Capitolo 24

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Il giorno dopo fu il giorno delle partenze, in mattinata partì Franz.

-'Ciao Gioietta mia'- la salutò il bolognese di adozione abbracciandola

-'tio tove vai?'- chiese la piccina con il musino arricciato

-'Devo tornare a Bologna ma ti prometto che ci rivediamo presto. Non ti molla più zio Fra'- le spiegò lo zio con fare rassicurante.

-'tio vollo venile co te'- disse la bimba mentre stringeva le sue piccole braccia attorno al collo dello zio che proprio non trovava la forza di staccarsene.

-'Dai Gioia, zio deve andare'- intervenne Giada prendendo in braccio Gioia e provocandole lamentele

-'e poi partite con me stasera così domani papà ti porta a visitare le mucche e a vedere come fanno la cioccolata' - tentò di arginare il papà

Gioia gli rivolse il più bello dei sorrisi

-'la cioccolataaaa'-ripetè incantata la bimba facendo ridere di gusto lo zio e i genitori

-'si , la cioccolata golosona di papà'- e allargò le braccia per accogliere la figlia 

Fu il turno di Gaetano, più sereno della sorella.

-'Ciao Tanuzzo'

Il bambino gli sorrise come faceva sempre quando lo chiamavano con il tipico accento siciliano

-sarà un siciliano doc anche se cresce tra i napoletani'- sentenziò Franz mentre lo sistemava dentro al box

-'qualcosa da dire contro i napoletani?'- chiese fintamente offesa Giada

-'assolutamente no, so tropp bell e napulitan'- la beffeggiò Franz sfoggiando un napoletano stentato

-'so gent e cor'- aggiunse lei

-'core ngrato'- concluse Piero rifacendosi ad una nota canzone cantata da lui e dai suoi colleghi.

Prima di andare via, Franz strappò al fratello e alla cognata la promessa di fermarsi due giorni a Bologna prima di tornare a Napoli, di ritorno dalla Svizzera.

Dopo pranzo fu la volta della famiglia Barone di recarsi in aeroporto per partire alla volta di Ginevra. 

In aeroporto alcune ragazzine riconobbero Piero e gli si avvicinarono per la consueta foto e un video di saluti. Intanto Gioia scalpitava nel passeggino nel vedere il papà lontano da lei.

-'quanno viene papi?'

-'verrà subito'- rispose sorridendo Giada poichè ben conosceva la gelosia della figlia nei confronti del papà a differenza di Gaetano che si mostrava un bimbo molto tranquillo e per nulla incline a quel sentimento. 

Forse era ancora piccolo per capire? O semplicemente essendo maschio non si ingelosiva nel vedere il papà circondato da belle ragazzine, magari tra qualche anno anche lui avrebbe scalpitato in quelle situazioni non per gelosia ma per il puro piacere di essere coccolato dal gentil sesso come capitava con il padre.

Il viaggio in aereo fu piacevole, Gioia eccitatissima non fece altro che guardare fuori dall'oblò facendo mille e più domande a Piero che gli sedeva accanto. Gaetano passò parte del viaggio a dormire . Piero di tanto in tanto si voltava verso Giada con un sorriso stampato in faccia, felice di avere con lui la sua famiglia.

Arrivati a Ginevra, trovarono un taxi ad attenderli. Michele aveva pensato ad ogni cosa.

Arrivarono in albergo trovando nel salotto accanto alla hall Ignazio con Barbara.

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora