Capitolo 37

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La mattina seguente Giada si svegliò sentendo un peso sulle gambe, cercò di spostarsi quando sentì un mugugno.

Aprì gli occhi e si scontrò con lo sguardo assonnato di Piero, intuì che aveva dormito ai piedi del divano, accanto a lei.

-'che ci fai qui?'- chiese fredda e distaccata

-'non riesco a starti lontano'- confessò lui guardandola con volto triste

Giada si bloccò davanti a quella visione, amava il volto di Piero e tutte le espressioni che esso assumeva. Anche ora lo amava tant'è che  si lasciò andare ad una carezza.

Anche per lei era difficile stare lontano da lui ma non riusciva a fare altrimenti.

Piero chiuse gli occhi beandosi di quel leggero e familiare tocco fino a quando la moglie non si allontanò.

-'Giada ti prego, ho bisogno di te'- le disse mentre le si parava davanti 

Lei prese un enorme sospiro

-'sai cosa mi fa più male?'- chiese davanti a un Piero che si limitò al diniego

-'che tu me lo abbia tenuto nascosto. Di sicuro non me lo avresti mai detto. Avrei vissuto una vita di bugie.'- 

-'avevo paura di perderti'- spiegò il tenore

-'mi stai perdendo comunque Piè'- disse Giada alzandosi da quel divano e recandosi in cucina per preparare il consueto caffè del mattino.

Piero la seguì

-'non voglio perderti Giada'- ripetè

-'Piero lasciami in pace'- sbuffò Giada continuando a preparare la colazione, il tenore decise di lasciarla perdere e andarsi a preparare

I bambini si svegliarono di lì a poco, fecero insieme colazione per poi mettersi a giocare  tutti insieme.

Piero cercò più volte  il contatto con Giada, la sfiorava, l'accarezzava, la osservava con amore e Giada aveva notato questo suo atteggiamento.

Era combattuta, da un lato desiderava lasciarsi andare a quei leggeri tocchi e trasformarle in carezze passionali ma dall'altro lato ripensava a Beatrice godere di quelle stesse carezze e una rabbia le montava in maniera indescrivibile.

Persa in questi pensieri si alzò di scatto dal divano con gli occhi traboccanti di lacrime e si recò nella camera da letto.

Piero, stranito da questa reazione la seguì ed entrato in camera la trovò indossare le scarpe

-'Dove vai?'- chiese spaurito temendo la risposta

-'ho bisogno di andarmene da qui, posso chiamare i miei e chiedere di occuparsi dei bambini se tu non te la senti ma io ...' - e lasciò cadere la frase scontrandosi con gli occhi rossi di lacrime di Piero -' io ho bisogno di uscire da questa casa'-

-'non puoi dire sul serio'- rispose il tenore pietrificato - 'non puoi andartene di casa e lasciare me e i bimbi'- concluse per poi scoppiare in un pianto a dirotto e cadendo in ginocchio davanti a Giada -'non puoi andartene Già'- disse singhiozzando -'non so vivere senza di te'- continuò sconnesso-'ti prego '- pregò la moglie restandole in ginocchio mentre lei era  pronta per andarsene.

Piero stava perdendo sua moglie, l'aveva anzi persa quella notte a Roma. Un vuoto lo stava divorando, non sentiva più il cuore battere e tratteneva il fiato non respirando. Era inutile vivere senza sua moglie, senza la donna che lo aveva reso padre, marito, uomo.

Giada si allontanò da quell'uomo distrutto , in salotto salutò i bimbi con un bacio rassicurandoli che sarebbe tornata presto ed uscì.

Non aveva alcuna meta precisa, aveva bisogno soltanto di uscire da quella casa, di non respirare la stessa aria di Piero, di non doversi scontrare ogni volta con i suoi occhi profondi, innamorati ma traditori, di fare chiarezza nel cuore ma ancor più nella mente.

Amava Piero, questo era fuori discussione. Lo amava come mai aveva fatto prima, di un amore che non aveva provato neppure con Luigi. Quello di Piero era un amore maturo ma passionale, profondo e coraggioso. 

Per lui aveva sfidato la famiglia di Luigi che non voleva che lei si rifacesse una vita, per lui aveva accettato le critiche di mezzo mondo incassando commenti volgari ed offensivi da parte di gente pressappoco sconosciuta,a  lui aveva affidato la sua vita e quella di sua figlia, con lui si era rimessa in gioco dopo un matrimonio finito troppo presto.

Al suo fianco aveva scoperto il vero significato della parola 'gelosia': sapeva perfettamente che suo marito era l'oggetto del desiderio di decine di ragazzine e di donne, sapeva perfettamente che molte di esse di sicuro provavano piacere pensando di avere lui accanto al posto della loro mano, sapeva perfettamente che era oggetto di invidia e di commenti sgradevoli di molte #ilvolovers.

Al suo fianco aveva scoperto il vero significato della parola 'protezione': i suoi abbracci sapevano di casa, di sicurezza. Quando stava tra le sue braccia sentiva di essere forte, di poter sfidare tutti gli ostacoli che le si ponevano di fronte, di poter superare tutte le prove che la vita le metteva sul cammino.

AL suo fianco aveva scoperto il vero significato delle parole 'perdono' e 'comprensione': aveva capito le sue lunghe assenze dovute al lavoro, aveva capito l'invadenza delle fan, aveva capito la stanchezza dovuta ai fuso orari e agli impegni infiniti; aveva perdonato allontanamenti volontari e tradimenti ingiustificabili.

Ma ora era diverso. Ora non ci riusciva. 

In passato non conosceva la donna con la quale lui l'aveva tradita, non aveva un volto , ne un nome ed era difficile immaginarlo a baciare un 'altra donna ma stavolta era diverso. 

C'era un nome, un volto, una donna che lei conosceva. Nella mente si susseguivano immagini dove si baciavano, dove  lei godeva delle sue carezze, dove lei gemeva sotto il suo tocco invocando il suo nome, dove lei gli riservava le migliori carezze facendolo godere come lei forse non aveva mai fatto in questi anni.

Furono questi i pensieri di Giada mentre vagava tra le strade di Napoli , circondata da gente sconosciuta , odorando profumi nuovi, godendo del tiepido sole che la città quel giorno aveva deciso di donarle, un sole che riscaldava la pelle ma non il cuore. 

Quello era freddo, chiuso, insensibile a tutto dove solo il dolore e la rabbia la facevano da padrone.

Regalo di fine anno, spero gradito anche se non è proprio un capito felicissimo

Buona fine e buon inizio anno a tutti voi che condividete con me l'amore per la lettura e la scrittura. Possa il 2017 realizzare i vostri sogni.

Grazie per aver condiviso con me e i miei personaggi parte di questo anno, su wattpad ho conosciuto delle meravigliose persone che impreziosiscono la mia vita. 

Un abbraccio a tutti, ci si risente l'anno prossimo :) 




1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora