Quattro ragazze, cinque paia di borse piene di abiti firmati e un negozio di liquori: non era uno strano scherzo del destino, ma il risultato della proposta, maturata durante l’acquisto del fantomatico top rosso, «Oddio che fortuna era l’ultimo» e ventilata da Cora.
«Stasera piove sicuro. Perché non organizzare una festa in qualche camera e divertirci tra di noi?» aveva proposto la minore degli Hale e l’idea fu subito accettata dal resto delle ragazze.
Così decisero di fare un giro in un negozio di liquori, per acquistare un po’ di tequila, liquore tipico messicano.
«Wow, che bei fiori ci sono qua!» notò allegramente Kira, che osservò la pianta grassa appoggiata all’unica finestra del locale, piuttosto cupo e con un sentore d’alcol che le ragazze sapevano, si sarebbe inevitabilmente impregnato sui vestiti.
Allison, che stava osservando disgustata una bottiglia di Mezcal, liquore anch’esso tipicamente messicano e con l’insolita caratteristica di avere al suo interno un verme, o meglio un coleottero, decise che guardare fiori era forse più allettante, e per questo si affiancò a Kira.
«Scusa, ma quello la fuori non è il cespuglio che abbiamo visto fuori dall’hotel? Ha una strana forma a S, me la ricordo perfettamente. E’ esattamente identico!» notò Allison stupefatta, mentre Kira osservava la pianta grassa.
«Allison, guarda! Lo stesso fiore di questa pianta grassa si trova su quel cespuglio! Ehi, ne stanno nascendo degli altri!» Kira balzò indietro, accanto all’amica. Entrambe erano avvezze al soprannaturale, ma quell’avvenimento, di fiori che sbocciavano dopo pochi secondi, non l’avevano mai visto.
«Eppure sono così carini!» commentò Kira, che non sembrava così impressionata come Allison.
«Si, carini, però sono strani. Non mi convincono» Allison si voltò per cercare Lydia, che era poco distante e stava osservando delle bottiglie su uno scaffale. La luce era soffusa, e si faceva fatica a leggere le marche giuste.
Cora si avvicinò alla rossa, quando Lydia la guardò insistentemente, prima di tornare a fissare le bottiglie. Il suo era il tipico avvertimento, che precedeva la frase “Devo parlare con te”.
Cora contò mentalmente fino a tre, quando Lydia aprì bocca.
«Senti Cora, devo parlare con te. Vorrei chiederti una cosa in particolare»
Cora alzò gli occhi, aspettandosi una richiesta su abbinamenti tra smalti e borse, alla quale lei avrebbe risposto che non capiva nulla di moda, come succedeva sempre.
Lydia soppesò le parole, mettendosi due dita sotto il mento, in una parodia di riflessione profonda, prima di chiedere: «Cosa pensi di Stiles?»
Cora rimase sorpresa dalla domanda, decisamente fuori luogo.
«Stiles? E’ un amico, perché?» Cora tentò di chiudere così il discorso, ma sapeva che con Lydia non c’era speranza di terminare una discussione, a meno che non lo decidesse lei.
«Cosa provi per lui?» chiese la Martin, sempre facendo finta di osservare le marche di tequila.
«Io? Nulla, che ti salta in mente?» Cora cercò di rimanere impassibile, ma Lydia era una testarda.
«Tu hai provato qualcosa per lui in passato, lo so, quando Scott e Kira si sono avvicinati, ho notato che anche voi due uscivate molto di più e passavate molto tempo insieme»
«Si, ammetto di aver provato qualcosa per Stiles, qualche tempo fa, ma perché me lo chiedi? Sei gelosa?» ribattè Cora, cercando di giocare allo stesso gioco dell’altra.
«Io? Assolutamente no! Pfft, Stiles era così petulante con me, e maledettamente insopportabile. Io e lui ci siamo avvicinati, sì, ma per me è diventato quasi come un fratello. E so per certo, credimi, che non prova assolutamente più nulla per me!»
«Ok, ma perché stiamo parlando di quello che vuole o non vuole Stiles?» chiese Cora, che non aveva ancora ben capito la piega che stava prendendo il discorso.
«Tuo fratello. Cosa pensa di Stiles?» Lydia stavolta guardò negli occhi l’altra, usando un tono da interrogatorio.
«Mio fratello? Stai scherzando vero? Lui lo odia, non può sopportarlo» Cora guardò Lydia, come se avesse fatto la domanda più stupida del mondo.
«Ah certo, si vede che di dinamiche amorose non capisci nulla. Io non credo che Derek possa odiare Stiles, e sono sicura che il motivo per il quale tuo fratello non si è seduto con noi a colazione, centri proprio con questo…»
«Si, perché si odiano e non vogliono stare vicini»
«No, cara mia» Lydia era insopportabile quando si comportava da saccente.
«Perché ieri, durante la cena, dopo il terremoto, i due erano costantemente vicini? Ti ricordi che abbiamo notato come la tensione in un certo senso amichevole tra i due si fosse avvertita tantissimo? E solo questa mattina, i due nemmeno si rivolgono la parola: ascolta Cora» Lydia sospirò: era il momento di arrivare al punto.
«Stiles ha sofferto tanto in quest’ultimo anno. Ha pensato di essere pazzo, depresso, frustrato, solo. Da qualche giorno, per vari motivi, sembra molto più allegro del solito. Tutti noi gli vogliamo bene, e per questo dobbiamo aiutarlo. Cora, non ti sei accorta che Stiles è innamorato di tuo fratello?» buttò lì la Martin, giocando sull’effetto sorpresa.
Cora finalmente comprese i vari comportamenti assurdi di Stiles quando suo fratello era in giro. Non ultimo il costante fissarlo adorante, durante la cena del giorno prima e il muso lungo durante la colazione,che lo stesso Scott aveva attribuito come causa di un litigio col fratello.
«Si, se ci penso bene tutto torna. Quando l’ho visto baciarsi con Jeremy la scorsa settimana negli spogliatoi, sentivo che aveva bisogno di un contatto maschile, ma non capivo. E poi quando è venuto nel loft per scusarsi con me per il fatto che mi aveva baciata e Derek l’ha cacciato via, lui ci era rimasto male»
«Ferma. Stiles ti ha baciata? E cosa ha provato?» Lydia poneva sempre le domande giuste, era impossibile fraintenderla in qualche modo.
«Nulla» sospirò Cora. Aveva capito: chissà perché non era poi così stupita del fatto che Stiles fosse stato attratto da Derek. Dopo tutto quello che avevano passato…
«Perfetto, ascoltami. Io e te siamo le uniche che possono provare a legarli in qualche modo. Tu puoi parlare con Derek, e magari provare ad invitarlo alla festa di stasera. Al resto, cioè a Stiles, ci penso io.
Credimi, Cora, so per certo che lui sia attratto da Derek e nonostante i litigi, i due si preoccupano l’uno per l’altro. Io vorrei vedere Stiles finalmente col sorriso sulle labbra e sento che Derek può aiutarlo in questo»
Le ragazze si strinsero le mani, in una sorta di tacito accordo, che forse poteva finalmente aiutare quei due amici che sembravano a volte cosi vicini, e altre troppo lontani, e che nonostante tutto, continuavano a cercarsi.
«Lydia, stiamo uscendo, Kira ha trovato la tequila. Perché vi stringete le mani?» Allison apparve accanto a loro, sul suo volto un espressione stupita.
«Abbiamo deciso che agiremo da Cupido. Il nostro compito durante la festa è quello di far legare Stiles e Derek» spiegò Lydia, fiera
«Legarli ad una sedia, intendi?» chiese la Argent ridacchiando.
«Cara la mia Allison, mi sa che avremo bisogno anche del tuo aiuto. Comunque non dobbiamo legarli ad una sedia, ma legarli nel senso di fare in modo che capiscano quanto siano attratti l’uno dall’altro»
«Stiles? Derek? Attratti? Ok, ieri a cena erano inseparabili, ma da quello a dire che addirittura si piacciono a vicenda…»
«Stiles è bisessuale» confessò Cora, con un ghigno divertito sul volto.
«Cosa?» Allison rimase colpita dalle parole dell’altra.
«Non solo, Stiles è innamorato perso di Derek, e tu devi aiutarci a farli confessare stasera…»
«Che cosa?» la ragazza pensava fosse tutto uno scherzo. I volti seri delle due di fronte a lei, mostravano però il contrario.
«Allison, ragazze, volete uscire? I fiori si stanno staccando dal cespuglio, venite a vedere!»
«Come?» Allison era maledettamente confusa. La ragazza, che uscì dal negozio, accanto alle due complici, si chiese quante altre notizie strane avrebbe dovuto ascoltare.
Qualcosa le diceva che molto presto sarebbero state anche troppe.
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Labyrinth (ITA)
FanfictionIspirata dall'episodio "Motel California" di Teen Wolf Il buio nella vita di Stiles Stilinski, che nasconde la sua enorme cotta per Derek Hale, raggiunge l' apice quando la squadra di Lacrosse e l'intera classe di economia, viaggiano verso il Messi...