Dopo un pomeriggio intero al parco, decisero di cenare insieme. Ovviamente senza Beatrice.
Era l'ultima sera che Piero trascorreva a Bologna, il giorno dopo avevano l'aereo per Napoli nel primo pomeriggio.
Fu una cena tranquilla, nessuno fece riferimento a Beatrice ne a quello che era successo il giorno prima.
Dopo la cena si concessero un gelato tutti insieme prima di tornare chi in albergo, chi a casa dove ad aspettarlo c'era Beatrice.
-'non vedo l'ora che arrivi venerdì'- disse Piero mentre nel lettone abbracciava Giada
-'pure io, due giorni solo per noi. Sembra un sogno'- rispose Giada con sguardo sognante
-'ne abbiamo bisogno'- confermò mentre la accarezzava .
La desiderava ma entrambi i bambini dormivano nelle cullette accanto al letto, quella sera erano particolarmente agitati e Giada preferì portare le cullette nella loro stessa camera piuttosto che farli dormire nella camera adiacente.
-'Piè ti prego'- ansimò Giada sottovoce
-'non voglio fare l'amore con te, non saprei trattenere i miei gemiti ma voglio amarti comunque'- disse Piero mentre con una mano scendeva verso l'intimità della moglie.
La stuzzicò fino a quando Giada non raggiunse l'apice del piacere mordendo le labbra per non urlare. Quando ebbe vissuto anche l'ultimo sussulto, si voltò verso due profondi occhi color nocciola
-'sei bellissima quando ridi'- si complimentò Piero guardandola con quel solito sorrisino che Giada metteva dopo aver goduto
-'merito tuo. Mi mancano questi nostri momenti'-
-'sono stati giorni frenetici amore mio ma torneremo alla nostra normalità e non te li farò più mancare'- promise il tenore baciando il volto della moglie con tanti piccoli baci prima di stringerla a se
-'Piè'- lo chiamò lei dopo qualche minuti di silenzio
-'si'- rispose con la voce leggermente incrinata dal sonno
-'non ci separeremo mai più, vero?'- chiese con un fil di voce
Piero si destò appoggiando la testa su un braccio piegato per poterla guardare negli occhi nonostante la stanza fosse illuminata soltanto dal fioco bagliore della lucina per la notte dei bambini
-'certo che no, amore mio'- rispose sicuro di se Piero promettendo a se stesso che avrebbe fatto l'impossibile affinchè Giada non venisse mai a conoscenza di quel bacio tra lui e Beatrice.
Un bacio che poteva metter fine alla loro storia.
Strinse ancora più forte il corpo di Giada e si addormentarono.
Il giorno seguente, Giada stava sistemando le valigie quando si rese conto di aver dimenticato a casa di Franz i bracciali dei bimbi contro la nausea.
-'Piè ho scordato da Franz i braccialetti per la nausea da viaggio dei piccoli'-
-'lo chiamo e chiedo di portarceli'
Durante la breve chiamata però Franz avvisò di non avere abbastanza tempo per tornare a casa e recuperarli quindi invitò il fratello a recarsi egli stesso a casa rassicurandolo che la portinaia aveva le chiavi di riserva per farlo entrare.
Consumato un veloce pasto nel ristorante dell'albergo dove avevano alloggiato, Piero con moglie e figli si recarono da Franz per recuperare i braccialetti.
Salì solo Piero lasciando Giada ad aspettare nel taxi. Era certo che ci avrebbe impiegato pochi minuti. Non sapeva che nell'appartamento di Franz c'era Beatrice che quella mattina non era andata a lavoro.
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1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)
RomansaPrima Parte di un lungo sequel Una famiglia che ama e dalla quale è amato, una carriera che va a gonfie vele, degli amici su cui poter contare sempre...una vita perfetta. Ma la perfezione non esiste!