Dopo la festicciola, i due colleghi di Piero decisero di tornare alle loro vite per godersi quei due mesi di meritato riposo dopo sei mesi di tour; i genitori di Piero restarono a Napoli solo il giorno dopo prima di ritornare in Sicilia; lo stesso fu per Franz e Ilaria, desiderosi di tornare a Bologna e continuare i preparativi del matrimonio.
Tutti volevano spupazzarsi i piccoli Barone ma tutti si resero conto che Giada non si sentiva ancora bene quindi decisero di desistere dal loro intento permettendo alla donna di ritornare alla sua normalità. Sarebbero tornati a Napoli per stare con Piero e la sua famiglia più in là, quando Giada si sarebbe ripresa.
Passarono alcune settimane da quella festicciola intima, Celeste intanto cresceva circondata dall'amore dei nonni materni che se la spupazzavano non poco e dall'amore di quelli paterni costretti a godersela unicamente da uno schermo piatto a causa della lontananza.
Cresceva circondata dalle coccole di Gaetano e Gioia che, grazie a Giada e Piero, avevano accettato la presenza della sorellina nella loro vita con serenità e soprattutto senza quelle piccole gelosie che avevano caratterizzato i primi giorni di vita di Celeste.
Ma più di tutto cresceva sotto lo sguardo amorevole di Piero che si godeva ogni smorfietta della piccina, la osservava per minuti interi mentre dormiva, aveva assistito alla caduta del moncone ombelicale di Celeste spaventandosi non poco per poi essere rassicurato dalla moglie, era diventato un esperto nel cambio dei pannolini imparando fin da subito che la sua piccina aveva una presa diretta tra la poppata e la necessità di cambiare poi il pannolino, era stato anche artefice del primo bagnetto di Celeste rendendo Gioia e Gaetano protagonisti attivi.
Discorso a parte era per Giada, dolorante e sofferente, non riusciva ancora a compiere i gesti più semplici di una mamma come cambiare il pannolino o vestire la piccina. Anche prenderla dalla culla era per lei un gesto particolarmente difficile e doloroso a causa dei dolori al basso ventre che non accennava a darle tregua. La notte ormai non riusciva a dormire più di due ore a causa delle poppate della figlia e durante il giorno la situazione non era tanto diversa, anzi alle esigenze di Celeste si sommavano quelle di Gioia e di Gaetano.
Piero aveva assunto una donna delle pulizie per liberare Giada da quell'incombenza , tentava in ogni modo di alleggerire le faccende della moglie anche con i figli nonostante loro si rivolgessero sempre alla mamma per qualsiasi cosa: avevano trascorso mesi interi soli con Giada ed erano quindi abituati a ricorrere sempre a lei.
Dimagrita, trasandata, stanca, non riusciva a riprendersi da quel parto così lungo e così difficile e a farne le spese maggiori era il suo rapporto con Piero.
Il tenore non mancava mai di una carezza tenera, un bacio dolce, un abbraccio protettivo senza mai andare oltre a causa delle resistenze di Giada che non riusciva proprio a lasciarsi andare, nulla di paragonabile alla passione che li aveva travolti dopo la nascita di Gaetano.
Arrivò il giorno del controllo dal ginecologo. Lasciarono i più grandi ai nonni mentre la piccola la portarono con se.
Mentre il medico visitava approfonditamente Giada scambiando non poche chiacchiere con lei, Piero aspettava pazientemente fuori con Celeste che dormiva beata nella carrozzina.
Dopo la visita,il ginecologo fece accomodare anche il tenore nel suo studio per parlare con entrambi.
-'i punti si sono chiusi'- esordì il medico con viso preoccupato
-'ma cosa c'è che non va, dottore?'- chiese Piero interrompendolo in maniera quasi brusca
-'ci sono alcuni sintomi che ancora devono passare come quell'eruzione cutanea sulle braccia e poi hai le gambe gonfie e arrossate. Inoltre le perdite non accennano a diminuire '- elencò il medico mentre si lavava le mani
-' cosa possiamo fare per aiutarla?'- domandò ancora Piero mentre Giada restava in silenzio fissando a guardare un punto indefinito della scrivania che aveva davanti.
-'deve riposare e mangiare sano, medicine non ne può assumere a causa dell'allattamento. Però per l'eruzione cutanea posso consigliarle una pomata alle erbe che rinfresca la pelle'- spiegò il dottore guardando Piero ma indicando Giada facendogli intuire che c'era dell'altro ma che non voleva parlarne davanti a lei.
Quando finì la visita, Giada uscì insieme a Piero che spingeva la carrozzina prima di fermarsi di botto
-'amore rientro un attimo, ho dimenticato il cellulare sulla scrivania'- si scusò il tenore rientrando nella stanza del medico e lasciando la moglie nel corridoio accanto alla carrozzina.
-'Dottore'- si palesò Piero-'mi dica'-
-'mi preoccupa Giada, questa è la terza gravidanza ma non l'ho mai vista così assente. Tu non hai notato nulla di strano a casa?'- domandò diretto il medico
Piero fece mente locale e si, aveva notato parecchi atteggiamenti strani di sua moglie ma li aveva catalogati come 'atteggiamenti normali' dovuti allo stress del parto. Elencò sinteticamente questi atteggiamenti tipo tenere Celeste tra le braccia il tempo necessario per poi riporla nella culletta, oppure non farsi coinvolgere dai momenti euforici dei figli o ancora non lasciarsi andare alle sue coccole che Giada aveva sempre amato.
-'Fossi in te parlerei di più con Giada'- consigliò il medico confondendo il tenore -'temo stia subendo una lieve forma di depressione post-partum, normale e per nulla preoccupante ma solo se presa in tempo.'-
Piero guardò sconvolto l'uomo davanti a se, prima di dare voce ai suoi pensieri.
-'io non le faccio mancare nulla, non sto neppure lavorando in questo periodo e la desidero, minchia se la desidero ma lei mi rifiuta. E' lei a rifiutare me'- vomitò d'un fiato il narese giustificandosi dopo essersi sentito attaccato ingiustamente
-'io non ho affatto insinuato che sia tu a farle mancare qualcosa e non dubito dell'amore che hai per lei, si nota.'- lo rasserenò il medico poggiandogli una mano sulla spalla per rincuorarlo -' Ti sto solo dicendo che Giada stavolta la sta prendendo davvero male. DI sicuro ad incidere è stata la difficoltà del parto, il dover fare un cesareo d'urgenza dopo due parti naturali, forse starà pure smaltendo tutte le difficoltà affrontate in questa gravidanza.'- si lasciò sfuggire il ginecologo ben consapevole di tutti i problemi che Giada aveva dovuto affrontare nei nove mesi di gestazione -'Piero non so le precise cause scatenanti ma ti sto mettendo in guardia su un malessere di tua moglie che non va trascurato affatto'. - concluse
Piero , annientato e spaventato da quelle parole, fece ritorno da Giada trovandola dove l'aveva lasciata.
-'recuperato il cellulare?'- chiese la donna cullando la piccola che stava per svegliarsi per la poppata
Piero non rispose e l'abbracciò forte, così, all'improvviso, senza una precisa motivazione. Giada si lasciò abbracciare ma senza ricambiare quella morsa, atteggiamento che Piero non si lasciò sfuggire.
Saliti in auto, il tenore propose una deviazione
-'vogliamo andare al parco? Oggi è una bellissima giornata'-
-'Celeste ha bisogno di mangiare, magari puoi andare con Gioia e Gaetano'- rilanciò la donna
Piero decise di accostare , fermare l'auto, slacciare la cintura di sicurezza e voltarsi verso la moglie prendendole il viso tra le mani.
-'voglio stare con te, come fai a non capirlo?!'- chiese fissando i suoi occhi nocciola in quelli ugualmente nocciola della moglie.
Le cose sembrano più complicate del previsto per Giada e la sua ripresa post-parto.
Come reagirà dinnanzi a questa richiesta di suo marito?
Grazie a tutti di tutto.
Un abbraccio
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1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)
RomancePrima Parte di un lungo sequel Una famiglia che ama e dalla quale è amato, una carriera che va a gonfie vele, degli amici su cui poter contare sempre...una vita perfetta. Ma la perfezione non esiste!