Capitolo 29

665 40 32
                                    

-'papi non tono tua?'- chiese Gioia con gli occhi lucidi.

Era piccola ma non stupida. Gioia sapeva benissimo che mamma e papà erano suoi, sapeva che quel senso di appartenenza si traduceva nelle ninna nanne che lui le cantava la sera e nelle fiabe che lei le leggeva, si traduceva nel darle l'ultima parte del loro gelato perchè lei era quella golosa, si traduceva nel prenderla in braccio quando era stanca o semplicemente quando voleva essere coccolata.

Franz cercò di calmarla accarezzandole la testolina ma la bimba ormai scalpitava per scendere dalle sue braccia e rifugiarsi in quelle di Giada.

-'amore non significa nulla'- cercava di rasserenarla la mamma con la voce rotta dalla rabbia.

Gioia avrebbe saputo prima o poi di non essere figlia di Piero ma non ora, non così, non da quella persona.

Giada non fece in tempo a portare Gioia e Gaetano nell'altra stanza che Piero inveì contro quella donna alzando la voce di svariati toni.

-'Non ti permettere mai più di dire una cosa del genere'- disse alzandosi di scatto dal divano e parandosi davanti a quella donna che aveva deciso di rovinargli la vita.

-'ho detto solo la verità'- si difese stizzita

-'Beatrice chiedi scusa e zittiti '- intervenne Francesco con la sua solita calma 

A volte lui e Piero proprio non sembravano fratelli. Come in quel momento.Il tenore sembrava una furia: occhi rossi, tono di voce elevato,gesti agitati. Francesco invece era calmo, o almeno lo sembrava agli occhi del fratello.

-'non ho intenzione di chiedere scusa, non ho mentito IO'- insistette lei marcando quell'io finale per ricordare a Piero quale grande bugia stava nascondendo al fratello e alla moglie.

Piero si rese perfettamente conto di ciò che quella donna voleva dire e non gli restò altro da fare che abbassare il capo e andare dalla moglie lasciando in salotto il fratello e Beatrice.

-'ma cosa minchia ti è preso, me lo spieghi??'- chiese  Francesco prendendola per un braccio e facendola sedere accanto a lui per poterci ragionare meglio e capire cosa balenasse nella testa della ragazza.

-'non ho detto nulla'- ripetè per l'ennesima volta scocciata -' se non la verità'

-'ad una bambina di tre anni,  si fuaddi?'- continuò Franz a chiederle sapendo che non avrebbe mai ottenuto alcuna risposta

Come poteva una donna colta e intelligente non capire la gravità di quanto appena detto? Si chiedeva Franz sperando che Giada non ce l'avesse con lui.

-'prima o poi lo saprà'- si giustificò con fare superficiale 

-ma non da te e non in quel modo e poi è ancora piccola per sapere la verità. Proprio non riesci a capire?'- chiese scocciato Francesco preferendo non continuare la discussione.

Intanto Piero raggiunse Giada nella camera di Francesco. 

Da fuori la porta si sentiva Gioia piangere. Un nodo gli strinse la gola e gli occhi si bagnarono di lacrime.

Entrò in punta di piedi, Gaetano stava in un angolino osservando la sorella piangere tra le braccia della mamma.

-'papi non è mio'- ripeteva singhiozzando la bimba

-'papà è tuo e di Gaetano'- le rispose Giada alzando gli occhi rossi di rabbia mista a dolore e scontrandosi con quelli di Piero.

-'Tia Bea ha detto...'-cercò di dire la bimba

-'ha detto una cosa non vera amore di papà'- la interruppe Piero avvicinandosi per prenderla in braccio

Gioia si lanciò tra quelle braccia forti che sapevano di protezione, di affetto, di casa mentre Giada prese tra le sue Gaetano che cercava di dire la sua con svariate paroline sconnesse.

-'io sarò per sempre tuo e tu per sempre mia'- spiegò Piero alla bimba con dolcezza lasciandole tenere carezze sulla schiena per farla calmare.-'quando sei stata poco bene io ti ho aiutato a guarire, ricordi?'- chiese Piero

La bimba annuì. Ricordava che la mamma le disse che il papà era stanco perchè aveva fatto tanto per farla stare bene.

-'quindi è come diciamo io e mamma, e sarà per sempre così'-

-'io tono tua?'- chiese Gioia per conferma

-'ed io tuo, per sempre'- 

A quelle parole la bimba si calmò 

-'papi mi canti glande ammole?'- chiese la piccola tirando su con il nasino

Piero la strinse ancor di più tra le sue braccia e le sussurrò le prime note.

Bastarono poche note e Gioia si addormentò insieme a Gaetano, anche lui esausto a causa del pianto isterico della sorella che aveva dovuto sorbirsi .

Giada sistemò Gaetano nel lettone dello zio e lasciò Piero fare altrettanto con la bimba per poi risolvere un'urgenza con la pseudo cognata.

Si recò impettita in salotto dove sapeva di trovare Franz e la ragazza.

-'Dobbiamo chiarire alcuni punti io e te'- richiamò l'attenzione  dei due che si alzarono dal divano ma rivolgendosi in particolare a Beatrice.

Franz la guardò preoccupato, non aveva mai ascoltato Giada usare un tono così duro.

-'ti rispetto come persona perchè sono fin troppo educata e accetto la tua presenza perchè mio cognato ha deciso di dividere la sua vita con te ma stai lontana dai miei figli. Evita quanto più possibile di rivolgere la parola a Gioia e Gaetano. Francesco è libero di stare con chi vuole ma io ho il dovere di difendere i miei figli'- chiarì Giada con voce ferma e sguardo infuocato davanti ad un Francesco mortificato e una Beatrice stupefatta.

Quest'ultima l'aveva vista sempre come l'agnellino accondiscendente, come la moglie che aspettava il marito tornare dai suoi infiniti viaggi, come la mamma sempre disponibile a sopperire la mancanza del papà e non si sarebbe mai aspettata quella reazione.

-'Mi spiace Già, abbiamo già chiarito'- intervenne Francesco per sedare l'animo della cognata ed evitare eventuali uscite della ragazza che potevano infervorare ancora di più la già precaria situazione.

-'i figli sono i miei, dovevo chiarire io'- disse risoluta Giada -' e per quanto mi riguarda, chiederò a Piero di portarci in albergo.'- concluse senza mai distogliere lo sguardo da quello di Beatrice 

-'dai Già, ti prego. E' stato un errore chiarito e sistemato'

-'mi spiace'- si limitò a dire mentre si voltava scontrandosi con lo sguardo di Piero che intanto aveva raggiunto la moglie in salotto temendo il peggio e aveva quindi assistito a tutta la scena.

-'Piè desidero stare con i bimbi e con voi, non andate in albergo per favore.'- si rivolse al fratello con sguardo supplichevole 

-' Se Piero vuole restare qua è libero di farlo, io e i miei figlio no'- chiarì ancora Giada guardando il marito che continuava a tacere

-'Francesco è meglio così, anche la bimba è agitata. Non lasciamo Bologna ma in albergo stiamo più tranquilli. Puoi vedere i bimbi quando vuoi'- lo rasserenò il tenore

-'ovviamente solo tu'- specificò Giada mentre raccoglieva  i giochi dei bimbi sparsi a terra per portarli in camera e riporli nella valigia.

-'Piè mi spiace'- ripetè Francesco davanti a Beatrice che impassibile assisteva alla scena

-'Lo so Francè ma dammi il tempo di calmare Giada. Lei non ce l'ha con te'- disse Piero alzando il tono per farsi sentire da Beatrice, l'unica artefice di tutto.

Giada ne ha dette quattro a Beatrice. Servirà a farla stare lontana da Piero e dai figli?

E Franz? Aprirà mai gli occhi sulla vera natura di Beatrice?

Di Piero non ho considerazioni in merito...

grazie a tutte voi per i commenti, le stelline, le letture.

Un abbraccio 


1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora