Dark Animals and Bright Lovers (Part 3)

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Hola! Capitolo 3 della fic, ditemi cosa ne pensate! 😊😊

Stiles si rese conto, mentre sentiva il volto in fiamme, che quello era il primo bacio che riceveva da un ragazzo.
Non era stato poi neanche così male, in fondo, anche se Stiles era stato preso decisamente di sorpresa.
Lo Stilinski ci pensò un attimo, dopo che il battito del cuore provava a tornare a livelli accettabili: chi gli poteva negare una serata di divertimento trasgressivo?
 
Nessuno.
 
Il ragazzo se ne fregò delle convenzioni e, mentre la musica aumentava di intensità, fino a fargli rimbombare le orecchie, rispose finalmente al bacio, posando a sua volta una mano sul volto del ragazzo. Era troppo liscia, sembrava quella di una ragazza. Stiles osservò come avrebbe preferito qualche filo di barba in più. Sarebbe stato più facile capire che stava completamente ribaltando i dogmi della sua vita.
 
Al diavolo.
 
I ragazzi si sdraiarono sul divano, con le labbra di entrambi che toccavano ogni centimetro di pelle possibile, con una guerra silenziosa fatta di tocchi, carezze, pugni chiusi e passione, esplosa quasi all’improvviso, dopo che Stiles aveva bloccato sul nascere le proteste del suo pudore. 
I corpi di entrambi si stavano lentamente muovendo all’unisono, quasi stessero ballando a ritmo di musica. Ormai i due erano completamente stesi, con i cuori che esplodevano nel petto.
Per un attimo Stiles si sentì vivo, pervaso da quelle nuove sensazioni che tanto agognava, gli occhi chiusi per non sprecare nulla di quel momento.
Il respiro di entrambi accelerò, come i movimenti dei due, ormai persi nel loro mondo.
Stiles aveva dimenticato il nome dell’altro, per il semplice motivo che la realtà si stava confondendo con la sua fantasia. Stiles voleva un altro ragazzo, accanto a lui in quel momento, e non aveva nemmeno la forza di negarlo. 
Un ragazzo che aveva sofferto troppo, incontrato persone sbagliate, ma che se si fosse reso conto che Stiles era sempre stato lì per lui...
L’aveva salvato dal Kanima, consolato durante la morte dell’amico Boyd e risvegliato da uno svenimento almeno un paio di volte.
 
«Stiles…» gemette Jeremy.
 
Stiles aprì gli occhi, sorpreso da quella voce più dolce e meno aggressiva di quella che si aspettava di sentire,  trovandosi una mano sulla patta dei pantaloni di un ragazzo che non era colui che lo Stilinski desiderava.
Mentre il solito buco nero di malinconia si formava sul cuore, il ragazzo strinse a sé Jeremy, annusando il suo profumo, così ordinato, così ordinario.
Non era quello che Stiles cercava, non era quello che Stiles voleva, perché  Jeremy non era Derek.
 
Ne era certo. Ormai era attratto da lui. Lo aveva nascosto per un anno intero, dopo che il buio aveva circondato il suo cuore,  credendo di odiarlo, di odiare quel maledetto lupo mannaro che aveva rovinato la sua vita, quella di Scott e di troppa gente. Di odiare quell' Alpha che aveva amoreggiato con un druido assassino, senza sapere che stava  rischiando di sacrificare lo sceriffo Stilinski, la madre di Scott e il padre di Allison.
Odiava quel ragazzo, quello stupido Derek Hale perché voleva innamorarsi disperatamente di sua sorella, ma non poteva, non poteva, perché era diventato sensibile agli stati d’animo di Derek, si preoccupava che lui stesse bene, se lui stesse bene.
Era sempre stato bravo a nasconderlo a sé stesso, ma la situazione aveva raggiunto un limite invalicabile.
 
Un pugno fini dritto sul petto di Jeremy, inebriato dalla situazione inaspettata.
 
«Stiles, qualcosa non va?» ansimò l’altro, colpito dal gesto violento.
 
«No,tutto bene, fottutamente bene» Stiles iniziò a toccare, sfregarsi contro il ragazzo sempre più elettrizzato dal momento, continuando a sfogare la sua frustrazione sull’altro che ansimava, che si divertiva, si eccitava..
 
Lui. Che non era Derek.
Lui, che aveva gli stessi occhi di Derek.
Lui, che stava consumando la sua lingua a furia di succhiare quella di Stiles.
 
Il cuore continuava a battere forte, ma quegli intensi attimi di passione non riuscirono a mitigare la sensazione di oppressione nel petto di Stiles, che era ormai permanente. Il buco nero nel suo cuore, ormai era una voragine, e i gemiti di Jeremy non aiutavano, perché Jeremy non era Derek Hale.

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