La pioggia battente e continua non fermò minimamente Cora, Derek e Lydia, che muniti di cappucci intrapresero la strada ormai percorsa decine di volte, diretti nella zona del parco.
Non c’era più nulla lì, lo sapevano, ma nemmeno loro capivano perché continuavano a tornarci.
Era più forte di loro, come se la tenda di Cornelio, o meglio, le sue vicinanze, fossero fonte di ispirazione, in qualche modo.
O forse perché l’ultima volta che l’odore di Allison era stato percepito, la ragazza si trovava in quel luogo.Nessuno dei tre osò aprire bocca, mentre passavano strade e viottoli: Lydia semplicemente afferrava dalla busta che teneva tra le mani un dolce, e lo posava quasi ad ogni angolo della strada, ovviamente ben nascosto prima che venisse mangiato da qualcuno che non fosse Yvita o altri vampiri.
Gli Hale erano rimasti accanto a lei, a mordersi le labbra dal nervoso quasi fino a farle sanguinare.
«Se solo avessi tra le mani quell’essere…» sbottò Derek a metà tragitto, livido di rabbia.
Aveva paura come mai era capitato nella sua vita. Era un dolore sordo all’altezza del fianco, che a volte pulsava e che lo lasciava quasi paralizzato tanto che spesso si ritrovò a dover chiudere gli occhi e focalizzarsi sulla missione, prima di perdere completamente il controllo.
Nessuno degli Hale mostrava un volto benché minimamente allegro, non che fosse una novità in fondo. Entrambi si sentivano in colpa per i guai nei quali l’intero branco si era cacciato.
Era da stupidi, però l’auto commiserazione si era attaccata come un parassita nel loro cervello, senza volersi staccare.«Derek siamo qui per distribuire torte, offrirle alle Civatateo e catturarle finalmente, o almeno provare a farci pace e placare la loro ira. Manca poco prima che il tuo desiderio si avveri»
«»Voglio solo rivedere Stiles vivo, questo è il mio desiderio....«» sospirò l’Hale, trattenendo un singhiozzo. Era da venti minuti che camminavano in fila indiana, come se dovessero essere diretti al patibolo, senza che nessuno fiatasse.
La vista della tenda in lontananza, forse, aveva commosso Derek, che aveva bisogno di sfogare l’amarezza che provava nel corpo.«Sarà vivo Derek, ne sono certa. Lui e Allison saranno vivi. Sono ragazzi forti, e Allison ha armi con sé…»
«Le armi non uccidono i vampiri Cora! E’ colpa mia, non ho controllato Stiles, non l’ho avvertito in tempo…ho sempre pregato Stiles di stare attento a Jeremy, maledizione... ho sempre avuto un certo sentore su di lui, sapevo fosse una persona spregevole. E’ colpa mia, solo mia»
Le mani di Derek tremarono, così come il resto del corpo: gli artigli colpevoli si conficcarono nella carne dello stesso ragazzo, che provò a limitare il dolore dell’animo semplicemente sostituendolo con quello fisico, decisamente più sopportabile.
Lydia si fermò, voltandosi verso l’amico e posando la propria mano sulla sua spalla, frenando per un attimo la sua «attività di distribuzione» .
Derek levò gli artigli dalle proprie braccia.
«Tu hai detto a Stiles che Jeremy fosse una persona da tenere alla larga, l’hai fatto. Hai compiuto il tuo dovere di Nahual, anche se adesso hai un altro compito: devi salvare Stiles, e non puoi pensare di cercarlo se piagnucoli come i bambini. Dovremo tutti farci aiutare da Chris e imparare a compartimentalizzare le emozioni, appena torniamo a Beacon, altrimenti siamo fritti…»
«Ma Lydia, si sta sfogando, non vedi? Sta male, Stiles è scomparso sotto il suo naso, e lui dovrebbe essere il primo a proteggerlo» sbottò Cora appena di fianco, tentando di difendere il fratello.
Lydia scattò irritata: «Cosa credi Cora, che io non stia male per Allison? Pensi che mi diverta a distribuire tortine in giro per la città? Pensi che io apprezzi il brivido del panico, che ci sta perseguitando da quando siamo qui? Sto male anch’io per Stiles, per Allison, e non biasimo Scott e gli altri che devono rimanere concentrati per la partita, quando in realtà preferiscono aiutare noi.
Pensi che stia bene, dopo averti visto sbaciucchiare Aiden, la persona che frequento da un anno? Nessuno di noi sta bene, o non si sente minacciato, solo che al posto di piangerci addosso reagiamo, e continuiamo a combattere»
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Labyrinth (ITA)
FanfictionIspirata dall'episodio "Motel California" di Teen Wolf Il buio nella vita di Stiles Stilinski, che nasconde la sua enorme cotta per Derek Hale, raggiunge l' apice quando la squadra di Lacrosse e l'intera classe di economia, viaggiano verso il Messi...