Capitolo 128

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Con poche parole e molti singhiozzi , Giada spiegò tutto a Piero che atterrito ascoltò ogni singola parola pronunciata dalla moglie.

Per quella sera, già particolarmente travagliata, decise di accantonare quanto accaduto con un semplice 'ne parliamo domani. Ora riposiamo'; Giada era esausta e dolorante mentre lui era stanchissimo e pensieroso, entrambi necessitavano di riposare.

Mancava solo un giorno per il suo ritorno in Italia, quindi il tenore decise di non parlare più di Beatrice volendosi godere la presenza della moglie.

La strinse forte a se e la cullò facendola addormentare protetta tra le sue braccia.

Intanto che osservava la moglie dormire, la paura di quale dramma poteva accadere quella sera si palesò in tutta la sua imponenza.

Giada poteva farsi molto male, addirittura poteva perdere la figlia che tanto avevano voluto. Doveva agire, subito e sopratutto senza pietà per Beatrice.

La mattina seguente, mentre Giada riposava ancora, chiamò Danilo per dirgli della sua idea dell'intervista-confessione.

Il responsabile dell'ufficio stampa non si mostrò particolarmente entusiasta di questa idea ma ritenne che poteva essere un modo per permettere a Piero di uscirsene quanto più pulito possibile da tutto quello schifo che Beatrice stava mettendo su.

Inoltre chiamò Fabrizio per raccontargli di quanto accaduto a Giada in bagno, l'uomo lo tranquillizzò dicendo che avrebbe contattato il direttore del teatro per farsi dare le registrazioni delle telecamere poste in prossimità dei bagni. Sperava che qualche videocamera avesse filmato la spinta subita da Giada così da poter aggravare la denuncia già esistente a carico di Beatrice. 

Infine chiamò il servizio in camera per far arrivare la colazione per sua moglie e i suoi bambini che si svegliarono poco dopo.

Fu una mattinata di relax che Piero trascorse in camera con la sua famiglia, voleva godersi quanto più possibile la loro presenza visto che li doveva salutare da lì a qualche ora.

Nessuno dei due parlò più di Beatrice, intanto Piero cercava il momento giusto per parlare con Giada delle sue decisioni.

-'Piè, ma il mio cellulare?'- chiese Giada mentre giocava con Gioia

-'ce l'ho io'- rispose sintetico il marito

-'eh lo so, lo vorrei riavere prima di tornare in Italia'- lo canzonò la moglie lasciandogli un boccaccia.

Dentro di se Giada aveva un baratro pieno di paure sempre pronto ad aprirsi ed inghiottirla, ciò nonostante tentava di mostrarsi serena impegnandosi a ignorare quel baratro per suo marito, per i suoi figli, per se stessa. 

Un solo giorno da vivere ancora  insieme e poi altre settimane di lontananza le sarebbero toccate prima di riabbracciare il marito.

-'te lo ridò dopo'- rispose Piero continuando a trafficare con le macchinine del figlio.

Ad un certo punto bussarono alla porta Ignazio e Gian.

-'ciao beddi, vorremmo portare i picciriddi a fare un giro'- propose Ignazio marcando il suo tipico accento siciliano

-'Giada ha bisogno di riposare'- si mise Piero sulla difensiva

-'infatti vorremmo portare i piccoli'- chiarì il baritono sorridendo.

Piero capì che era un modo per lasciarlo da solo con la moglie per un pò di tempo prima di salutarsi definitivamente.

-'ti ti andiamo al pacco'- esordì festante Gioia seguita da Gaetano che accettò di buon grado l'idea di uscire da quelle quattro mura.

Piero, sotto consenso di Giada, preparò i figli per farli uscire con gli zii.

Rimasti da soli in camera, si sdraiarono entrambi su lettone.

-'credo che i ragazzi lo abbiamo fatto apposta per farci stare un pò da soli'- disse Piero condividendo la sua ipotesi con la moglie mentre le accarezzava il pancione beandosi di quel momento tutto per loro.

-'ho avuto paura di perderla ieri'- confessò Giada rompendo la diga costruita per arginare quando portava dentro di se e lasciandosi andare ai singhiozzi.

-'anche io amore mio, ma tutto finirà . Te lo prometto'- rassicurò Piero sicuro di se

-'No Piero, non finirà mai. Lei ti vuole e non si fermerà davanti a nulla e a nessuno fino a quando non otterrà ciò che vuole'- si lasciò andare Giada 

-'non mi avrà mai e si, finirà.'- ribadì sicuro di se prima di raccontare a Giada tutto quello che aveva pensato quella mattina.

Le disse di Stefano, dell'intervista-confessione, di Fabrizio.

Giada fu attraversata da svariate emozioni: dalla rabbia nel sapere delle bugie di Stefano, all'angoscia di un'intervista nella quale il marito avrebbe messo in piazza la realtà più intima del loro matrimonio, alla sicurezza derivante dalle parole di Fabrizio che rincuorava il tenore e sua moglie circa la fine pessima che avrebbe fatto Beatrice soprattutto dopo aver ottenuto i video dei bagni del teatro.

Si lasciarono andare ad un pomeriggio di coccole e tenerezze, fino a quando non si unirono smaniosi di allungare quanto più possibile quel loro momento.

Erano nudi, l'una accanto all'altro, dopo aver fatto di nuovo l'amore quando Piero si avvicinò al grembo di Giada

-'Papà ti ama di un amore immenso sai?! '- sussurrò a Celeste certo che lei poteva sentirlo -'perciò fai la brava in questi ultimi due mesi'- si raccomandò il tenore lasciando dopo ogni parola un bacio sulla pelle della moglie.

-'e soprattutto aspetta il tuo papi per nascere'- concluse Giada sorridendo e provocando non poca confusione in Piero che puntò i suoi occhioni marroni in quelli altrettanto marroni di Giada.

-'e tu che ne sai?'- chiese incuriosito il tenore

-'me lo ha detto Milena'- chiarì la donna

-'Ignazio e la sua boccaccia'- si lamentò Piero per poi fare un adorabile labbruccio -' volevo farti una sorpresa'- iniziò a spiegare -'sono riuscito a far spostare alcune interviste alla settimana dopo l'ipotetica data del parto così da poter stare con voi negli ultimi quindici giorni di gravidanza e anche dopo . Stavolta voglio esserci, non mi faccio fregare da Celeste come mi ha fregato Gaetano'- ricordò Piero che , in occasione della nascita del piccolo, aveva liberato la settimana in cui era prevista la nascita ma inutilmente visto che il figlio aveva deciso di venire al mondo prima burlandosi fin da subito del padre.

-'poco importa che io l'abbia già saputo e non da te, sono ugualmente felicissima'- rispose Giada accarezzandogli la guancia ispida di barba.

-'ci libereremo di quella donna'- promise Piero guardando la moglie negli occhi -'ti prometto una vita più serena, ti prometto di rendervi felice come voi meritate, come tu meriti amore mio. Ti chiedo solo un pò di pazienza, un altro pò e poi tutto finirà.'- 

Giada lo catturò in un goffo abbraccio per poi baciargli quell'amato neo tirabaci che Piero aveva sul collo

-'Già..ti prego'- disse il marito che da sempre si eccitava quando la moglie dedicava languide  carezze a quella parte del suo corpo.

Giada decise di non curarsi delle lagne del marito e continuò in quella eccitante tortura fino ad unirsi ancora una volta.

Manca davvero poco e Giada dovrà tornare in Italia. 

Grazie per le tantissimissime visualizzazioni, per le stelline tanto carine e i formidabili commenti. 

Grazie soprattutto per le svariate idee su come far fuori Beatrice.

Un abbraccio

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora