Il pullman, diretto a Città del Messico, corse indisturbato e solitario attraverso il deserto soleggiato: un pizzico di assurda nostalgia per la mancanza di traffico asfissiante, colpì i ragazzi seduti al suo interno.Un po’ di trambusto fuori dal finestrino, avrebbe almeno tenuto occupata la mente del branco, non permettendo di pensare a tutto ciò che era appena accaduto.
Ethan, con gli occhi chiusi e le gambe appoggiate al tavolino di fronte a lui, sedeva stravaccato contro il finestrino nella penultima fila.
A volte il suo corpo veniva scosso dal fastidioso movimento causato dalle buche calpestate dal pullman ma, a parte quello, nulla sembrava disturbare il ragazzo, che ogni tanto apriva gli occhi solo per dissetarsi da una bottiglietta d’acqua, la quarta in quel pomeriggio.«Sembri più calmo, finalmente» constatò Lydia sollevata, seduta appena di fronte a lui e di fianco a Cora, la quale aprì bocca per la prima volta, quel pomeriggio: «Si, e per fortuna hai riacquistato un po’ di colore. Sei uscito dalla piramide pallido come un cadavere…»
Ethan aprì gli occhi, rimandandole un’occhiata glaciale: «Volevo proprio vederti nei miei panni! Prova tu a uscire dalla piramide e a trovarti davanti un Finstock completamente scioccato, con attorno tutti i tuoi compagni in lacrime che ti rivelano che tuo fratello non ce l’ha fatta….»
Cora bloccò all’istante il discorso dell’Alpha. «Ascolta, non credere che una paternale fatta da te serva a qualcosa, in questo momento. Ho creduto di salvare Boyd, ok? Pensavo che uno dei miei migliori amici, ucciso da te, tra parentesi, fosse ancora in vita, e che si potesse salvare, ma si è rivelato tutto maledettamente falso. Mi sento uno straccio e ancora più frustrata del solito. Dovresti solo essere grato del fatto che quello che hai visto non era reale, sei l’unico tra noi che può esserne felice»
Ethan chiuse la bocca di scatto, fermando una probabile risposta piccata, che sostituì invece con uno sbuffo. Cora aveva effettivamente ragione, perché in fondo il Finstock che gli annunciava la morte del fratello non era mai esistito. Da una parte si sentiva decisamente più sollevato, ma dall’altra la situazione lo spaventava ancora.
I dialoghi degli ultimi posti del pullman, si erano ridotti al minimo, se non nulli del tutto. Questo perché il pack si era seduto al completo, per la prima volta da qualche giorno, senza aver comunque voglia di discutere.«Ascoltate, perché non andiamo a visitare Aiden? Abbiamo il pomeriggio libero in fondo...così possiamo distrarci un po’ tutti e vedere se effettivamente è migliorato, come era stato detto stamattina»
Lydia prese la parola alzando il tono di voce il giusto per farsi sentire.La proposta, in fondo, non era poi così campata in aria.
La ragazza si guardò attorno, tanto per vedere le reazioni del gruppo: la fila alle sue spalle aveva dei veri e propri volti da funerale, con Kira abbracciata ad un pensieroso Scott, Allison e Isaac che si tenevano per mano quasi come se fosse un gesto automatico e privo di valore, e Danny che di tanto in tanto spezzava il silenzio sincerandosi dell’ umore di Lahey.
Ancora più carichi di tensione erano i posti di fianco a quello di Lydia: Derek guardava impassibile fuori dal finestrino, con una mano dietro la testa e l’altro braccio attorno alle spalle di un tremante Stiles, che gli stava rannicchiato vicino, con la testa appoggiata sulla sua spalla.
Lo Stilinski non aveva ancora aperto bocca da quando era uscito dalla piramide, non si era degnato di toccare cibo ed era semplicemente rimasto a guardare un punto fisso davanti a lui, appena salito sul pullman.
Nemmeno le carezze protettive di Derek, che gli toccava dolcemente la guancia con le dita, lo avevano smosso.Lydia sospirò, scuotendo la testa delusa. Quello di cui avevano più bisogno in quel momento, erano delle certezze stabili, e l’unica a disposizione era che le condizioni di Aiden erano un po’ migliorate, anche se il ragazzo ancora rimetteva appena dopo aver mangiato.
Era probabile che qualsiasi virus strano lo avesse colpito nel campo da gioco, non fosse passato del tutto.
La Martin, da esperta qual era, decise di pianificare, almeno per una volta il pomeriggio di tutti.
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Labyrinth (ITA)
FanfictionIspirata dall'episodio "Motel California" di Teen Wolf Il buio nella vita di Stiles Stilinski, che nasconde la sua enorme cotta per Derek Hale, raggiunge l' apice quando la squadra di Lacrosse e l'intera classe di economia, viaggiano verso il Messi...