Il tunnel degli spogliatoi assomigliava ad una strada del centro durante l’ora di punta, così affollato da sembrare una sauna per quanto non passasse nemmeno un filo d’aria.
Derek non si lasciò comunque intimidire dal casino. Era già arrivato il pomeriggio e i ragazzi di Lacrosse non avevano ancora lasciato lo stadio; ormai il tempo per cercare Stiles e Allison si stava assottigliando sempre di più, così come le probabilità di trovarli ancora vivi.
Derek tentò di non pensare a quell’ipotesi, deglutendo a ripetizione per provare ad eliminare il mattone che si ritrovava in gola.La maglia umida, soprattutto sotto le ascelle gli dava l’idea di avere un peso sudicio da trasportare tra la gente, altrettanto accaldata: l’aria faceva fatica ad entrare nei polmoni, e se ci riusciva, le narici dovevano sopportare una miriade di odori nauseabondi, il più importante quello di sudore.
«Scott!» l’urlo di Derek si disperse facilmente, sotterrato dal vociare multiplo di giocatori e allenatori, un melting pot di accenti diversi che si scontravano uno contro l’altro.
Mc Call sembrava essere evaporato a causa del caldo, dato che era pressoché introvabile.«Scott!» Derek avvertì il proprio stomaco arrotolarsi, e uno strano bisogno di ricevere più aria si impossessò di lui. Inspirò pesantemente, prima di espirare e tuffarsi dentro gli spogliatoi.
Più di una volta aveva dovuto chiedere permesso e stare attento a non farsi spintonare, o peggio, pestare i piedi da qualcuno, mentre altre volte si era ritrovato a mordersi il labbro per trattenere un insulto. Perché quel sottopassaggio era diventato una sorta di mercato, dove chiunque si metteva ad urlare?
Scott era impossibile da notare, in mezzo a quel caos e Derek dovette usare tutta la sua forza di volontà per non estrarre gli artigli e graffiare chiunque gli passasse accanto.
Non poteva permettersi di pensare a Stiles, anche perché l’affiorare del volto di quel ragazzo nella sua mente, provocava solo un’ondata di lacrime che lui, da stoico qual era, preferiva evitare di mostrare in pubblico.«Scott!» provò di nuovo il ragazzo, il suono simile ad un lamento, ormai dentro gli spogliatoi meno pieni di gente, ma sicuramente più maleodoranti.
La sola Kira era presente del gruppo, intenta a spruzzare deodorante cercando di stare lontano dagli altri ragazzi. Derek le si buttò quasi addosso per il sollievo.«Dove sono gli altri? Perché ci avete messo una giornata per giocare un maledetto match?» l’intensità del tono fece voltare di scatto la giovane.«Derek? Che ci fai qui? Pensavo stessi cercando Stiles e Ally! Li avete trovati? E poi non è stato maledetto, abbiamo vinto!»
Derek tagliò corto: «Si, complimenti ma non mi interessa, rispondimi, dove sono gli altri? Dobbiamo muoverci, non abbiamo idea di dove poterli cercare e il tempo scorre»
Un brivido corse rapido lungo la schiena della giapponese: «Cosa? Non sapete ancora dove sono? Ma sono quasi le quattro del pomeriggio, è tardissimo! Sarà meglio andarcene da questo stadio e alla svelta!» Kira radunò l’attrezzatura e la mazza nella sacca, per poi buttarsela addosso senza mezze misure.
«Scott è fuori con gli altri e Finstock. L’organizzatore sta parlando con loro da un’ora, adesso che ci penso è un po’ troppo tempo»
I due ragazzi si insinuarono tra la folla, senza paura di poter spintonare qualcuno, facendosi strada a suon di forza soprannaturale.
Il capannello di persone all’uscita dal tunnel, che prima non aveva notato, permise a Derek di tirare un sospiro di sollievo: Scott, Isaac, Danny e Ethan erano tutti vicini e per fortuna già con la tuta addosso e l’attrezzatura nello zaino. Sarebbe semplicemente bastato trascinarli via da lì, non che fosse un’ impresa semplice.
«E Scott es sin duda el mejor giocatore de vuestro equipo. Y tambièn la chica qui, la japonesa... complimenti ad entrambi! Stasera potrei fare un salto nel vuestro hotel, e magari fare quattro chiacchiere con vosotros?»
Trampa, nella sua solita e fastidiosa misè bianca accecante esclamò con tono allegro e gioviale in direzione di Mc Call, che annuì, non senza mostrare più di una smorfia annoiata.
Il sudore gli imperlò la fronte, alla vista di Derek, temendo l’Hale portasse brutte notizie.
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Labyrinth (ITA)
FanfictionIspirata dall'episodio "Motel California" di Teen Wolf Il buio nella vita di Stiles Stilinski, che nasconde la sua enorme cotta per Derek Hale, raggiunge l' apice quando la squadra di Lacrosse e l'intera classe di economia, viaggiano verso il Messi...