Fu Piero a dare inizio a quel bacio e fu lui a decretarne la fine.
-'andiamo in stanza amore mio, così ti riposi'- disse il tenore accarezzandole la guancia per asciugarle le ultime lacrime.
Giada annuì scostandosi dal marito e guardando intorno si rese conto che non c'erano ne i figli, ne il suocero, nessuno.
-'dove stanno?'- chiese senza sentire il bisogno di specificare, certa che Piero capisse a chi si riferisse
-'non so dove sono andati ma credo volessero lasciarci soli'- chiarì il tenore mentre si avviava all'ascensore tenendola per mano mentre con l'altra mano estraeva il cellulare dalla tasca dei pantaloni per chiamare il papà che lo avvisò di essersi recati al bar e che gli avrebbe portato i bambini tra qualche minuto.
In camera Giada decise di stendersi a letto, con Piero al suo fianco. Nonostante il posto in prima classe prenotato da suo marito, il viaggio era stato comunque stancante.
Averla finalmente tra le braccia, permise a Piero di rasserenarsi, di sgombrare la mente dalle preoccupazioni e di godersi la gioia di avere la sua famiglia accanto.
-'Celeste, Anastasia o Dalila'- esordì d'improvviso il tenore confondendo Giada -'il nome per la nostra principessa'- chiarì Piero mentre stringeva a se sua moglie.
-'sono tutti belli, non saprei'- rispose la donna con voce flebile mentre si beava di quelle braccia che tanto gli erano mancati.
-'tu quale avevi pensato?'- chiese Piero
-'non ho pensato a nessun nome'- rispose Giada con un fil di voce.
In quel momento si rese effettivamente conto di aver passato gli ultimi giorni a preoccuparsi di Beatrice senza prestare la dovuta attenzione a sua figlia cercandole un nome.
Piero, stranizzato da quel comportamento, l'allontanò sensibilmente per poterla guardare negli occhi.
-'non ti sei sentita bene?'- chiese non capendo la motivazione di quella risposta
-'Mi sono preoccupata di quella piuttosto che pensare a nostra figlia'- confessò colpevole Giada con gli occhi lucidi.
A quella risposta, Piero ricordò le mille paure che Giada aveva sul suo essere mamma, paure che minavano il suo innato e sviluppato senso materno ma piuttosto che rasserenarla ancora una volta, decise di sdrammatizzare.
-'dovremmo sceglierlo vita mia, tra poche settimane dovrò registrarla all'anagrafe'- la prese in giro Piero lasciandosi andare ad una risata e attirandola di nuovo a se per poterla riabbracciare forte .
-'potremmo proporli ai piccolini e vedere loro come vogliono chiamare la loro sorellina'- propose Giada sorridendo
-'tu sei pazza'-la prese in giro Piero metabolizzando la proposta fatta dalla moglie
-'si, di te'- rispose lei andando oltre a quel contesto e alzando il viso per lasciare un bacio a stampo sulla bocca del tenore.
Un flebile contatto sulle labbra di Piero che si aprirono lasciando libera la lingua che lambì le volute rosee della moglie per chiederle il permesso di entrare nella sua bocca.
Un permesso che Giada concesse desiderosa di riassaggiare il sapore di Piero.
Ben presto il bacio assunse un ritmo più passionale, le mani di Piero si ritrovarono a vagare sul corpo di Giada mentre lei apriva le gambe per rendere ben chiari i suoi desideri. Desideri che non vennero soddisfatti a causa di un rumore sordo alla porta.
-'chi è?'- chiese Piero con voce roca tentando di ricomporsi per farsi passare l'eccitazione
-'siamo noi'- rispose Gaetano che ancora aspettava fuori dalla porta sicuro di avere interrotto qualcosa dal tono usato dal figlio
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1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)
RomancePrima Parte di un lungo sequel Una famiglia che ama e dalla quale è amato, una carriera che va a gonfie vele, degli amici su cui poter contare sempre...una vita perfetta. Ma la perfezione non esiste!