Dark Animals and Bright lovers (part 1)

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Hola!
Allora, questa fic è stata ispirata dalla puntata Motel California, e avrà penso la stessa atmosfera, se non peggio.  Il pack lavorerà insieme, ci sarà un viaggio fino in Messico, e gli sterek... beh, loro intraprenderanno lentamente, ma inesorabilmente un rapporto che va dall'amicizia a qualcosa di più.
Commentate la storia ( che sto completando velocemente e partecipa ai wattys2017), e niente, votate! Stay tuned! ❤

Le lancette dell'orologio appese all'entrata della pasticceria "Sweet dreams" avevano da poco scoccato le dieci di sera: un orario inusuale per le vendite che, nonostante l'ora tarda non sembravano fermarsi; il fatto che quella zona della città fosse la più frequentata dai giovani, dava comunque un'ulteriore mano a sostenere il commercio.
Le fragranze provenienti dai vari negozi, infatti, si scontravano ancora duramente cercando di predominare l'una sull'altra: potevano essere delicate, come il leggero profumo di violetta che veniva emanato dalla suddetta pasticceria, che unendosi candidamente a fragola e vaniglia, poteva permettere al palato di assaporare un gelato al gusto di primavera.
Poi però svoltando, compariva l'asfissiante olezzo di cipolla soffritta proveniente da pub e paninoteche, che si appiccicava ai vestiti puliti senza lasciare scampo.
I lampioni, disseminati in disordine lungo la strada, illuminavano con piacere la serata che da rigorosa e paziente, simile ad un semplice aperitivo di lavoro, stava mutando, diventando sfrenata e passionale, come gli alcolici serviti nei locali.
Era il momento per la candida notte di diventare graffiante.

Beacon Hills non era mai stata così piena di entusiasmo come quella sera. La strada era viva, tra i clacson dei taxi, lo scrosciare dei piatti nei ristoranti, le luci al neon di mille colori e le urla degli adolescenti che se la spassavano nelle limousine.

Il cielo era cosparso di luminosissimi puntini, però pressoché invisibili a causa dell'intensità delle luci della città.
In quel preciso momento le ombre scure di tre ragazzi in procinto di attraversare la strada, si stagliarono sull'asfalto grigio, allungandosi sempre di più, quasi a sembrare quelle di giganti.

Se solo si fossero trovati nel bosco lì vicino, i tre adolescenti che rispondevano ai nomi di Stiles Stilinski, Ethan e Danny Mahealeani avrebbero notato come le stelle silenziose, in realtà stessero brillando, sembrando quasi di volersi mettere in mostra.
Il più magrolino dei tre, Stiles, alzò lo sguardo stanco, ritrovandosi a fissare quel semplice spicchio innocuo che era la luna, meraviglioso e dolce, come la spruzzata di panna sulla macedonia di fragole che veniva servita a una simpatica famigliola, nel negozio di fianco.

La luna era sempre stata considerata elemento amoroso per eccellenza, rifugio di chi non riusciva a prendere sonno e faro di chi era senza speranza, quando il sole andava a dormire.

Tutte stupidaggini, Stiles lo sapeva: la luna era pericolosa, aveva quel lato oscuro che non mostrava mai agli abitanti della Terra, forse per non spaventarli, per rassicurarli, per accompagnarli più facilmente tra le braccia di Morfeo.
Stiles però, era andato a sbattere violentemente contro quella zona d'ombra seppur contro la sua volontà da quasi un anno, lasciando che la sua vita cambiasse per sempre.
La stessa oscurità che lentamente si era materializzata dentro il suo essere, e non gli permetteva di respirare a pieni polmoni quelle venti ore al giorno che passava cosciente.
Poteva fare male, a volte, l'influsso del plenilunio. Diventare tragico, trasformare le persone o peggio, coinvolgerle in situazioni che modificavano drasticamente la loro vita.

Aveva le mani chiuse a pugno nelle tasche Stiles, mentre camminava lentamente sul ciglio del marciapiede, chiedendosi che diamine ci facesse in quella zona della città, perché si trovasse vicino al "Black Star", il locale più queer di Beacon Hills.
Non era vestito in maniera vistosa, per fortuna, a differenza degli elementi che sempre più si stavano mostrando per strada: Stiles vestiva una semplice camicia a quadri scozzesi e un paio di jeans stranamente puliti e integri, ma il ragazzo, occhi color ambra e capelli scuri perennemente all'insù, quasi abituati nel gesto di captare pericoli, aveva fatto voltare una decina di passanti, tutti di sesso maschile. Quale onore...
Stiles non voleva dare nell'occhio, non gli importava più ormai.
Il ragazzo sospirò, seguendo i suoi amici automaticamente, senza riflettere sulla strada percorsa.

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