Labyrinth (Part 12)

306 18 1
                                    


Lydia fissò inquieta la luna, nascosta da un paio di nuvole, fuori dalla finestra.

«Sei sicura che non servano catene di nessun tipo? Ad esempio in titanio, qualcosa di simile?» chiese lei, voltandosi verso Allison e Isaac, che stavano stretti stretti nel letto.

«No. Basta solo stare vicini. E’ successo un’altra volta, a casa. C’era la luna piena e io e Isaac siamo semplicemente rimasti abbracciati»

«Che dolci che siete. Spero per te che non abbia voglia di sbranarci. La nostra pelle è morbida e abbiamo la carne tenera…»

«Non vi farò nulla, ragazze. Sarà solo una notte più complicata del solito. Probabilmente potrei non dormire, ma per il resto dovreste star tranquille» disse Isaac, tentando di rassicurarle.

Allison si voltò verso il ragazzo, sconcertata. «Oh, quindi mi vuoi dire che tu potresti non dormire la notte, e domani presentarti a giocare una partita come se nulla fosse?»

«Si.. c’è questa eventualità»

Allison scosse il capo, poco convinta, mentre Lydia passava in rassegna l’intera stanza, ora osservando sotto il letto.

«Che cosa staresti facendo?»

«Semplice. Controllo che non ci sia del peyote. Non voglio sapere cosa potrebbe combinare un lupo mannaro, sotto l’influsso della luna piena e di una pianta allucinogena.»

«Detto così sembra davvero spaventoso» Rimarcò Isaac, fissando la rossa ammirato.

«Perché lo è, Isaac. E non poco. Non solo per te, ma soprattutto per la gente che ti sta attorno. L’arsenale di Allison potrebbe servire a poco»

La tenda che copriva la finestra si agitò di colpo. Un leggero luccichio entrò di soppiatto nella stanza, luccichio di uno strano color argento. Isaac chiuse gli occhi, iniziando a tremare sempre più vigorosamente. Allison prese un grosso respiro, mentre la luna si liberava dalle nuvole, mostrandosi all’intero mondo.
Era splendente, bianca, una goccia di latte nell’immensità del cielo stellato.

I respiri di Isaac aumentarono notevolmente, mentre stringeva più forte la mano di Allison. Le ragazze non sapevano se era perché si stava innervosendo, oppure cercava semplicemente conforto.

«Va tutto bene, sono con te Isaac Lahey»

Era importante pronunciare il nome e il cognome del ragazzo, così da ridurre almeno una buona parte dell’influsso della luna.

Isaac dormiva accanto ad Allison, quindi Lydia si rannicchiò nel proprio letto, voltandosi verso gli amici, stranamente poco agitata.

«Sei sicura che sia una buona idea Allison? Non ho mai dormito accanto ad un tu- sai- cosa»
Le ragazze avevano deciso di bandire la parola “licantropo”, perché una volta Allison l’aveva pronunciata, durante una luna piena, scatenando le ire di Isaac.

Il ragazzo si stava trasformando, ma soffriva in silenzio e abbracciato alla sua ragazza.

«Sarà difficile, ringhierà e basta, diventerà quasi come un cane da guardia, con sembianze umane. E’ importante solo stargli vicino. Quando sono beta è più difficile, sono comunque più inesperti. Gli Alpha si dominano di più. Danny avrà un lavoro più semplice del nostro, perché, grazie soprattutto alle loro ancore, riusciranno ancora a parlare e ad essere semi - umani. Altrimenti gli Alpha privi dell’ancora, o solo del pensiero di essa, possono essere pericolosi mille volte di più…»

«Si, ne so qualcosa» annuì Lydia, ripensando a Peter Hale e a tutti i danni che le aveva causato quell’uomo, in primis il morso che le aveva risvegliato i poteri da banshee.

Labyrinth (ITA)  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora