Capitolo 91

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Lorenzo fece partire una telefonata verso l'ultimo numero che aveva nel registro delle chiamate ricevute.

''Buongiorno''- salutò il tenore stupito da quella chiamata

''Buongiorno a te , Piero. Scusami se ti disturbo ma volevo parlarti un attimo''

''Se si tratta di ciò che è successo prima, preferisco di no''- 

''e invece faresti bene ad ascoltarmi''-lo rimbeccò il maestro che continuò a parlare senza attendere il beneplacito di Piero -'' Giada mi ha spiegato cosa è successo e forse è opportuno che ti spieghi davvero come sono andate le cose visto che io c'ero''- 

''mia moglie aveva dato appuntamento anche a te sotto al portone per tradirmi? Pessima organizzazione, glielo devo proprio dire''- lo interruppe Piero vomitandogli addosso tutta la rabbia che aveva nei confronti della moglie che lui riteneva fedifraga.

''non riesco a credere alle mie orecchie''- sospirò pesantemente Lorenzo -''potrai pure essere il padre dei figli di Giada ma proprio non la conosci''- accusò adirato 

''ma come minchia ti permetti eh?''- chiese furioso Piero

''tua moglie non c'entra nulla'' - rispose il maestro raccontando poi ciò che realmente era successo quel giorno -'' avevo dimenticato il cellulare a casa vostra e sono tornato indietro per recuperarlo quando sotto la portone ho visto quell'uomo sovrastare tua moglie, bloccarla al muro nonostante lei cercasse di divincolarsi.Quel bacio è durato la frazione di un secondo ed è stato interrotto da un sonoro schiaffo di Giada che piangeva disperata preoccupandosi della tua reazione''- raccontò d'un fiato Lorenzo -''ed ora capisco perchè era preoccupata per te e non per lei che era stata oltraggiata''- concluse 

Dall'altra parte Piero si sentì mancare, dovette appoggiarsi al muro per non ritrovarsi a terra.

Francesco aveva da sempre avuto ragione, addirittura Ignazio aveva capito quale fosse la verità. Solo lui no. Solo lui, accecato dalla gelosia, aveva totalmente travisato quelle foto. La moglie era vittima quanto lui di quel gesto di Stefano. Giada era anche la vittima  della folle gelosia del marito.Si sentì morire.

Davanti a quel silenzio, Lorenzo decise di dargli l'ultima stoccata

  ''la cosa su cui dovevi puntare l'attenzione non era il tradimento inesistente di tua moglie ma come sia possibile che un bacio durato pochissimo sia stato immortalato''- fece riflettere permettendo alla mente di Piero di formulare una teoria alquanto sconcertante. 

C'era qualcuno dietro a tutto questo, qualcuno che voleva ferire lui e la moglie, che voleva la loro separazione, che voleva esattamente ciò che Piero gli aveva servito su un piatto d'argento.

Quanto coglione era in quel momento?? Se lo chiese infinite volte in quel frangente così breve eppure così ricco di pensieri; pensieri interrotti ancora una volta dal maestro

''io non so come farai a farti perdonare da Giada ma sappi che qualora ci riuscissi saresti di nuovo un uomo invidiato.''

A quelle parole , Piero si destò ricordandosi che lo stesso Lorenzo ci aveva provato con la moglie

''scommetto che tu saresti il primo ad invidiarmi?''- chiese con voce incolore

''ovvio che si''- ammise candidamente l'uomo -''non ti nego che Giada attira, e non parlo solo per il fisico che pur non essendo da modella mostra con naturale disinvoltura. Parlo della sua dolcezza, della sua bontà. Parlo di come ama i figli ma soprattutto di come ama te.''- disse con voce tremante -'' e proprio perchè ti ama che ho capito di non avere possibilità con lei. Peccato che tu proprio non ti sia reso conto di questo amore''

''stalle lontana''- marcò il territorio Piero mentre dentro gli si torcevano gli intestini nel sentire le parole che quell'uomo rivolgeva a sua moglie

''solo perchè non ho speranze con lei, nessuno ne ha se non tu''

Dopo quella chiamata Piero prenotò il biglietto aereo per Napoli per il giorno dopo.

Ora più che mai doveva tornare a casa e farsi perdonare dai figli e dalla moglie. Già, Giada. Quanto dolore le stava infliggendo con il suo comportamento? Avrebbe dovuto davvero fare appello a ogni idea potesse venirgli in testa per farsi perdonare da quella donna.

La sera chiese a Franz di cenare insieme, aveva bisogno del fratello.

-'domani torno a casa'- esordì Piero spiazzando Franz durante la cena 

-'finalmente ti sei convinto'- lo rimbeccò 

-'avevi ragione su tutto, sono stato uno stupido'-ammise Piero con voce bassa

-'solo stupido?'- sottolineò Francesco con un mezzo sorriso -'e sentiamo un pò , cosa ti ha fatto cambiare idea su tua moglie?'

Piero raccontò della chiamata di Lorenzo e disse della novità che Giada portava dentro di se.

Gli occhi di Francesco gli si illuminarono nel sapere che Giada era in attesa. 

Meritava quel dono dopo la perdita del loro bambino settimane fa, meritava quel dono perchè poteva essere il collante per il riavvicinamento con suo al fratello, meritava quel dono perchè Giada era nata per essere mamma.

Il giorno seguente, Piero era un mix vivente di emozioni.

Era eccitato nel rivedere i figli, era preoccupato dalla reazione di Giada, era speranzoso circa il suo perdono, era nervoso nel dover dare le sue più sentite scuse a Giada per come si era comportato in quelle ultime due settimane.

Per il suo ritorno aveva pensato a tutto: aveva comprato dei regali a Gioia e Gaetano, aveva comprato una tutina a tinta neutra per il pargolo in arrivo, aveva comprato un anello per Giada  e infine aveva prenotato una romantica cena per lui e la moglie a Marechiaro. 

Tutto era pronto. Tutto tranne il cuore di Giada!

Giunto a Napoli, prese un taxi per giungere a casa dove vi entrò senza problemi avendo la sua copia di chiavi. Il salotto era deserto. Le voci provenivano dalla cucina.

Depose valigia e regali ai piedi del divano e si diresse in cucina. Lì vide Giada di spalle che imboccava Gaetano per la sua merenda e Gioia fare i suoi discorsi insensati circa delle bambole.

-'mami devo curalle tutte sennò tanno male'- disse la bimba a bocca piena

-'SI, Gioia le curiamo tutte ma ora mangia'- rispose la donna con voce stanca

Piero ebbe un sussulto nel sentire la voce della sua donna così debole. Ebbe il timore che stesse male e il suo pensiero andò immediatamente alla creatura che portava in grembo. Stavolta l'avrebbe protetta, non avrebbe mai permesso che Giada perdesse anche quest'altro figlio.

Lo doveva a Giada, lo doveva alla creatura persa e a quella in arrivo, lo doveva a se stesso.

Gioia continuò a sparlare quando intercettò gli occhi di Piero.

-'papi, il mio papi'- esordì festante

-'Giò dopo lo chiamiamo se vuoi'- tentò di calmarla Giada mentre puliva il musetto di Gaetano che aveva finito di mangiare

-'no, papi è qui, il mio papi'- ripetè scalpitante per poter scendere dal sediolone e indicando un punto dietro le spalle di Giada.

A quel punto la donna si voltò e incrociò lo sguardo stanco ed emozionato del marito.

Quale sarà la reazione di Giada?

Piero riuscirà a farsi perdonare ora che è tornato a Napoli?

A voi i commenti.

Grazie di tutto

Un abbraccio

1.Sono qui, vivimi - (sequel E Sei Splendida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora