Giaduzza bedda. A te?''

''Sono preoccupata. Non sento Piero dalle 22.30, siete ancora alla cena?''

Fu in quel momento che il marsalese intuì che qualcosa fosse successo con Piero. L'orario detto da Giada era lo stesso di quando l'amico si era congedato dalla comitiva.

''Giaduzza,  Piero è andato via perchè stanco, si sarà addormentato in camera dimenticandosi di chiamarti. Scusalo''- rispose Ignazio mentendo come meglio poteva per coprire Piero e qualsiasi cosa lui stesse facendo ora. Ovviamente, avrebbe poi preteso le dovute spiegazioni dall'amico.

''stava così tanto male?'' - domandò preoccupata la moglie del tenore

In quel momento Ignazio si sentì un verme, stava mentendo per coprire qualche magagna di Piero facendo preoccupare una donna innamorata , lontana dal marito e sola con tre figli.

''un leggero mal di testa, picciridda. Ma sai com'è tuo marito, lagnone e pesante''

Il tempo di rassicurarla ancora e di darle la buonanotte che Ignazio fece partire la chiamata per l'amico, la prima di tre chiamate che andarono tutte perse. Chiamò in albergo per sapere se fosse tornato in camera, ma nulla; in albergo mancava da quando erano andati via per la sfilata. Si arrese e decise di inviargli un sms.

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora