Find me (Part 3)

205 11 0
                                    


«È alla marmellata di pesca...il tuo gusto preferito...sono entrato velocemente in cucina di nascosto per prendertela. Scott stava ascoltando i vostri discorsi, e mi ha riferito che hai preso per sbaglio una brioche vuota».

Stiles scrutò cupamente gli occhi verdi dell' Hale, rimanendo in piedi con il cornetto in mano, lo sguardo triste che gli si dipinse sul volto.
Qualche attimo carico di tensione passò tra i due ragazzi, che non poterono fare a meno di sentire i loro cuori battere più velocemente.

Stiles rimase per qualche secondo con la brioche in mano, conscio che Derek non l’avrebbe mai accettata. Il suo tentativo di rimediare alla litigata del giorno precedente sarebbe finito con il cuore ancora più spezzato.

Almeno il ragazzo ci aveva provato.

«Beh, capisco che tu non la voglia…forse è meglio che me ne torni al tavolo, sapevo fosse una pessima idea»

Derek afferrò il polso libero del ragazzo, appena prima che lui si girasse,con la rassegnazione stampata sul volto.
Il ragazzo sospirò, quando Stiles voltò lo sguardo verso di lui.
Amava gli occhi dello Stilinski, erano di un colore unico, e per un attimo rimase semplicemente a fissarli, la morsa allo stomaco che si stringeva sempre più forte. Stiles voleva rimediare, e un gesto così semplice come quello di offrigli una brioche era diventato in realtà qualcosa di molto più profondo.
Il più grande afferrò la brioche dalle mani di Stiles, indugiando più del solito su quelle dita callose, senza stupirsi del fatto che Stiles stesse trattenendo la mano tra le sue.
Un calore che mai aveva provato prima si espanse nel petto di Derek. Nonostante tutto quello che era successo, il ragazzo sapeva di essere innamorato perso dello Stilinski, e il gesto non poteva che confermarlo.

«Grazie..» si arrese Derek, senza avere il coraggio di staccare la mano. Aveva bisogno del contatto con Stiles e non era in grado di nasconderlo.
Quasi non gli importò più della litigata del giorno precedente, mentre le loro dita si intrecciavano.

Che stupidi che erano stati entrambi, a crogiolarsi nella disperazione, quando quello che provavano era così forte che poteva facilmente riunirli di nuovo.
Sembrava che il mondo attorno a loro si fosse dissolto: solo loro due esistevano in quella sala.

Stiles non riuscì più a trattenersi, doveva spiegare a Derek che quello del pomeriggio precedente, era stato solo un malinteso.

«Derek, sei ancora tu il mio Nahual, lo sento, ok? Quindi finiamola con questa farsa e torniamo insie-»
«Stiles! Che bello vederti!» la voce della persona che nessuno si sarebbe aspettato comparisse in quel momento, risuonò per tutta la sala.
Jeremy si avvicinò allo Stilinski, posandogli un braccio attorno alle spalle e lasciandogli un bacio sulla guancia; Derek ritrasse la mano con un gesto repentino, ponendo l’attenzione sulla brioche e chiudendo gli occhi, pensando solo al tempismo odioso di quello psicopatico.

«Non per me» sbottò Stiles, staccandosi dal semi abbraccio dell’altro e abbandonando la sala immediatamente, le mani chiuse a pugno per la rabbia.

«Gli passerà, stai tranquillo…» si rivolse Cora verso Jeremy, che annuì.

«Dici che mi conviene seguirlo? Forse magari si è lasciato intimorire dal fatto che era in mezzo alla gente, e non voleva farsi vedere con me…»

«Provaci Jerm, magari stavolta funziona…ah, e buona fortuna per la partita, magari pomeriggio ci incontriamo, così possiamo andare a trovare Aiden in ospedale!» Cora salutò il ragazzo, sotto lo sguardo sconvolto del fratello e dell’intero branco, che non aveva potuto evitare di ascoltare l’intero scambio di battute tra la Hale e Smith.

«Beh, che c’è? L’ho incontrato ieri da Aiden… è un suo compagno di squadra e voleva sapere come stava…ha un buon cuore, non so perché Stiles lo odi tanto..»

Le parole di Cora sconvolsero il branco, che si scambiò sguardi perplessi: nessuno ebbe però il tempo di discuterne, perché il coach apparve dal nulla, urlando al gruppo di muoversi a mangiare, altrimenti non ci sarebbe stato tempo nemmeno di allenarsi.

Il branco si alzò da tavola, lanciando occhiate sospette a Cora, mentre Derek rimase con lo sguardo fisso sulla sorella.

«Cosa c’è? Perché continui a fissarmi in quel modo? Jeremy è un amico»

«Prima la storia con Aiden, poi le occhiaie e adesso parli con Jeremy come se fosse parte del branco. Quel ragazzo è un pazzo psicopatico e io sono certo che mi nascondi qualcosa Cora, perché mai saresti stata in grado di rivolgere un solo sguardo a quel ragazzo…fidati, ma ti farò rinsavire…»

Derek si alzò di scatto: doveva andare da Cornelio e farsi spiegare cosa non andasse con sua sorella. Solo lui poteva avere la risposta.

Labyrinth (ITA)  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora