Capitolo 135

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-'mi spiace Piero'- provò a rispondere la donna con voce flebile -' io davvero vorrei ma poi..'-tentò ancora di rispondere sconnessa -'non mi sento ancora bene. E per quanto mi sforzi pur di riprendermi io ...'-si interruppe ancora Giada con un nodo che le stringeva la gola -' ..io non riesco. Perdonami'- si scusò lasciando alcune lacrime solcare le sue guance.

-'Non piangere amore mio'- le disse Piero asciugandole il volto -'è normale ha detto il medico, hai avuto un parto difficile ma ti prego, non allontanarmi'- la pregò stringendole le mani a mò di supplica -'solo questo ti chiedo:di non allontanarmi da te'

-'io non so cosa mi sta succedendo, mi sento stanca, spossata, a volte vorrei stare da sola, al buio, in silenzio. Non riesco più a godermi i miei figli, non riesco più a godermi te'-vomitò d'un fiato la donna singhiozzando -'sono una madre snaturata e una moglie che non ti merita'- concluse lanciandosi tra le braccia del marito che l'accolse stringendola forte a se.

Piero si sentì a disagio dinnanzi a quello sfogo. Non sapeva cosa dirle, non sapeva cosa fare, non sapeva come farle capire che lui la amava da impazzire e che i suoi figli erano totalmente innamorati di lei.

Trascorsero minuti interminabili prima che il tenore staccò il volto di sua moglie dal suo petto per poterla guardare negli occhi.

-'ti amo, ti amo tanto e ti sono vicino. Il dottore ha detto che è normale questa reazione perchè è stata una gravidanza difficile e un parto altrettanto difficile ma ti prego comunque  di reagire, non lasciarti andare. Io ho bisogno della mia donna, i nostri figli hanno bisogno della loro meravigliosa mamma. Io sono al tuo fianco. Insieme supereremo anche questo'- la rasserenò prima di lasciarle un bacio a stampo che sapeva di amore, di protezione, di comprensione.

Giada si sentì morire a quelle parole. Se da un lato le cullavano il cuore perchè intrise di amore, dall'altro lato le turbavano l'anima perchè si rese conto di come Piero fosse preoccupato per quel suo stato e si impose di reagire. Per suo marito, per i suoi figli ,per quella famiglia che tanto aveva desiderato.

Tornarono a casa con animo leggermente più sereno: Piero aveva finalmente confessato alla moglie che le mancava promettendole amore e vicinanza, Giada si era invece impegnata a riprendersi da quello stato di torpore sopratutto emotivo.

Il pomeriggio, durante la preparazione della cena, Piero ricevette la chiamata di Danilo che con poche parole gli comunicò la data e il luogo dell'intervista-confessione che il tenore voleva fare per sistemare definitivamente la faccenda che aveva messo su Beatrice.

Nei due giorni che li separavano da quell'intervista,nessuno fece mai cenno a quell'impegno ma la sera prima della partenza, quando si ritrovarono entrambi a letto,  Giada provò  a convincere Piero a desistere da quell'intervista .

-'ho bisogno di te'- spezzò Piero il silenzio sistemandosi di lato per poter osservare la moglie.

-'sono qui'-rispose la donna mentre si aggiustava il cuscino per riposare meglio.

-'Giada ho bisogno di sentirti mia ed io tuo, ho bisogno dei tuoi baci, delle tue carezze, ho bisogno di unirmi a te, di riempirti di me,di sentirti invocare il mio nome, di sentirti gemere sotto le mie mani'- confidò di getto con gli occhi lucidi.

Giada sorrise capendo che il marito necessitava del contatto fisico , da sempre elemento fondamentale per lui, così annuì avvicinandosi a lui che le circondò i fianchi tirandola di più a se.

-'amo il tuo profumo, è unico amore mio. Sa di casa'- disse il tenore mentre strusciava il naso sul collo della moglie che , con gli occhi chiusi, si beava di quel contatto.

Reso forte da quella reazione, Piero si fece più intraprendente facendo scivolare la sua mano verso i seni della moglie palpandoli leggermente intanto che proseguiva la sua discesa verso l'intimità di Giada.

Da quando era nata Celeste erano passate sei settimane, sei settimane di astinenza per Piero che desiderava la moglie all'inverosimile. Un tempo per lui troppo lungo, mai infatti prima d'ora era stato a riposo tutto quel tempo. Non erano rare le volte che si richiudeva in bagno  a sfogarsi mentre sul cellulare osservava le foto della moglie in costume, o mentre immaginava di fare l'amore con lei. 

-'Piero no, ti prego. Non ce la faccio ancora'- si scostò spaventata e dolorante, con l'intimità che le bruciava come fosse lava incandescente nonostante Piero avesse soltanto appoggiato la mano nello slip. 

-'ok, mi fermo'- si autoimpose il tenore nascondendo tutta la sua delusione e frustazione -'ma non ti allontanare Già, ti prego'- disse Piero rafforzando la presa su di lei e riprendendo tenere carezze sulla schiena -' per mercoledì ho avvisato i tuoi di stare con te'- cambiò il discorso poi distraendosi da quel tentativo maldestro che aveva messo in pratica per sedurre la moglie.

-'vorrei tu non facessi quell'intervista'- confessò Giada dando voce 

-'ne abbiamo già parlato e poi è tutto organizzato'- ribadì lui autoritario mentre intensificava le carezze sulla schiena diafana della moglie

-'ma ormai se ne sono dimenticati tutti'- ci riprovò lei lasciandogli casti baci sulla mascella irrigidita

-'non è vero'- rispose con un tono tra il burbero e il roco -'in alcuni commenti ancora si fa riferimento al tuo bacio con Stefano e al mio tradimento con Beatrice'- confessò offuscato dalla rabbia nel ripensare alle parole lette sotto alcuni post -'addirittura qualcuno insinua che Celeste non sia mia figlia'- concluse Piero stringendo la presa su sua moglie

-'ci saranno sempre delle persone che crederanno a quei due'- tentò di rincuorarlo lei tracciando immaginari ghirigori sul petto del marito

-'non dopo l'intervista'- rispose sicuro di se con gli occhi chiusi , godendo quel tocco che tanto gli era mancato.

Giada decise di lasciar correre, conosceva bene Piero e sapeva che una volta che si fosse intestardito era difficile fargli cambiare idea, intanto continuava ad accarezzare il marito e a coccolarlo con teneri bacini risvegliandogli l'intimità.

-'ti desidero così tanto, amore mio'- confessò Piero con gli occhi chiusi certo che il rigonfiamento della sua intimità non fosse sfuggito a sua moglie.

-'lo vedo Piero'- ammise Giada lasciandogli un bacio all'angolo della bocca.

Anche lei desiderava il marito, anche a lei mancava fare l'amore con lui ma il suo corpo sembrava non capirlo. La sua intimità, per quanto si eccitasse dinnanzi al marito, non sembrava pronta ad accoglierlo nella sua pienezza.

Preso dal momento , una mano di Piero si poggiò su quella di Giada che stava accarezzando gli addominali. Lentamente la guidò in basso, verso la sua intimità.

-'ti prego Giada, ho bisogno di sentirti in qualche modo'- spiegò con voce roca nel sentire la mano di sua moglie prendere vita propria per procurargli piacere.

Estasiato, il tenore giunse all'apice del godimento in pochissimo tempo riversando su se stesso il proprio seme.

-'veloce Barone'- lo canzonò la moglie lasciandogli le ultime carezze 

-'ero carico, signora Barone. Da troppo Pierino desiderava godere sotto il suo tocco esperto e amorevole'- rispose con il fiatone e il cuore a mille.

Giada si voltò verso il comodino per recuperare le salviettine imbevute che usava per pulire Celeste così da aiutare Piero a ripulirsi alla bella e meglio permettendogli poi di recarsi in bagno per una doccia veloce.

Dopo pochi minuti, Piero tornò in camera e si sdraiò di nuovo accanto alla moglie con un sorrisino felice.

-'appena ti riprenderai godremo insieme, come in passato.'- promise il narese accarezzando il capo della moglie consapevole che la loro intimità mancava anche a lei - ' è sarà bellissimo'- concluse prima di stringerla a se e addormentarsi con il cuore più leggero.

Piero e Giada aprono il loro cuore l'uno all'altra, per confidarsi, per capirsi, per non perdersi.Intanto si avvicina la fatidica intervista.

Grazie per le letture, le stelline, i commenti.

Un abbraccio

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora