Dark Animals and Bright Lovers (Part 6)

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Ultima parte del primo capitolo di Labyrinth! Ditemi che ne pensate! Stay tuned!! 😊😊

La strada era incredibilmente un deserto, quella sera, in quella zona della città. Una moto passava velocissima, il motore che rombava a tutto gas, squarciando la calma apparente, e sfrecciando solitaria. Il colore del motociclo, che si confondeva col buio circostante, era però visibile grazie ai fanali, illuminanti come fari. Blu scuro, quasi nero, era il colore.
 
Una coppia era al comando della moto. Lui, in tuta e casco, e lei, con tacchi 12 e spacco vistoso che si librava nell’aria; i due si erano improvvisati esperti motociclisti, mentre compivano evoluzioni e derapate. 
 
Erano loro i possessori della notte.
 
«Quanto vogliono mettersi in mostra, quei due?» sbuffò Allison Argent alzando gli occhi, chiusa in una Ford dall’andatura media, al sicuro, insieme al suo ragazzo Isaac, entrambi che cercavano inutilmente di stare dietro alla moto che li aveva quasi seminati.
 
«Non ne ho idea. Aiden con quella moto pensa di essere un motociclista professionista, in più Lydia non è l’essenza dell’umiltà, no? Vogliono farsi il giro dell’intera città, poi arrivare al bowling e fare l’entrata spettacolare, sai, quella dove si tolgono il casco a rallentatore, scuotono i capelli, o gonfiano i muscoli» rispose lui ridacchiando.
 
«E noi li aspetteremo in macchina, fingendo indifferenza, e magari suonando anche il clacson a mo’ di rimprovero » propose Allison, sorridendo.
 
Gli occhi di Isaac si illuminarono, mentre si voltava un attimo verso la ragazza.
 
«Questa è una grande idea » disse lui, osservando Allison. Era così diversa, rispetto alla prima volta che l’aveva vista. Era definitivamente cresciuta, era più consapevole della sua forza, più donna.
I capelli lunghi, ormai arrivavano appena sopra le spalle, ed erano privi di onde o movimenti fluidi. Erano dritti, ordinati e perfetti.
 
«Grazie,ma sai che io per natura ho una mente brillante » si vantò la ragazza, stringendo dolcemente la mano di Isaac, e nel frattempo sistemandosi il trucco, osservandosi nello specchietto retrovisore, imitando il fare altezzoso di Lydia. 
Isaac rise di cuore, una risata simile per certi versi, ad un latrato. Era un ragazzo dolcissimo, con un sorriso strabiliante e un fisico decisamente atletico. Era anche un po’ più alto di Allison, con ricci biondi e sempre in disordine.
 
Il bowling era a pochi metri da loro, pieno di ragazzi pronti a divertirsi prima di tornare a scuola, desiderosi di avere un ultima serata di libertà.
Sotto gli occhi divertiti di Allison e Isaac, che avevano perfettamente posteggiato la macchina, stava avvenendo esattamente la “scena al rallentatore” che i due aspettavano. Lydia e Aiden erano così pieni di sé, a volte….
 
Allison sapeva, mentre lei e Isaac premevano il clacson, ridendo di cuore, che in realtà quella di Lydia era una maschera. Lei non era altezzosa, menefreghista o insulsa.
Era saggia, intuitiva, brillante e una banshee. Cosa che le aveva procurato un paio di problemi, uno dei quali era il rischiare di essere stritolata da un druido pazzo, appena l’anno prima, anche se la ragazza aveva comunque affrontato i suoi demoni, uscendone decisamente più forte.
 
«Cosa state facendo? Ci state rovinando l’entrata in scena» sbottò Lydia, quando Allison e Isaac scesero dalla macchina, parcheggiata proprio di fianco alla moto, con due sorrisi da prendi in giro.
 
«Per favore, entrata in scena! Io e Isaac avevamo previsto tutto, non credete mica di prenderci alla sprovvista, vi conosciamo troppo bene » sorrise Allison.
 
«Ma certo, la supercoppia che riesce a leggere nella mente delle persone » ribatté Aiden, mentre si toglieva la tuta. Il ragazzo indossava una maglietta bluastra, che dava risalto alla carnagione ambrata, e soprattutto metteva in mostra la muscolatura ben definita del ragazzo.
 
«Non ne siamo ancora in grado » obiettò Isaac
 
«Si si, d’accordo, basta parlottare, entriamo » Lydia terminò la discussione di fretta, entrando da vera vip nel locale.
 
Tutti gli occhi erano su di lei, Lydia Martin: capelli morbidi e fiammeggianti, labbra carnose, vestito rosa salmone e tacchi rossi da dodici centimetri. Non che Aiden fosse diverso: muscoloso, capelli corti, scuri e pieni di gel e quel tocco di fascino misterioso che aveva conquistato la rossa.
 
«Beh, stasera ho deciso di divertirmi e fare la spocchiosa primadonna » decretò lei, mentre si avvicinava alla cassa per ritirare le scarpe da indossare sulla pista.
 
«Era un avviso?» ridacchiò Isaac, che trovava ridicoli i comportamenti della ragazza.  Allison era così diversa, nel suo vestito blu cobalto, lungo fino alle ginocchia, un filo di mascara e un sorriso leggero.
 
«No, era una constatazione».  
 
«Basta, andiamo a sederci e iniziamo a giocare?» sbottò Aiden, che era impaziente per natura. Il ragazzo aveva conquistato subito Lydia, che dopo la rottura dolorosissima con Jackson, aveva trovato qualcuno che apprezzava.
Non amava, ovviamente. Apprezzava. Forse, fra qualche tempo, si sarebbe convinta di amare davvero il licantropo.
 
I ragazzi si sedettero sulle rigide poltroncine bianco e verdi del bowling, dopo aver cambiato le scarpe e ordinato patatine fritte e Ketchup in quantità industriali, che i due lupetti divorarono senza fare complimenti, sotto gli sguardi divertiti delle ragazze. La stanza venne riempita da un pesante odore di fritto.
 
Isaac iniziò a sentirsi un po’ a disagio. Le luci a intermittenza attorno a loro,  sommati ai neon luminosi sopra di loro, erano fastidiosi per la sua vista da lupo. Anche Aiden soffriva in silenzio, accanto a Lydia. Non voleva mostrare le sue debolezze, Aiden. A differenza del fratello era molto più soggetto a nascondere le sue emozioni.
  
Il volto del ragazzo, però era corrucciato e pensieroso, ma Lydia non se ne accorse.
 
Allison si rese conto che qualcosa nel suo ragazzo non andava.
 
«Isaac? Qualche problema?» chiese Allison preoccupata, mentre smangiucchiava patatine, persa in una conversazione sull’imperativo categorico di Kant iniziata dalla stessa Lydia, specchiando i propri occhi castani in quelli cristallini del ragazzo 
 
«Non so, è che non so giocare bene a bowling, e in più non sono sicuro che tutte queste luci in movimento mi possano far stare tranquillo…» confessò Isaac, con gli occhi bassi e il sorriso che improvvisamente era svanito dal volto del ragazzo.
 
«Beh, posso darti una mano, sono piuttosto brava» si alzò lei, mettendosi di fianco ad Isaac, e accarezzandogli i capelli ricci per tranquillizzarlo.
Allison sapeva che quella scena era già capitata, con un altro ragazzo qualche tempo prima, ma non era il momento di pensarci, dato che la storia era ormai archiviata da un pezzo, e poi lui stava già con qualcun altro, Kira nello specifico. 
 
Isaac si alzò per afferrare una delle sfere presenti, con Allison che provava a rassicurarlo, stando di fianco a lui.
Allison impugnò la palla, mano nella mano con Isaac.
 
Era lui il ragazzo che amava, ora. 
 
«Devi guardare dritto davanti a te. I birilli sono l’unico obiettivo, devi colpirli con tutta la forza che hai, capito? Non c’è altro, non ci sono le luci, i rumori, devi concentrarti, non è difficile per uno come te: i birilli sono i tuoi avversari, ok? Stendili…»
 
«Solo i birilli?» Isaac si voltò leggermente, sfiorando volutamente le labbra di Allison, il cuore che batteva un po’ più forte e le pupille che si allargavano. Il ragazzo poteva avvertire il respiro non più regolare della ragazza, sul suo collo.
 
«Si» sussurrò lei, stringendo la palla da bowling sempre più forte.
 
Il cuore le batteva a ritmi impossibili, e questo le succedeva solo con Isaac. Ogni volta che incrociava il suo sguardo, anche se erano stati insieme per tutto il giorno.
 
Isaac era la sua luce. Non sapeva come avrebbe potuto resistere senza quel adorabile lupo.
A volte non dormiva, la notte, Allison, per colpa di incubi, di attacchi d’ansia che la prendevano e la catapultavano in sensazioni orrende e spaventose, che la ragazza non aveva mai provato.
 
Il sacrificio che lei, Scott e Stiles avevano dovuto affrontare era stato facile all’inizio, ma poi quel orribile sensazione che nulla andasse per il verso giusto non li lasciò più.
Allison sognava la madre che si era suicidata per colpa del morso che non poteva sopportare, sognava la zia Kate, morta da un pezzo, che uccideva Isaac, sognava suo nonno che sparava al padre, sognava…..
 
«Als?» Isaac la guardò dolcemente, capendo il suo disagio. Era stata una benedizione per lui, andare a vivere dagli Argent.
 
Si sentiva più protetto, in un certo senso. In più Kira stava da Scott, colui che lo aveva ospitato dopo che Derek lo aveva cacciato dal proprio loft, e non voleva disturbarli.
 
«Volete tirare, o aspettate la prossima luna piena?» urlò Lydia sarcastica, dalle poltroncine.
 
Isaac strinse la mano della cacciatrice, pronto per lanciare la palla..
 
3…
 
2…
 
1…
 
La palla rotolò vigorosamente e velocemente, prima di infrangersi, demolendo, tutti i birilli. 
 
Strike.
 
«Sii!!» I due ragazzi si abbracciarono, felici. Allison si lasciò andare ad un balletto, e Isaac rise di cuore.  La mora si rivolse alla rossa con aria di sfida: «Vediamo se la banshee e il lupo ci battono», disse, dopo aver scambiato un tenero e veloce bacio con Isaac.
 
«Oh, ma è logico » si alzò Lydia, mollando le patatine e prendendo la sua palla da bowling in mano.
 
La concentrazione si poteva tastare, attorno a loro. Lydia non faceva mai nulla di intentato o sbagliato.
 
Lei era una campionessa nel bowling, così come nel pattinaggio, nel tiro con l’arco e in altri cinquanta sport diversi.
 
Eccola che si piegava per dare forza alla palla.
Due passi in corsa, con grazia…
La palla attraversò la corsia….
 
Strike.
 
«Visto, coppietta del cuore?» sorrise lei, fiera, tornando a sedersi.
 
«Adesso tocca ad Aiden, che sono certa ce la farà » si vantò Lydia, dando il pugno ad Aiden, che aveva ancora la bocca impastata di patatine. 
 
Il ragazzo mancò clamorosamente tre birilli, facendo perdere tristemente la ragazza più competitiva di Beacon Hills, sotto lo sguardo divertito di Allison e Isaac.
 
«Aiden, mi avevi confermato di essere un fenomeno nel bowling. Questa me la paghi…» sbottò Lydia, con le fiamme della sfida negli occhi.
 
La ragazza, fece tre strike di fila, ma l’intesa e la fiducia di Allison e Isaac decisamente ebbero la meglio.
 
«Abbiamo vinto, siamo grandi!» proclamò la Argent, mentre Isaac la abbracciava.
 
Era una piccola conquista per lei, aver vinto una semplice partita a bowling, ma per chi soffre, anche le piccole conquiste possono sembrare grandi imprese.
 
La ragazza non smise di sorridere per tutta la serata, finita poi  con una coppa di gelato al cioccolato al bar del bowling, e un bacio sotto casa Argent, dopo aver deriso un po’ Lydia e Aiden.
 
Finalmente, pensò Allison, dopo qualche ora rannicchiata nel suo letto, stanca, ma soddisfatta, dopo troppo tempo, la serenità aveva preso piede di nuovo nella sua vita. 

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