Capitolo 100

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I bambini crollarono, esausti, durante il tragitto dove a farla da padrona fu il silenzio.

Non un silenzio gravoso ma un silenzio pacifico. Non un silenzio fatto di accuse, di rabbia, di solitudine , come era stato delle settimane passate, ma un silenzio di perdoni, di Gioia, di speranze, di voglia di ricominciare.

Giunti a casa Piero aiutò Giada a sistemare i bimbi, ritrovandosi poi nella camera da letto per prepararsi per la notte.

-'grazie per la festa'- spezzò il silenzio Giada mentre Piero sbottonava la camicia 

-'io devo dire grazie a te per tutto ciò che mi hai donato'- corresse il tenore fissandola negli occhi e avvicinandosi a sua moglie.

-'non ancora Piero'- lo fermò Giada intuendo i pensieri del tenore -vorrei tanto ma non ci riesco e so che poi soffriresti ancor di più e quindi è peggio'- disse sgrammaticata e confusa

Voleva spiegare la tempesta di emozioni contrastanti che provava in quel momento. Voleva spiegare l'amore immenso che provava per lui e per il quale aveva annullato la richiesta di divorzio. Voleva spiegare la paura che aveva di lanciarsi di nuovo in quel rapporto temendo in un altro colpo di testa del tenore, colpo di testa che l'avrebbe annientata ora come ora. Voleva spiegare quanto lei fosse fiera di lui e di come stava amando i figli. Voleva spiegare che lei ripensava ancora alle parole dette da Piero sul suo essere una poco di buono e una madre sbagliata. Voleva spiegare  che quelle parole, seppur dette in un momento di rabbia, l'avevano ferita tanto rendendola insicura. Voleva spiegare tutto questo  ma nessuna parola uscì fuori dalle sue labbra. Affidò tutto ad una lacrima che Piero vide e che asciugò con il pollice.

-'Non piangere amore mio, non posso sapere che piangi per me. Aspetterò tutto il tempo che vuoi. Non ho intenzione di perdere l'unica donna che abbia mai amato.' - la rasserenò rivolgendole  il sorriso più sincero che potesse mettere su nonostante il dispiacere di non poter avvicinarsi ancora a sua moglie.

-'forse ti stai stancando ad aspettarmi ma ho vissuto per giorni interi senza di te, con la convinzione che tu mi considerassi davvero una poco di buono e una madre indegna. Ho vissuto per giorni interi con la certezza di averti perso per sempre ed ora , per quanto mi stia impegnando a riaccettarti, per quanto desideri riaverti nella mia vita come prima, non riesco a lasciarmi andare. Non del tutto'- spiegò Giada con voce rotta dai singhiozzi 

-'mi spiace per il male che ti ho fatto. Avrei dovuto fidarmi di te e invece non l'ho fatto.E non me lo perdonerò mai'-  ammise il tenore per poi recuperare il pigiama e recarsi in salotto dove avrebbe passato l'ennesima notte da solo.

Giada impiegò la notte a pensare a quanto accaduto quella sera. Presa dall'emozione si era lasciata andare ad un tenerissimo bacio a stampo che avrebbe voluto approfondire ma non era ancora pronta a rivivere Piero nella sua totalità, per quanto davvero lo desiderasse.  

Da un lato voleva cedere a lui, alle sue carezze, alla sua intimità. Giada seppur ferita, era una donna con gli ormoni ballerini e con un marito attraente e  voleva essere presa da Piero per vivere uno dei loro momenti intimi. Ma dall'altro lato non riusciva ancora a fidarsi di quei sorrisi, di quegli sguardi, di quelle parole teneri. Temeva che dietro di essi ci fosse sempre acquattata la gelosia che annebbiava così tanto la mente del tenore da trasformarsi in parole che feriscono, che umiliano, che fanno morire lentamente.

E sembrava che Piero, seppur dispiaciuto, lo avesse capito e accettato.

Nei tre giorni a seguire casa Barone fu invasa da siciliani e bolognesi.

I bambini ne furono entusiasti, vennero coccolati e viziati da cinque paia di braccia. 

Piero invece ricevette un valido sostegno dai familiari che, saputo la sua reale situazione tra lui e la moglie, lo invitarono a non mollare. Fu soprattutto il papà a incoraggiarlo ricordando come Giada gli era sempre stato vicino, ricordando di come lei lo aveva sempre capito e sostenuto ma sopratutto perdonato.

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora